Alla
fine del mese di ottobre si è tenuto un vertice europeo che ha visto
la seconda giornata dei lavori impegnata sul tema dell'immigrazione:
otto Paesi del Sud Europa - in testa l'Italia, affiancata da Spagna e
Francia - hanno approvato un testo comune in cui si parla di
solidarietà e di distribuzione delle responsabilità.
Il
Premier italiano, Enrico Letta, ha così commentato il summit: “
L'Unione Europea affronta, finalmente, dopo tanti anni e tanta
disattenzione, il dramma del Mediterraneo...Le conclusioni del
vertice Ue sono sufficienti rispetto alle aspettative che avevamo”.
Tra i
provvedimenti discussi, vi è la proposta di migliorare Frontex,
l'agenzia europea per il pattugliamento delle frontiere, anche se,
dal punto di vista operativo, le conclusioni verranno confermate con
il Consiglio europeo che si terrà il 28 dicembre: ma, sempre a
proposito di Frontex, ci sono delle anticipazioni: l'Olanda si è già
impegnata a destinare nuovi mezzi aerei, la Francia fornirà maggiori
risorse e la Germania parla di “misure necessarie a corto termine”.
Sul tema
dell'asilo politico, la discussione prevede tempi più lunghi:
l'argomento verrà approfondito nel prossimo mese di giugno quando
verranno affrontati i temi giuridici e, per quanto riguarda la
posizione del nostro Paese, sempre Letta ha affermato che si sta
lavorando ad un testo unico e, ritornando al tema principale del
vertice, quello dell'immigrazione, ha aggiunto: “E' importante che
sia stato incorporato il concetto di solidarietà, che non era
scontato. Per noi è fondamentale il fatto che si sia raggiunto il
risultato di considerare il tema come europeo, non solo maltese,
italiano o dei Paesi del Mediterraneo. La tragedia di Lampedusa
chiama in causa l'intera Unione Europea e le conseguenze dovranno
essere assunte a livello europeo”.