venerdì 23 agosto 2013

Un omaggio ai bambini di Boavista, Capoverde


Molti sono figli di italiani o di coppie miste, di italiani e capoverdiani: e questi sono i più fortunati perchè i loro genitori lavorano e li seguono con attenzione; ma tanti bambini di Boavista, una delle isole dell'arcipelago di Capoverde, vivono nelle baracche, in povertà, circondati da spazzatura, con l'elettricità a pagamento e l'acqua che proviene da una grande cisterna. Non hanno l'opportunità di studiare, poche le prospettive per il futuro, quasi nessuna aspettativa perchè non sanno neanche cosa siano le “aspettative”...le madri lavorano (e nella maggior parte dei casi sono madri-bambine), i padri sono spesso ubriachi o tossicodipendenti. Forse solo la religione - cattolica o avventista - dà conforto e salvezza.
Le fotografie testimoniano, nonostante le difficoltà per giovani e adulti, la gioia di vivere di questi bambini e la capacità, per i capoverdiani e gli europei, di fare davvero “intercultura”...grazie al mare e al gioco, al mix di lingue e di sorrisi.