mercoledì 25 settembre 2013

La storia di Rawan: una storia emblematica



Si chiamava Rawan e aveva solo otto anni. Viveva nella'rea tribale di Hardh, nello Yemen, ed è stata venduta dai suoi genitori ad un uomo di quarant'anni, come sua sposa. E' deceduta dopo la prima notte di nozze a causa di una emorragia interna.
La notiazia è stata ripresa dal Gulf News - il sito in inglese della regione del Golfo - e poi dal Daily Mail, ma le autorità locali l'hanno smentita. Gli attivisti di molte associazioni che tutelano e monitorano i diritti umani, invece, chiedono il processo e la condanna dei genitori e dell'uomo.
Nel 2009 il parlamento yemenita ha votato una legge per evitare i matrimoni sotto i 17 anni, ma i conservatori e gli estremisti - rifacendosi ad una interpretazione letteraria del Corano - si sono opposti e hanno ribadito che la legge islamica non pone limiti di età per le unioni. E il caso di Rawan pone di nuovo l'accento su un fenomeno purtroppo ancora molto diffuso non solo nello Yemen, ma in tanti Paesi dove le bambine diventano merce di scambio per genitori poveri, ignoranti o senza scrupoli. “Le conseguenze dei matrimoni infantili sono devastanti. Le bambine vengono tolte dalla scuola, la loro istruzione interrotta in modo permanente e molte soffrono di problemi di salute cronici per avere troppi figli e troppo presto”, sostiene Liesl Gerntholdz, direttore della Divisione per i diritti delle donne di Human Rights Watch e aggiunge: “ E' fondamentale che lo Yemen prenda misure immediate per proteggere le ragazze da questi abusi”. Il fenomeno, nel paese della Penisola araba, secondo gli ultimi dati Unicef, riguarda il 14% delle bambine che si sposa prima dei 15 anni e il 52% prima dei 18.
Troppo esigui i segnali di un cambiamento sia della mentalità sia delle politiche sociali: una piccola speranza, però, è arrivata, nei giorni scorsi, dall'India. Jyoti Singh Pandey era una studentessa ventitreenne. Venne stuprata su un autobus a New Delhi il 16 dicembre scorso e morì due settimane dopo l'accaduto in un ospedale di Singapore per le feite riportate. I quattro accusati della violenza sono stati tutti giudicati colpevoli.



Un incontro interessante a Milano




Giovedì 26 settembre – ore 18 – Sala Buzzati, Via Balzan 3 – Fondazione Corriere della sera
L’altro Pakistan – Storie e scuole che cambiano la vita delle donne

Conversazione con Mushtaq Chhapra, Chairman e fondatore di The Citizens Foundation – TCF sull’istruzione in Pakistan e l’accesso scolastico femminile.
Intervengono Viviana Mazza e Antonio Ferrari del Corriere della Sera.

Ingresso gratuito con prenotazione, scrivendo a italianfiends.tcf@gmail.com

The Citizens Foundation - TCF costruisce e mantiene scuole nelle aree più svantaggiate del Pakistan, garantendo istruzione e formazione di qualità ai figli delle famiglie più povere, focalizzando il proprio impegno anche sull'accesso scolastico femminile.
Mushtaq Chhapra è un imprenditore del settore manifatturiero, filantropo convinto, attivo con diversi enti di beneficienza nelle aree della salute, sicurezza alimentare e dell'arte.
L’iniziativa è realizzata grazie al sostegno di:

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