giovedì 25 aprile 2013

Sì definitivo alle nozze e alle adozioni per le coppie omosessuali




L'altro ieri la Francia è diventato ufficialmente il quattordicesimo Paese in cui sono legali le nozze gay e in cui le coppie omosessuali potranno adottare bambini.
L' Assemblea nazionale ha dato il via libero definitivo alla legge e sarà il nuovo articolo 143 del codice civile a disciplinare la libertà di unirsi nel sacro vincolo tra persone dello stesso genere. Il Ministro della Giustizia, Christiane Taubira che aveva proposto il disegno di legge, ha commentato la decisione dell'Assemblea, affermando: “E' un momento storico. Crediamo che le prime nozze saranno una cosa bella e porteranno un vento di gioia e che coloro i quali oggi vi si oppongono saranno disorientati quando verranno sopraffatti dalla felicità dei neosposi e delle famiglie”.
I primi matrimoni saranno celebrati nel mese di giugno. Non sono mancati, all'uscita della notizia, manifestazioni di protesta da parte, soprattutto, dei movimenti cattolici che si sono riversati, di nuovo, nelle piazze di Parigi. Inoltre, si sono verificati anche casi più seri di omofobia: tra questi, il presidente socialista dell'Assemblea, Claude Bartolone, ha ricevuto una busta contenente polvere da sparo.
E in Italia? Il presidente di Arcigay, Flavio Romani, ha affermato che: “ Il sì francese, che stabilisce che gli affetti di gay e lesbiche hanno lo stesso valore di quelli eterosessuali e rivoluziona profondamente l'istituto del matrimonio, è la vittoria di chi crede che una società migliore è possibile. Il matrimonio fra persone dello stesso sesso è il trionfo della giustizia sociale e di coloro che si riconoscono nella democrazia, nella tolleranza, nell'uguaglianza. Ora tocca all'Italia offrire alle persone gay e lesbiche, che sono i nostri vicini, i nostri colleghi, i nostri amici e familiari quei diritti umani che da anni sono loro tenacemente negati. La classe politica italiana ha il dovere civile e morale, ammesso che un barlume di morale ce l'abbia, di dare delle risposte a tutte quelle persone, e parliamo di milioni, che per anni sono state umiliate, offese, denigrate, escluse dai diritti e la cui libertà è stata ferocemente repressa”. Mentre a Roma, si è venuto a creare un sit-in davanti all'ambasciata di Francia, organizzato dal movimento giovanile del Pdl, dal Comitato “Giù le mani dalla famiglia”, da Azione Universitaria, Militia Christi e da Giovine Italia per “dimostrare agli amici francesi (cattolici) che non sono soli in questa battaglia perchè vogliamo un'Europa libera e per la famiglia vera, quella tradizionale”, queste le parole dei manifestanti.