martedì 24 febbraio 2015

Legalità: i Comuni si alleano contro le mafie (e il saggio di Nando Dalla Chiesa)



Anci – in collaborazione con Confcommercio e Klaus Davi – promuove un importante movimento: i sindaci del Centro Nord si sono riuniti, nei giorni scorsi, a Palazzo Marino a Milano, per un confronto tra le municipalità colpite dai fenomeni mafiosi che stanno condizionando le attività politiche e sociali delle amministrazioni attraverso: minacce, estorsioni, tentata corruzione.

Le Regioni che hanno dato vita al Comitato tecnico sono: Lombardia, Toscana, Veneto, liguria, Piemonte, Friuli, Val d'Aosta e Emilia in cui, secondo i dati statistici, stanno operando più di 66 gruppi criminali e i Comuni già sciolti sono una decina.

Antonio Ragonese, di Anci, ha dichiarato: “Raccoglieremo testimonianze e segnalazioni dei sindaci sul territorio. Anci darà inoltre vita a un sito internet specifico. Ad aprile ci sarà poi una manifestazione dei cento sindaci con una proposta concreta sul piano legislativo e degli appalti”.

L'esperienza del territorio”, ha aggiunto Marco Granelli, assessore alla sicurezza e legalità del Comune di Milano, “dimostra la necessità di una semplificazione delle procedure, alla quale deve far da contraltare un rafforzamento delle attività di controllo sul territorio, a partire dalla rilevazione delle irregolarità”.



L'Associazione per i Diritti Umani si occupa anche di Educazione alla legalità per cui vi segnaliamo il seguente saggio di Nando Dalla Chiesa, intitolato “Il manifesto dell'antimafia.

Il manifesto dell'antimafia









Mentre Don Luigi Ciotti viene minacciato da Riina, noi rispondiamo a gran voce con la recensione di un libro importante e ve lo consigliamo di cuore. Stiamo parlando del Manifesto dell'Antimafia del Prof. Nando dalla Chiesa, edito da Einaudi.



Il Professore - docente di di Sociologia della criminalità organizzata presso l'Università degli studi di Milano - ha calcolato, insieme ai suoi studenti, che una tangente pagata alle mafie ha lo stesso valore economico di duemila assegni di ricerca: sostegno allo studio, sostegno al lavoro. Tutto questo sottratto alla società e ai cittadini onesti.



Parte proprio da qui l'ultimo lavoro di Nando dalla Chiesa: dalla mentalità, dalle pratiche quotidiane, diffuse e sotterranee, che alimentano la forza della criminalità. La mafia non è solo al Sud, la mafia non intacca solo politica e finanza; la mafia si annida nella mancanza di valori positivi e di indifferenza verso il Bene comune. Non a caso il professore definisce la 'ndrangheta come una “forza sociale criminale” perchè riguarda i comportamenti sociali, quindi anche quelli di ciascuno di noi.



Le mafie hanno un'anima, si continua a leggere nel testo, un'anima nera che si può tradurre in tabelle e schemi concreti. Si fa riferimento a tre “C” che non vanno sottovalutate: quelle dei complici, del concorso esterno e, soprattutto, dei codardi.



Il saggio si rivolge a tutta la società civile e, in particolare, ai giovani che forse si sentono schiacciati e scoraggiati da quella zona grigia, da quella palude (culturale, politica, istituzionale) che non riesce a sbloccare la situazione, per paura o per interesse...Pensiamo alle vicende che stanno caratterizando l'organizzazione di Expo 2015. Ma sono proprio loro, i giovani, portatori di speranza e di futuro e noi più grandi abbiamo il dovere di indicare e di ricordare che la strada è sempre e soltanto quella dell'etica e della giustizia.