Esattamente
un anno fa veniva approvata una delibera del Consiglio comunale di
Milano con cui si istituiva un ufficio per la registrazione delle
Unioni civili e, dal 10 settembre 2012, le persone interessate hanno
potuto prenotare la loro iscrizione.
Si
possono iscrivere persone che abbiano compiuto la maggiore età, di
sesso diverso oppure dello stesso sesso, di ogni nazionalità, ma
residenti e coabitanti nel Comune della città e iscritti allo stesso
stato di famiglia. La coppia, inoltre, non deve risultare sposata o
legata da altri vincoli di parentela (affinità, tutela, adozione) e
né deve essere iscritta ad altra Unione civile riconosciuta.
Ma il
cammino sulla strada dei diritti civili nel capoluogo meneghino, non
finisce qui.
La
novità di quest'anno riguarda il testamento biologico. Con 24 voti a
favore, 4 contro e 1 astenzione, l'11 luglio scorso, il Consiglio
comunale ha approvato anche il Registro del testamento biologico. Il
registro era stato chiesto, tramite un'iniziativa popolare a cui
avevano aderito dodicimila cittadini, apponendo la loro firma: la
delibera non obbliga il Comune a conservare il materiale dei
testamenti, ma permette ai cittadini di lasciare le proprie direttive
anticipate di trattamento, ovvero delle disposzioni nel caso in cui
non fossero più in grado di “intendere e di volere” e di
attestare in Comune il luogo dove conservano tali disposizioni. Marco
Cappato, Tesoriere dell'Associazione “Luca Coscioni” ha
dichiarato, a proposito, che: “ Questa soluzione (condizionata dai
rilievi della Segreteria generale in merito alla privacy) se da una
parte è meno impegnativa per il Comune, dall'altra consente ai
cittadini di esprimersi liberamente anche sull'interruzione della
nutrizione e idratazione artificiale e sull'eutanasia, che può già
essere ottenuta all'estero”.
Il
testamento può accogliere anche le direttive sui prelievi e
trapianti di organi e tessuti e sulla cremazione e dispersione delle
ceneri.
L'amministrazione
comunale riceverà un documento che attesta dove e presso quale
soggetto sono state lasciate le indicazioni; tutti i cittadini
residenti nel comune hanno il diritto all'iscrizione, ma in caso di
trasferimento, la cancellazione non è automatica. E' possibile
chiedere la modifica o la rimozione della dichiarazione in qalsiasi
momento e nominare un eventuale fiduciario attraverso la
dichiarazione sostituitiva di un atto notorio.
“Milano
ha compiuto un passo avanti sui diritti civili, ne siamo felici e
orgogliosi”, queste le aprole dell'Assessore alle Politiche
sociali, Pierfrancesco Majorino.
Oltre
all'istituzione di questi due registri, bisogna anche ricordare
un'altra delibera importante, approvata a maggio, sempre a seguito di
una proposta popolare: quella contro le discriminazioni e per le pari
opportunità per tutti . Un Piano cittadino contro le
discriminazioni basate sui sei fattori indicati nell’art. 19 TFEU
(Trattato di Funzionamento dell’Unione Europea): etnia, religione,
genere, età, disabilità e orientamento sessuale.