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mercoledì 9 aprile 2014

Immigrazione e omosessualità



Durante i primi flussi migratori, le persone che lasciavano il Paese d'origine per cercare altrove una vita migliore, erano soprattutto di genere maschile con un progetto di immigrazione a breve termine adesso, invece, le comunità straniere in Italia sono formate da nuclei familiari che vorrebbero inserirsi stabilmente nel tessuto sociale.

In Italia, all'interno di queste comunità, vi è numero sempre più crescente di persone omosessuali o transessuali che, nel loro percorso di inclusione, incontrano ostacoli specifici che si vanno a sommare a quelli già vissuti dagli stranieri.

Nasce, così, nel 2009, uno sportello dedicato alle persone migranti gay-lesbiche, trans e bisessuali (GLBTQ): un'iniziativa a cura di Arcigay Nazionale che ha lo scopo di fornire servizi e supporto specifici attraverso attività culturali per sensibilizzare i cittadini alle problematiche legate alle discriminazioni multiple.

Come si legge, infatti, nel documento di presentazione del progetto: “ ...I servizi rivolti ai migranti sono progettati e forniti senza considerare la dimensione dell'orientamento sessuale e dell'identità di genere. Questo limita l'efficacia della relazione operatore-utente, diminuisce l'incisività di alcuni interventi, (per esempio nel supporto e nell'orientamento) e può addirittura dimostrarsi controproducente (come le campagne sanitarie per la prevenzione delle malattie a trasmissione sessuale pensate per stranieri, ma che non fanno menzione delle possibilità di contagio tra persone dello stesso sesso). Dall'altro lato i servizi forniti dalla comunità LGBT sono fortemente connotati dal modello culturale di uomo-gay e donna-lesbica occidentali, modelli in cui i migranti con comportamenti omosessuali non si riconoscono”.

A questo si aggiunge il fatto che le reti informali interne alle comunità di origine dei migranti non sono accessibili a causa dei tabù o del rifiuto radicale delle tematiche relative all'orientamento sessuale e all'identità di genere, soprattutto in materia di omosessualità.

Ecco, dunque, perchè l'importanza di questo sportello i cui ambiti di intervento sono:

 

- dare voce e visibilità ad un tema spesso misconosciuto e sottaciuto



- introdurre il tema dell' intercultura all'interno del movimento GLBTQ italiano ed il tema dell'orientamento sessuale all'interno del movimento e tra le organizzazioni che si occupano di migranti in Italia



- contribuire a ridurre il razzismo tra le persone GLBTQ italiane e l'omofobia tra le persone migranti nel nostro Paese

 

- fornire aiuto tecnico ed un supporto sociale a quei migranti che si rivolgono allo sportello attraverso la rete creata con le associazioni che nel territorio milanese da anni si occupano di immigrazione



Per informazioni : progettoio@arcigaymilano.org


domenica 23 marzo 2014

Cercere e dintorni e lo sportello migranti




L'Associazione per i Diritti Umani seguirà il seguente incontro - promosso dall'Ufficio
Garante dei Diritti delle persone private della libertà per il Comune di Milano -
e vi proporrà il video che faremo per voi nell'occasione, ma vi consigliamo di partecipare di persona.


Consigli di lettura su carcere e dintorni

SORVEGLIARE, PUNIRE, CONTENERE
Passato, presente e futuro degli OPG
Milano - martedì 25 marzo 2014 - ore 18
Urban Center - Galleria Vittorio Emanuele II
Il memoriale di un internato, un video clandestino, gli atti di un’inchiesta e del successivo processo che, tra il 1974 e il 1975, svelano la disumana realtà dei manicomi criminali. La stessa che, quasi 40 anni dopo, emergerà dai video choc girati dalla Commissione Marino negli Ospedali Psichiatrici Giudiziari.
Dai lavori di questa Commissione è stata elaborata una legge che imponeva la chiusura degli OPG entro marzo 2013; poi è stato deciso il primo rinvio di un anno e, a tutt’oggi, gli OPG restano ancora pienamente operativi.
Passato, presente e futuro degli OPG: ne parleremo con Dario Stefano Dell’Aquila e Antonio Esposito autori del libro “Cronache da un manicomio criminale” (edizioni Dell’Asino).


Un'altra comunicazione che riteniamo utile e importante: la creazione dello SPORTELLO MIGRANTI

   
L'Associazione Cad Onlus con il contributo di Fondazione Cariplo ha avviato l'apertura di uno Sportello Migranti, servizi integrati per l'immigrazione in via Wildt, 27 Milano. E' uno sportello gratuito di aiuto e consulenza per i cittadini stranieri, rifugiati e richiedenti asilo.
Lo sportello consiste in un servizio che fornirà gratuitamente agli stranieri, non solo di Milano, consulenze in tema di:
- ricongiungimenti familiari
- invito e visto turistico
- richiesta/rinnovo del permesso, carta e contratto di soggiorno
- regolarizzazione (coesione, decreto flussi, richiesta di asilo politico, art.31)
- cittadinanza
- verifica delle pratiche in sospeso
- accompagnamento alla ricerca di lavoro.

E' necessario fissare un appuntamento chiamando il numero 02.7380529.
Volantino nella sezione "Allegati" del sito web del Forum della Città Mondo.




domenica 20 gennaio 2013

Secondo forum delle Politiche Sociali: idee, proposte e approfondimenti

Si è concluso ieri, sabato 19 gennaio 2013, a Milano il Secondo Forum per le Politiche Sociali durante il quale sono stati presi in considerazioni vari temi e sono state proposte molte idee per offrire ai cittadini servizi utili e necessari per migliorare la qualità della loro vita.

E' stata inaugurata, ad esempio, la Residenza Sociale Anziani del Pio Albergo Trivulzio (in Viale Bezzi, 10); è stato organizzato un approfondimento , intitolato “La città incontra i detenuti delle carceri di San Vittore, Opera, Bollate” per un confronto costruttivo; si è discusso dell'esperienza del registro delle coppie di fatto che il Comune ha deliberato lo scorso luglio e che sarà effettivo dal prossimo mese di settembre; ed è stata organizzata una tavola rotonda, dal titolo “Contro la violenza di genere”, con rappresentanti delle associazioni della Rete Antiviolenza.



Una delle iniziative più importanti presentata nell'ambito del forum riguarda uno

SPORTELLO PER LE SECONDE GENERAZIONI.

Sarà attivo da marzo, presso l' Informagiovani in Via Dogana, 2, Milano

Allo sportello, realizzato in collaborazione con la ReteG2-Seconde generazioni, ci saranno quattro giovani di origine marocchina, pachistana, italo-palestinese ed eritrea.

Gli operatori daranno informazioni su come ottenere la cittadinanza una volta compiuti i 18 anni di età. E ci si potrà rivolgere anche per affrontare il percorso di formazione di un'identità condivisa con il Paese di origine dei genitori e della famiglia.