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venerdì 2 agosto 2013

PER UN PIANO NAZIONALE D’AZIONE CONTRO IL RAZZISMO, LA XENOFOBIA E L’INTOLLERANZA


Il ministro per l'integrazione e le politiche giovanili ,Cè Kyenge, il 30 luglio scorso ha presentato lo schema del piano nazionale d'azione contro il razzismo, la xenofobia e l'intolleranza per il triennio 2013-2015 (che potete leggere a seguire e che è stato pubblicato sul sito del governo).
Il piano, come ha spiegato il ministro, "richiede nelle prossime settimane la necessaria collaborazione e condivisione, non solo delle associazioni di settore, ma anche delle istituzioni, centrali e territoriali, a vario titolo coinvolte, al fine di pervenire a una strategia che possa essere di supporto alle politiche nazionali e locali in materia di prevenzione e contrasto del razzismo, della xenofobia e dell'intolleranza".
In occasione delle presentazione, Cècile Kyenge ha anche chiesto ufficialmente al segretario della Lega Nord, Roberto Maroni, di intervenire per condannare gli insulti che, ripetutamente, vengono ripetuti nei suoi confronti dai militanti del partito leghista. Maroni ha risposto che avrebbe telefonato al ministro, confermandole l'invito alla festa della Lega, ma ribadendo che: “Non e' una questione politica, ma generale, la Lega non fa mai questioni personali: noi combattiamo le idee sbagliate, le proposte sbagliate e quella dello ' ius soli' non e' una proposta sbagliata, ma e' una proposta sbagliatissima e noi la contrastiamo, perche' siamo convinti delle nostre idee".



Piano nazionale d'azione contro il razzismo, la xenofobia e l'intolleranza

Perché un Piano

Il Piano rappresenta il primo esempio a livello nazionale di una risposta dinamica e coordinata delle istituzioni e della società civile alla recrudescenza del fenomeno razzista
alla quale stiamo assistendo non solo nel nostro Paese ma in tutto il contesto europeo.
Si tratta di un lavoro che richiede nelle prossime settimane la necessaria collaborazione e
condivisione, non solo delle associazioni di settore, ma anche delle istituzioni, centrali e
territoriali, a vario titolo coinvolte, al fine di pervenire a una strategia che possa essere di
supporto alle politiche nazionali e locali in materia di prevenzione e contrasto del
razzismo, della xenofobia e dell’intolleranza, con l’obiettivo finale di valorizzare una
società multietnica e multiculturale, aperta e democratica.

Il contesto del Piano

Come previsto dal D. lgs 215/2003 e dall’art. 43 dell’ex Legge 40/1998, il Piano si propone di offrire una definizione chiara ed unitaria di cosa si debba intendere per
contrasto al razzismo, alla xenofobia e all’intolleranza. Per questo motivo, è immediatamente esplicitato che il Piano d’azione riguarda le discriminazioni basate
sulla razza, sul colore, sull’ascendenza, sull’origine nazionale o etnica, sulle convinzioni e le pratiche religiose.
Naturalmente il Piano tiene conto e appresta ulteriori strumenti in ragione del diverso impatto che le stesse forme di discriminazione possono avere su donne e uomini, in un’ottica di genere, nonché dell’esistenza di forme di razzismo a carattere culturale.

La struttura del Piano: gli Assi

Sulla base delle intese fra il Ministro per l’integrazione ed il Viceministro del lavoro e delle politiche sociali con delega alle pari opportunità, lo schema di Piano è stato predisposto dall’UNAR secondo un approccio integrato e multidisciplinare.
Per l’individuazione degli Assi prioritari, si è tenuto conto non solo dei dati statistici sui
casi di discriminazione rilevati dal contact center dell’Unar, tramite il numero verde
800.90.10.10 e il sito web www.unar.it, ma anche dei principali ambiti di intervento
individuati dall’Unione europea per il contrasto e la rimozione delle discriminazioni. In tale individuazione, grande rilievo hanno avuto, infine, i risultati raggiunti dall’Ufficio
nella rimozione della discriminazione, prendendo spunto dalle numerose raccomandazioni emanate o dalle best practice individuate e messe a sistema.
Al Gruppo Nazionale di Lavoro, pertanto, verranno proposti i seguenti Assi prioritari, di azione per i quali occorrerà individuare misure ed azioni positive da mettere subito in
campo: Occupazione, Alloggio, Istruzione, Mass Media e Sport, Sicurezza.
Ciascun asse sarà declinato per ambiti strategici, obiettivi operativi e misure positive
concretamente attuabili a legislazione vigente.
L’elemento innovativo offerto dal Piano risiede nella sua multisettorialità, vale a dire
nell’ampliamento del target dei destinatari. Il Piano, infatti, non riguarderà, solo i cittadini stranieri che vivono in Italia, ma anche i cittadini italiani di origine straniera, tra i quali le seconde e terze generazioni, con un focus specifico sulle seconde generazioni
che hanno acquisito la cittadinanza italiana dopo i 18 anni.
Un approfondimento, inoltre, sarà dedicato alla discriminazione basata sul colore della
pelle. Diverse ricerche hanno evidenziato, infatti, come il colore della pelle sia uno
specifico elemento di discriminazione, in particolare nelle scuole o nel mondo del lavoro.
Nell’analisi statistica saranno analizzate tali ricerche e approfondito il tema della specifica discriminazione basata sul colore della pelle.
Si terrà conto anche dei minori stranieri presenti in Italia, e, come dimensione evolutiva,
anche dei dati relativi alle nascite e alla presenza nelle scuole negli ultimi 3/5 anni.
Il Piano riguarderà, infine, anche le persone appartenenti alle minoranze religiose ed
etnico-linguistiche.

Quale Governance del Piano

La definizione e l’attuazione del Piano richiede un sistema di governance
multilivello, che coinvolga tutti gli attori a vario titolo interessati alle politiche in materia di prevenzione e contrasto della discriminazione per motivi razziali ed etnici. Si tratta, quindi, di un modello articolato e integrato che prevede l’azione sinergica delle istituzioni, centrali e locali, della società civile, delle parti sociali e di tante associazioni coinvolte.
Tra gli attori maggiormente coinvolti vi è il Gruppo Nazione di Lavoro delle
associazioni di settore che svolgerà un ruolo essenziale nell’elaborazione e condivisione
del Piano. Il GNL è costituito ad oggi da 85 associazioni.

I dati del Contact center – UNAR

Dall’analisi dei dati rilevati dal Contact center si evidenzia che nel corso del 2012 sono
stati segnalati in totale 1.283 casi di discriminazione pertinenti per le diverse forme di
discriminazione (disabilità, età, etnia/razza, genere, orientamento sessuale, religione).
Rispetto al 2011 si è registrato un incremento del 61%: ciò non vuol dire solo che il fenomeno della discriminazione in generale è in crescita nel nostro Paese, ma anche che,
grazie alla campagne di sensibilizzazione e comunicazione, si sta sviluppando una
maggiore attitudine al reporting e alla denuncia, anche da parte di testimoni, che ne
favorisce la emersione.
Nel 2012, l’UNAR ha registrato specificamente 659 casi di discriminazione per motivi
etnico/razziali, pari al 51,4% del totale dei casi di discriminazione trattati nell’anno.
Il 40,9% delle segnalazioni sono state effettuate dalle vittime che hanno subito la
discriminazione e il 35,7% da parte dei testimoni della situazione discriminatoria.
Nel complesso, nel corso del 2012, quindi, si è registrato una maggiore propensione
all’emersione dei casi di discriminazione sia da parte delle vittime (nel 2011 era il 30%,) che dei testimoni (nel 2011 era il 21%).

mercoledì 31 luglio 2013

Università estiva 21-25 agosto 2013 a Firenze


Razzismo, antirazzismo, multiculturalità, immigrazione: questi sono temi molto dibattituti negli ultimi vent'anni, in Italia e nel mondo. Ma gli immigrati, i richiedenti asilo, i profughi, gli stranieri sono spesso solamente oggetto di studio e di indagine e quasi mai protagonisti delle riflessioni: eppure sono loro ad aver vissuto situazioni complicate in prima persona e sull propria pelle.
La neonata associazione “Prendiamo la parola” - costituita da persone immigrate e di orgine straniera - organizza, con il sostegno di vari enti pubblici e privati e in collaborazione con l'UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazione Razziale), l'Università estiva sul razzismo e la lotta contro la discriminazione, un laboratorio di formazione antirazzista che si terrà dal 21 al 25 agosto, presso la Facoltà Avventista di Teologia, Villa Aurora, a Firenze.
L'università estiva si propone come un luogo di formazione per supportare azioni sociali, politiche, culturali per contrastare le forme di razzismo - xenofobia - discriminazione, più o meno esplicite, presenti nella nostra società.
Il programma è ricco e gli interventi interessanti. Ne segnaliamo alcuni: “Le categorie dell'esclusione nella storia” a cura di Adel Jabbar, sociologo dei processi migratori, comunicazione e relazioni transculturali; “Stereotipi, pregiudizi, raazzismo, discriminazione. Come interagiscono? Cosa producono?” di Udo Enwereuzor, coordnatore del Punto Focale Nazionale per il FRANET e EIGE, svolge attività di ricerca, formazione e consulenza sui temi della lotta al razzismo e alle discriminazioni; Edda Pando Juarez, attivista antirazzista e del movimento degli e delle immigrati/e terrà una cnferenza su “ Autorganizzazione. Quale capitale politico”. Agli approfondimenti sono collegati laboratori di decostruzione dei processi e dei meccanismi che portano a pratiche e a comportamenti razzisti e discriminatori.
Il titolo dell'iniziativa di quest'anno, infatti, è: “Ma che razza di discorsi! Immigrzione, dal Discorso sulla razza ai meccanismi di discriminazione: strumenti per la decostruzione”. La proposta formativa è rivolta a partecipanti di ogni età, nazionalità, provenienza, livello di istruzione e, in particolar modo, agli insegnati, agli operatori sociali, ai giornalisti, agli educatori, ai referenti dei centri iinterculturali e ai funzionari degli uffici pubblici che si occupano di migrazioni.

Per iscrizioni e informazioni, si può consulatre il sito dell'Associazione Prendiamo la Parola: www.prendiamolaparola.org



mercoledì 17 luglio 2013

Festival della libera circolazione e un appello importante



16-17 luglio ad Altamura; 19-20 luglio a Matera. Queste le date per la nuova edizione del Festival della libera circolazione che, insieme a La carovana dello ius migrandi, si propone di affermare un cambiamento autentico per ridare slancio, unità e visibilità al movimento antirazzista e ai diritti dei migranti.
Promosso da Rete Primo marzo, dal settimanale on-line Corriere immigrazione, con l'apporto dell'Osservatorio Migranti Basilicata, il Festival prende in considerazione molte questioni urgenti, tra le quali: la cittadinanza, l'asilo, il permesso di soggiorno, i diritti politici, il lavoro e lo studio dei cittadini stranieri, i luoghi di detenzione per i migranti, le politiche di controllo delle frontiere, il ruolo dei media, il razzismo e il caporalato. Gli argomenti verranno approfonditi attraverso incontri, workshop, proiezioni e dibattiti. Per il programma completo della manifestazione, si può consultare il sito: www.liberacircolazione.it
In particolare, per venerdì 19 luglio dalle 17.30 alle 19.30, è previsto un incontro con i movimenti antirazzisti e per i diritti dei migranti del Sud Italia, a Matera. Il tema è stato anticipato durante un'assemblea che si è svolta un paio di settimane fa a Firenze, organizzata dall'associazione Prendiamo la parola: l'intento è stato quello di costruire una manifestazione nazionale, che si svolgerà il prossimo autunno, per l'affermazione dei diritti di tutti e di tutte.
Riportiamo l'appello proposto dalle associazioni che hanno preso parte all'assemblea di Firenze che, anche noi, riteniamo utile e importante

APPELLO PER LA COSTRUZIONE DI UN PERCORSO
PER UNA MANIFESTAZIONE NAZIONALE CONTRO IL RAZZISMO
E PER I DIRITTI DEI E DELLE MIGRANTI

Negli ultimi anni l'aggravarsi di una crisi economica di cui non si intravede la fine ha fatto crescere le contraddizioni e il disagio sociale. Le discriminazioni e la mancanza di diritti sono sempre più evidenti e contestualmente sono aumentate le manifestazioni di razzismo, sia a livello istituzionale che nella società.

Per questo, il 6 luglio associazioni, esponenti di partiti, organizzazioni sindacali e singole persone si sono riuniti in un’assemblea per discutere ed elaborare una proposta di piattaforma in grado di tenere conto e di valorizzare le numerose esperienze di lotta e di vertenzialità maturate in questi anni nei territori. L’obiettivo – ambizioso ma necessario – è di coinvolgere tutte le soggettività democratiche e tutti i cittadini e le cittadine nella costruzione di un percorso comune di mobilitazione per la convocazione di una manifestazione nazionale – contro il razzismo e per i diritti dei e delle migranti - che possa stimolare, favorire e sostenere lo sviluppo della coscienza civile e di difesa dei diritti per tutti/e sul territorio.

La proposta che facciamo è una proposta aperta, non intende e non può essere esaustiva ma vuole essere uno stimolo per favorire percorsi di convergenza, perché crediamo sia necessario unire le forze per dare una prospettiva alla difesa dei diritti dei e delle migranti e contrastare ogni forma di razzismo e discriminazione.

Non si tratta solo di diritti dei e delle migranti, ma di una prospettiva di diritti per tutta la società, da costruire insieme a partire dalle seguenti parole chiave, qui sviluppate solo parzialmente e in forma sintetica come base di discussione:

Razzismo 
Denunciamo e combattiamo il razzismo istituzionale e diffuso e ogni forma di discriminazione verso tutte le minoranze. L’esasperazione indotta dalla crisi sta pericolosamente riproponendo e fomentando sentimenti xenofobi e razzisti.

Diritti
Chiediamo l’immediato riconoscimento della cittadinanza italiana per i bambini e le bambine nati/e o cresciuti/e in Italia e, una modifica complessiva della legge che faciliti l’ottenimento della cittadinanza, semplificando l’iter burocratico e superando le restrizioni esistenti. Chiediamo il diritto di voto attivo e passivo nelle elezioni amministrative per i e le migranti residenti in Italia. Chiediamo il diritto alla casa e l’abolizione delle restrizioni nei requisiti per l’abitabilità, che va riconosciuta a pieno titolo in tutte le strutture. Chiediamo il pieno diritto alla salute come diritto soggettivo e di eguale fruibilità.

Lavoro
Rivendichiamo il diritto al lavoro previsto dalla costituzione e parità di diritti nei posti di lavoro, superando le discriminazioni, valorizzando le competenze e il know-how dei migranti, a partire dal riconoscimento dei titoli di studio. Chiediamo la regolarizzazione di tutti e tutte coloro che vivono e lavorano in questo paese. Chiediamo l’abolizione del contratto di soggiorno che altro non è che uno strumento di ricatto e di maggiore precarietà per i/le migranti. Va combattuto lo sfruttamento tramite il lavoro nero e le tante forme di precarietà legali e semi-legali diffuse in particolare nel lavoro agricolo, nel settore della logistica, nell’edilizia, nel turismo e nel lavoro domestico, dando risposte concrete alle tante lotte che si sono susseguite negli ultimi anni, a partire da quelle in seguito alle sanatorie, che hanno generato solo truffe, ingiustizie e soprusi.

Asilo
Serve una legge che garantisca un vero sistema di accoglienza con strutture, risorse e strumenti adeguati e che rimuova gli ostacoli e i limiti nella procedura per l’ottenimento dell’asilo attraverso l’introduzione di una legge che prenda spunto dalla legislazione avanzata esistente in altri paesi europei in materia di protezione internazionale. Per il superamento dei vincoli imposti dalla Convenzione di Dublino e per l’introduzione dell’asilo europeo.

Libertà di circolazione e Politica di ingresso
Chiediamo l’abrogazione della legge Bossi-Fini, del cosiddetto “pacchetto sicurezza” e di tutte le norme punitive dei e delle migranti contenute in quel decreto e l’introduzione di norme che consentano l’ingresso legale in questo paese, superando la logica dei flussi, nella quale si stanno invece introducendo ulteriori restrizioni. Contro la politica dei respingimenti e gli accordi bilaterali in materia.

Luoghi di reclusione
I CIE, nei quali le condizioni di detenzione sono ulteriormente peggiorate, vanno chiusi. Denunciamo anche la situazione nei tanti altri luoghi in cui i e le migranti vengono reclusi. Pensiamo ad esempio agli aeroporti, ai posti di frontiera, ecc.

Memoria e identità
Affinché le identità non si cristallizzino in forme escludenti ma si arricchiscano delle identità plurali, multiformi e meticce che oggi popolano l'Italia. Affinché la memoria delle ingiustizie originate dal razzismo, da politiche discriminatorie e dalla negazione dell’identità di interi popoli non venga cancellata, ma sia la base per uno sguardo non indulgente sul passato e per la costruzione di un futuro basato sul rispetto reciproco, la parità di diritti e la giustizia sociale.
Proponiamo di avviare da subito una discussione che consenta di organizzare delle assemblee o iniziative a livello cittadino nella seconda settimana di settembre. In queste sedi locali si potranno sviluppare ed articolare meglio i temi proposti in vista di un nuovo appuntamento nazionale per sabato 21 settembre a Firenze, con l’obiettivo di convocare una manifestazione nazionale entrò la prima quindicina di novembre.
Dalla discussione è emerso che le importanti iniziative già convocate, come la manifestazione del 28 settembre a Brescia e la manifestazione nazionale per il diritto all’abitare del 19 ottobre, vanno valorizzate come appuntamenti importanti su cui convergere nell’ambito di un percorso complessivo di mobilitazione e di lotta da costruire insieme.




giovedì 21 marzo 2013

Giornata contro il razzismo e le discriminazioni: una poesia di Viorel Boldis


 
 
A MEZZ'ARIA TRA DUE PATRIE


Non abbiamo più neanche il coraggio di sognare,
neanche il coraggio di volare,
perché qualcuno ci ha preso tutto, il corpo e l’anima,
le braccia e la mente e pure le impronte.

Ma quale vita, quali sacrifici meritano di essere vissuti
sempre sui bordi di uno scoglio,
sempre a mezz’aria tra i nostri sogni e questa realtà?

Guardate, guardate le nostre scarpe
come sono sporche della polvere di tanti paesi.
Guardate, guardate le nostre facce
come sono diverse e colorate!

Non abbiamo più neanche il coraggio
di ridere o piangere insieme.
Tristi e smarriti su strade che non sono le nostre,
dentro i destini che non vogliamo, ma subiamo.

Io essere bravo signore
...io avere documenti in regola signore
...io non rubare signore
...io lavorare e basta signore
...sì signore ...sì signore ...”
...oh Signore!

Ma quale io, non c’è più, non esiste più il nostro io,
è rimasto inchiodato nel passato, nei ricordi
che piano piano svaniscono
inghiottiti da tutta questa nebbia.

Guardate, guardate come sono sottili le nostre vite,
quasi ve le potete infilare nelle tasche
e tirarle fuori soltanto nel momento del bisogno,
per pulirvi le mani o soffiarvi il naso,
o chissà, se per caso vi manca la carta igienica...

Che noia il ticchettare monotono del tempo
quando sconfitti dalla vita e con la testa china
girovaghiamo sulle vostre strade, nelle vostre città,
e vi vogliamo bene, magari non per amore
ma per non odiarvi.

Che noia questo ticchettare monotono del tempo,
e peggio ancora quando non si ha un senso di marcia,
quando non si conosce il punto d’arrivo,
ma soltanto la strada, tortuosa e sempre, sempre in salita.

Guardate, guardate signori, nei nostri occhi
luccicano le vostre lacrime...
 
 
di Viorel Boldis, poeta e scrittore 

UN'INIZIATIVA IN PIU' per la giornata CONTRO IL RAZZISMO E LE DISCRIMINAZIONI


Tra le tante iniziative organizzate in tutta Italia, dal 15 al 21 marzo, in occasione della “Giornata antirazzismo e antidiscriminazioni”, promossa dalle Nazioni Unite, segnaliamo la seguente:

L’Osservatorio di prevenzione e contrasto delle discriminazioni della Provincia Regionale di Messina, appartenente alla rete nazionale antidiscriminazioni dell’UNAR, in continuità con il percorso di sensibilizzazione territoriale intrapreso lo scorso anno, partecipa attivamente alla campagna contro il razzismo con una iniziativa di animazione, organizzata per giovedì 21 marzo.
Dalle ore 9:00 alle ore 13:30 presso il Monte di Pietà, il Circolo Arci Thomas Sankara, antenna territoriale dell’Osservatorio, animerà l’iniziativa “NEI MIEI PANNI”, un percorso interattivo di autoformazione sui fenomeni discriminatori in Italia.
Il visitatore percorrerà un itinerario didascalico incentrato su alcune tematiche: cittadinanza, lavoro, pregiudizi, sport, famiglia.
L’iniziativa intende contribuire all’azione di disvelamento della condizione reale dei migranti, richiedenti asilo, rifugiati, un viaggio di conoscenza dell’altro da noi, corredato da gigantografie, videoclip, giochi di ruolo.
Il percorso prevede vari livelli di interazione, tra i quali un particolare gioco, nel corso del quale il partecipante potrà scegliere di indossare i panni di uno straniero, la cui storia reale sarà il bagaglio di esperienza necessario per giungere al traguardo.
"Nei miei panni” prende spunto dall’omonimo progetto realizzato da UNAR in collaborazione con Caterpillar, la popolare trasmissione radiofonica della RAI, infatti, al termine del gioco di ruolo, i partecipanti si sfideranno sulla piattaforma del game fornita direttamente da UNAR per l’evento.
Questa insolita esperienza verrà raccontata su murales da realizzare collettivamente con post it, disegni, collages, etc.
Sarà, inoltre, possibile segnalare episodi di discriminazione e razzismo al nostro corner informativo ed essere seguiti nell'eventuale denuncia del caso.
Ai partecipanti sarà offerta una colazione antirazzista organizzata insieme all'Associazione rom BAKTALO DROM.
Partecipa l'Associazione Centro Buddista Messina, fondata a maggio 2012 da srilankesi, che ha aperto il primo tempio buddista della città.

venerdì 15 marzo 2013

Una settimana per dire “NO AL RAZZISMO e alle DISCRIMINAZIONI”



E' il 21 marzo del 1960 quando, a Sharpeville, in Sudafrica, 69 manifestanti neri muoiono sotto i colpi di fucile di poliziotti bianchi: è stata la giornata più sanguinosa della lotta all'apartheid. Da allora le Nazioni Unite hanno dichiarato il 21 marzo la “Giornata mondiale per l'eliminazione delle discriminazioni razziali”
In questi giorni, e fino a giovedì prossimo, l'UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali) del Dipartimento per le Pari Opportunità promuove, come tutti gli anni, la Settimana di azione contro il razzismo. Molte le iniziative organizzate in Italia (e non solo), tutte consultabili sul sito www.unar.it
Tra queste, ad esempio, segnaliamo le rassegne cinematografiche proposte dalla Rete Near, Rete giovanile Nazionale contro le discriminazioni e lo spettacolo teatrale “Basta razzismo per una nuova cittadinanza” al teatro Ambra Jovinelli di Roma.
Dal 18 al 23 marzo verrà proposto un progetto dal titolo “Diversità e lavoro” sul tema delle discriminazioni nel mondo del lavoro che prevede dibattiti, seminari e incontri di approfondimento.
Nei quartieri a forte vocazione etnica di tante città (Bologna, Verona, Milano, Cosenza, Bari, Palermo ad esempio), in collaborazione con Amnesty International, verranno allestiti gazebo informativi come punti di incontro tra persone italiane e comunità straniere.


La riflessione, inoltre, entrerà nelle scuole grazie all'evento “Questa è l'Italia”, con l'invito rivolto agli studenti ad approfondire i temi del cambiamento demografico del loro territorio, della nuova cittadinanza, dell'inclusione. Questa iniziativa è supportata da un altro progetto didattico intitolato “Look around. Per non restare indifferenti” promosso in collaborazione con l'associazione Il razzismo è una brutta storia e con le librerie Feltrinelli: si tratta di un kit contenente due cortometraggi sul tema del razzismo, dell'antirazzismo e dell'educazione alla cittadinanza e da una study guide rivolta agli insegnanti con indicazioni di attività da svolgere in classe, spunti e suggerimenti bibliografici. Un ricco materiale per sensibilizzare gli adulti e, soprattutto, educare i bambini e i ragazzi dai 6 ai 16 anni, quei giovani che saranno i cittadini di domani.