lunedì 15 settembre 2014

Scuola e legalità



Le scuole stanno per riaprire in tutta Italia e noi vogliamo segnalarvi un'iniziativa interessante. Domenico Geracitano, Collaboratore Tecnico Capo della Polizia di Stato di Brescia, propone un’idea per le scuole sulla legalità. Si tratta del Diario per una vita migliore e noi vi proponiamo la presentazione del progetto a cura de “Gli amici virtuali” www.perunavitamigliore.it




In questi 12 anni di "Diario per una vita migliore", l´obiettivo principale è sempre stato quello di costruire percorsi educativi per gli adolescenti mettendo in relazione tutti gli attori del nostro progetto educativo: e questa è stata una delle sfide maggiori. Una sfida perché a volte, non siamo capaci di pensare all´adolescente come portatore di contenuti educativi, ma solo come fruitore di percorsi e di spazi che come adulti prepariamo per loro. Non si possono considerare gli adolescenti soli consumatori di un progetto, in un modo o nell´altro bisogna coinvolgerli. In questa prospettiva la nostra competenza non consiste nel proporre contenuti nuovi, ma nella capacità di mettere in relazione le persone, di fare connessioni, di accompagnare gli interlocutori nel percorso che viene costruito assieme. Aiutare le persone interlocutrici dei processi educativi a spogliarsi dei ruoli precostituiti, per creare delle condizioni di possibilità nuove, in una parola, per ascoltare: questa è la prospettiva sulla quale abbiamo lavorato. Quando parliamo di "imparare a coinvolgere gli adolescenti nei progetti educativi" intendiamo predisporre per loro, facendosi consegnare i contenuti, costruendo assieme i percorsi, definendo le mete e permettendo di realizzare un cammino insieme per una vita migliore. Per mettere in atto un simile percorso è stato necessario un depotenziamento dei ruoli, una capacità di mettersi da parte, di creare spazi culturali e mentali affinché l´altro, l´adolescente, possa percepire la possibilità di esprimersi. Tirarsi indietro non è stato facile, soprattutto quando si è da sempre abituati a farsi avanti, a pensare l´educazione come un intervento diretto, a pensare le competenze come un discorso individuale da investire su degli oggetti ritenuti come meri recipienti. Le azioni di un percorso educativo esigono la capacità di mettersi in discussione e di lasciarsi mettere in discussione, di lasciarsi dire quello che solitamente si vuole dire perché si ritiene di sapere. Bisogna avere la capacità di creare spazi nei quali poter accogliere gli abituali beneficiari dei percorsi educativi, facendoli interagire, mostrandone la loro attività, la loro possibilità di consegnare contenuti, il loro diritto di sapere di che cosa hanno bisogno. Educare in questo contesto significa, allora, più che orientare e indicare una direzione, saper accompagnare, saper mettere ordine a delle idee nate durante il cammino. Ascolto e attenzione divengono strumenti fondamentali per riuscire a mettere in sintonia stimoli provenienti da mondi diversi, come quello degli adolescenti, dei genitori, degli insegnati. Educare, deponendo il proprio diritto di parola, significa aspettare ad intervenire fino a quando non viene detta l´ultima
parola da chi sta intorno. Educare significa, anche, stimolare il più possibile gli interlocutori affinché esprimano la loro opinione sul problema esaminato, per poi assieme scegliere le strategie necessarie per il raggiungimento degli obiettivi. Costruire itinerari educativi attraverso un percorso di azioni richiede un´intuizione fondamentale, vale a dire che tutte le persone chiamate in causa sul mondo degli adolescenti hanno qualcosa da dire di positivo e più che essere mondi antagonisti - genitori contro figli, insegnanti contro genitori, educatori contro insegnanti, ecc. - sono portatori di significati che esigono di essere ascoltati per poter contribuire in modo costruttivo e non distruttivo, come purtroppo spesso avviene.
Il nuovo Diario/Notes vuole costruire un percorso di valori attraverso la responsabilizzazione degli stessi adolescenti, ampliando un dialogo maggiore tra adulti e ragazzi.
Per stimolare questi obiettivi abbiamo ancora una volta deciso di proporre come testimonial, all´interno del diario, dei ragazzi che con le loro parole hanno ancora una volta costruito il valore ed il senso della vita.
In bocca al lupo per il nuovo anno scolastico.