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mercoledì 14 ottobre 2015


L'Associazione per i Diritti Umani

in collaborazione con Arci Scuotivento di MONZA

presenta il corso di cinematografia:

CINEMA e DIRITTI



TEMI

Un corso di cinema – declinato in vari modi: tecniche, generi, approfondimenti tematici, etc. - riguarda la capacità di leggere un film come se fosse un testo scritto. La domanda principale è : “Da quali elementi è costituito un film?”. Il Cinema può essere usato come momento di approfondimento per alcune materie di studio e di argomenti di grande attualità (Storia, Intercultura, Geografia/Geopolitica, Filosofia, Sociologia) .

Il linguaggio cinematografico è, infatti, caratterizzato da un codice , come un testo letterario, che va decifrato per coglierne i significati profondi, i messaggi diretti e indiretti in modo che, chi guarda e ascolta un'opera filmica (come un'altra opera d'ARTE) sia consapevole del contenuto della stessa.

Ecco, quindi, che proponiamo un corso che coniuga l'aspetto tecnico con il contenuto. Verranno analizzati cortometraggi, documentari sui temi dei diritti umani, verranno analizzati spezzondi di film che hanno segnato la Cinematografia per una riflessione partecipata sugli argomenti trattati e sulle tecniche di comunicazione degli stessi.

Siamo – soprattutto i giovani- costantemente bombardati da immagini e dal linguaggio dei mass-media che è composto da immagini, appunto, suoni, parole. Pensiamo alla tv, al computer con Internet, al Cinema, ai videogames...In questa giungla di sollecitazioni è necessario saper scegliere il prodotto utile alla crescita, alla giusta e corretta informazione, alla buona conoscenza di sé e di ciò che accade intorno a noi.



FINALITA’ e OBIETTIVI

La finalità principale è quella di dare agli utenti tutti gli strumenti per decodificare il linguaggio delle immagini, da cui siamo costantemente stimolati. Ogni prodotto audiovisivo, infatti, è veicolo di comunicazione di un messaggio: ma di quali messaggi ? E come tali messaggi vengono comunicati ?

Come già detto, i percorsi si pongono gli obiettivi di insegnare a scegliere, tra i vari messaggi,quelli positivi; di stabilire quale sia un buon prodotto filmico; di “difendersi” dalle informazioni, opinioni e altro che pilotano le nostre scelte all’interno della società contemporanea, società dell’immagine e non del contenuto.

METODOLOGIA

Il progetto prevede 4 incontri in cui l’esperto parlerà, con lezioni frontali, delle tecniche cinematografiche di base ( a cui potranno seguire approfondimenti). Ogni lezione sarà accompagnata dalla visione guidata di spezzoni tratti dai film più importanti della cinematografia mondiale, passata e recente. Analisi critica degli spezzoni insieme ai partecipanti.

Alla fine del percorso, si lavorerà insieme sulla decodifica di un cortometraggio. Verranno consegnate dispense sui termini tecnici più usati.



DURATA e COSTI

4 incontri di 90 minuti ciascuno

Quota per partecipante: 60 euro



DATE e ORARI



venerdì 30 ottobre, ore 21.00

venerdì 6 novembre, ore 21.00

venerdì 13 novembre, ore 21.00

venerdì 20 novembre, ore 21.00






Il corso verrà attivato con un minimo di 10 partecipanti e si terrà presso Arci Scuotivento, Via Monte Grappa 4B a Monza



ESPERTO

Alessandra Montesanto, critico cinematografico, formatrice presso vari istituti scolastici, cultore della materia presso l’Università di Urbino, autrice del volume “Visioni urbane – Cinema tra viaggi e architetture”, Arcipelago edizioni. Curatrice del volume “Immigrazione e Mass-media. Per una corretta informazione” Arcipelago Edizioni

domenica 11 ottobre 2015

Corso: CINEMA e DIRITTI


L'Associazione per i Diritti Umani

in collaborazione con Arci Scuotivento di MONZA

presenta il corso di cinematografia:

CINEMA e DIRITTI



TEMI

Un corso di cinema – declinato in vari modi: tecniche, generi, approfondimenti tematici, etc. - riguarda la capacità di leggere un film come se fosse un testo scritto. La domanda principale è : “Da quali elementi è costituito un film?”. Il Cinema può essere usato come momento di approfondimento per alcune materie di studio e di argomenti di grande attualità (Storia, Intercultura, Geografia/Geopolitica, Filosofia, Sociologia) .

Il linguaggio cinematografico è, infatti, caratterizzato da un codice , come un testo letterario, che va decifrato per coglierne i significati profondi, i messaggi diretti e indiretti in modo che, chi guarda e ascolta un'opera filmica (come un'altra opera d'ARTE) sia consapevole del contenuto della stessa.

Ecco, quindi, che proponiamo un corso che coniuga l'aspetto tecnico con il contenuto. Verranno analizzati cortometraggi, documentari sui temi dei diritti umani, verranno analizzati spezzondi di film che hanno segnato la Cinematografia per una riflessione partecipata sugli argomenti trattati e sulle tecniche di comunicazione degli stessi.

Siamo – soprattutto i giovani- costantemente bombardati da immagini e dal linguaggio dei mass-media che è composto da immagini, appunto, suoni, parole. Pensiamo alla tv, al computer con Internet, al Cinema, ai videogames...In questa giungla di sollecitazioni è necessario saper scegliere il prodotto utile alla crescita, alla giusta e corretta informazione, alla buona conoscenza di sé e di ciò che accade intorno a noi.



FINALITA’ e OBIETTIVI

La finalità principale è quella di dare agli utenti tutti gli strumenti per decodificare il linguaggio delle immagini, da cui siamo costantemente stimolati. Ogni prodotto audiovisivo, infatti, è veicolo di comunicazione di un messaggio: ma di quali messaggi ? E come tali messaggi vengono comunicati ?

Come già detto, i percorsi si pongono gli obiettivi di insegnare a scegliere, tra i vari messaggi,quelli positivi; di stabilire quale sia un buon prodotto filmico; di “difendersi” dalle informazioni, opinioni e altro che pilotano le nostre scelte all’interno della società contemporanea, società dell’immagine e non del contenuto.

METODOLOGIA

Il progetto prevede 4 incontri in cui l’esperto parlerà, con lezioni frontali, delle tecniche cinematografiche di base ( a cui potranno seguire approfondimenti). Ogni lezione sarà accompagnata dalla visione guidata di spezzoni tratti dai film più importanti della cinematografia mondiale, passata e recente. Analisi critica degli spezzoni insieme ai partecipanti.

Alla fine del percorso, si lavorerà insieme sulla decodifica di un cortometraggio. Verranno consegnate dispense sui termini tecnici più usati.



DURATA e COSTI

4 incontri di 90 minuti ciascuno

Quota per partecipante: 60 euro



DATE e ORARI

 

venerdì 30 ottobre, ore 21.00

venerdì 6 novembre, ore 21.00

venerdì 13 novembre, ore 21.00

venerdì 20 novembre, ore 21.00


lunedì 5 ottobre 2015

Corso di narrazione sociale: Bistrot del tempo ritrovato, Milano


L'Associazione per i Diritti Umani presenta



in collaborazione con il Bistro' del tempo ritrovato

(Via Foppa 4, MM Sant'Agostino - Milano)



PRESENTA

 
 
 
 


un corso di narrazione civile

con STEFANO VALENTI, autore del romanzo “La fabbrica del panico”, vincitore del Premio Campiello – Opera prima



LA NARRAZIONE AUTOBIOGRAFICA: DAL RACCONTO ORALE AL RACCONTO SCRITTO





La narrazione è un affidabile metodo di condivisione in quanto permette al soggetto narrante di esporre fatti reali inerenti la propria vita. Nel raccontarla, il narratore tende a intensificare la conoscenza pratica che ha di sé stesso e del mondo perché, attraverso la trasposizione in forma orale e scritta degli eventi che ha vissuto, scopre un significato più profondo della sua esistenza. Fin da epoche remote, e indistintamente ai quattro angoli del mondo, le storie tramandate sono state veicolo di trasmissione culturale e di costruzione civile.

La narrazione è una metodologia che permette di raccontare sé stessi e il proprio vissuto, ma trasformando l’esperienza personale e il proprio punto di vista in un racconto interessante e fruibile da un pubblico vasto e variegato. In particolare nel caso di vicende drammatiche e dolorose, o quando ci si trova in momenti di grande cambiamento personale e sociale, l’esigenza di raccontare si fa impellente, sia che si tratti di costruire memoria per quelli che verranno sia che si tratti di verbalizzarla per riuscire a chiarire quello che accade.

Per narrazione s’intende quindi sia l’arte di usare il linguaggio, la vocalità e la gestualità, sia quella di verbalizzarlo, per rivelare a un pubblico specifico gli elementi o le immagini di una storia la cui fruizione primaria è in tempo reale e da persona a persona.

La narrazione trova il proprio raggio d’azione non solo in ambito performativo ma anche nel settore dell’istruzione, della mediazione culturale, e del racconto civile.

RACCONTARE SE STESSI E RACCONTARE GLI ALTRI

Obiettivi: aprirsi e condividere con altri un racconto personale significa sapere esprimere il proprio punto di vista e la propria sensibilità attraverso simboli archetipi universali e tradurre il proprio vissuto in un linguaggio artistico filtrato dalla realtà.

Regalando e condividendo una storia personale si può raggiungere la giusta distanza dall’esperienza o dall’emozione vissuta, che consente di oggettivarla e relativizzarla, facilitando così il superamento dei conflitti.

Condividere e scambiarsi storie, consentendo ad altri di collaborare alla creazione del racconto, crea un forte sentimento di gruppo, di fiducia reciproca e di intimità. Chi impara a raccontare impara anche ad ascoltare meglio, a cogliere nella voce, nelle parole e nei gesti di chi si incontra lo spirito, il senso profondo della narrazione. Essere capaci di ascoltare attivamente, di raccogliere le storie che incontriamo o che ci vengono regalate, ci apre agli altri, ci avvicina a loro in uno scambio piacevole e gratificante per entrambi.

SCRIVERE IL RACCONTO



Obiettivi: il Laboratorio mira a risvegliare la capacità narrativa e ad esercitarla e arricchirla attraverso il confronto con altre narrazioni. Raccontare è ricordare e trasmettere, affidare all’immaginario dell’altro e condividere con l’altro la propria vita. Narrare è anche una necessità civile, e attraverso la narrazione l’adulto rielabora e conserva il proprio vissuto, così come il ragazzo impara a rappresentarsi il mondo.



La lettura di brani di narrativa italiana moderna e contemporanea, con particolare riferimento al romanzo civile, alla narrativa d'inchiesta, al reportage narrativo – le forme che ha assunto la più interessante narrativa italiana – stimolerà la fantasia e permetterò il confronto su diversi generi di narrazione arricchendo l'immaginario civile dei partecipanti e determinando l’affabulazione, l'Intreccio dei fatti e degli eventi che costituiscono la trama di un'opera narrativa facilitandone la produzione.

Partendo dagli stimoli ricevuti i partecipanti svilupperanno racconti e il laboratorio diventerà una officina di narrativa in costruzione. I racconti saranno analizzati e rielaborati insieme, per sperimentare come nella verbalizzazione tutto si trasforma e si tradisce.

Temi: tecnica base della narrazione, metodo delle immagini, memorizzazione e narrazione, raccolta del materiale, costruzione dello stile personale.

Destinatari: studenti, insegnanti, professionisti, operatori culturali, sociali e sociosanitari.

Durata minima sei ore. 3 incontri di due ore ciascuno.

Costi: 20 euro all'ora ( totale per 6 ore : 120 euro)



DATE e ORARI:



martedì 13 ottobre, ore 18.30

martedì 20 ottobre, ore 18.30

martedì 27 ottobre, ore 18.30



Il laboratorio parte con una partecipazione minima di 10 persone




venerdì 2 ottobre 2015

Corso di narrazione anche presso libreria LES MOTS, sempre a Milano


L'Associazione per i Diritti Umani



in collaborazione con Libreria LES MOTS

via Carmagnola angolo via Pepe - Milano (MM2 e MM5 Garibaldi)





presenta

corso di narrazione civile

con STEFANO VALENTI, autore del romanzo “La fabbrica del panico”, vincitore del Premio Campiello – Opera prima



LA NARRAZIONE AUTOBIOGRAFICA: DAL RACCONTO ORALE AL RACCONTO SCRITTO

In particolare: narrazione sociale e civile



La narrazione è un affidabile metodo di condivisione in quanto permette al soggetto narrante di esporre fatti reali inerenti la propria vita. Nel raccontarla, il narratore tende a intensificare la conoscenza pratica che ha di sé stesso e del mondo perché, attraverso la trasposizione in forma orale e scritta degli eventi che ha vissuto, scopre un significato più profondo della sua esistenza. Fin da epoche remote, e indistintamente ai quattro angoli del mondo, le storie tramandate sono state veicolo di trasmissione culturale e di costruzione civile.

La narrazione è una metodologia che permette di raccontare sé stessi e il proprio vissuto, ma trasformando l’esperienza personale e il proprio punto di vista in un racconto interessante e fruibile da un pubblico vasto e variegato. In particolare nel caso di vicende drammatiche e dolorose, o quando ci si trova in momenti di grande cambiamento personale e sociale, l’esigenza di raccontare si fa impellente, sia che si tratti di costruire memoria per quelli che verranno sia che si tratti di verbalizzarla per riuscire a chiarire quello che accade.

Per narrazione s’intende quindi sia l’arte di usare il linguaggio, la vocalità e la gestualità, sia quella di verbalizzarlo, per rivelare a un pubblico specifico gli elementi o le immagini di una storia la cui fruizione primaria è in tempo reale e da persona a persona.

La narrazione trova il proprio raggio d’azione non solo in ambito performativo ma anche nel settore dell’istruzione, della mediazione culturale, e del racconto civile.

RACCONTARE SE STESSI E RACCONTARE GLI ALTRI

Obiettivi: aprirsi e condividere con altri un racconto personale significa sapere esprimere il proprio punto di vista e la propria sensibilità attraverso simboli archetipi universali e tradurre il proprio vissuto in un linguaggio artistico filtrato dalla realtà.

Regalando e condividendo una storia personale si può raggiungere la giusta distanza dall’esperienza o dall’emozione vissuta, che consente di oggettivarla e relativizzarla, facilitando così il superamento dei conflitti.

Condividere e scambiarsi storie, consentendo ad altri di collaborare alla creazione del racconto, crea un forte sentimento di gruppo, di fiducia reciproca e di intimità. Chi impara a raccontare impara anche ad ascoltare meglio, a cogliere nella voce, nelle parole e nei gesti di chi si incontra lo spirito, il senso profondo della narrazione. Essere capaci di ascoltare attivamente, di raccogliere le storie che incontriamo o che ci vengono regalate, ci apre agli altri, ci avvicina a loro in uno scambio piacevole e gratificante per entrambi.

SCRIVERE IL RACCONTO



Obiettivi: il Laboratorio mira a risvegliare la capacità narrativa e ad esercitarla e arricchirla attraverso il confronto con altre narrazioni. Raccontare è ricordare e trasmettere, affidare all’immaginario dell’altro e condividere con l’altro la propria vita. Narrare è anche una necessità civile, e attraverso la narrazione l’adulto rielabora e conserva il proprio vissuto, così come il ragazzo impara a rappresentarsi il mondo.



La lettura di brani di narrativa italiana moderna e contemporanea, con particolare riferimento al romanzo civile, alla narrativa d'inchiesta, al reportage narrativo – le forme che ha assunto la più interessante narrativa italiana – stimolerà la fantasia e permetterò il confronto su diversi generi di narrazione arricchendo l'immaginario civile dei partecipanti e determinando l’affabulazione, l'Intreccio dei fatti e degli eventi che costituiscono la trama di un'opera narrativa facilitandone la produzione.

Partendo dagli stimoli ricevuti i partecipanti svilupperanno racconti e il laboratorio diventerà una officina di narrativa in costruzione. I racconti saranno analizzati e rielaborati insieme, per sperimentare come nella verbalizzazione tutto si trasforma e si tradisce.

Temi: tecnica base della narrazione, metodo delle immagini, memorizzazione e narrazione, raccolta del materiale, costruzione dello stile personale.

Destinatari: studenti, insegnanti, professionisti, operatori culturali, sociali e sociosanitari.

Durata minima sei ore. 4 incontri di due ore ciascuno.

Costi: 20 euro all'ora ( totale per 6 ore : 120 euro)



DATE e ORARI:

mercoledì 7 ottobre, ore 19

mercoledì 21 ottobre, ore 19

mercoledì 4 novembre, ore 19





Il laboratorio parte con una partecipazione minima di 10 persone


martedì 22 settembre 2015

Corso: CINEMA e DIRITTI


L'Associazione per i Diritti Umani

in collaborazione con Arci Scuotivento di MONZA

presenta il corso di cinematografia:

CINEMA e DIRITTI



TEMI

Un corso di cinema – declinato in vari modi: tecniche, generi, approfondimenti tematici, etc. - riguarda la capacità di leggere un film come se fosse un testo scritto. La domanda principale è : “Da quali elementi è costituito un film?”. Il Cinema può essere usato come momento di approfondimento per alcune materie di studio e di argomenti di grande attualità (Storia, Intercultura, Geografia/Geopolitica, Filosofia, Sociologia) .

Il linguaggio cinematografico è, infatti, caratterizzato da un codice , come un testo letterario, che va decifrato per coglierne i significati profondi, i messaggi diretti e indiretti in modo che, chi guarda e ascolta un'opera filmica (come un'altra opera d'ARTE) sia consapevole del contenuto della stessa.

Ecco, quindi, che proponiamo un corso che coniuga l'aspetto tecnico con il contenuto. Verranno analizzati cortometraggi, documentari sui temi dei diritti umani, verranno analizzati spezzondi di film che hanno segnato la Cinematografia per una riflessione partecipata sugli argomenti trattati e sulle tecniche di comunicazione degli stessi.

Siamo – soprattutto i giovani- costantemente bombardati da immagini e dal linguaggio dei mass-media che è composto da immagini, appunto, suoni, parole. Pensiamo alla tv, al computer con Internet, al Cinema, ai videogames...In questa giungla di sollecitazioni è necessario saper scegliere il prodotto utile alla crescita, alla giusta e corretta informazione, alla buona conoscenza di sé e di ciò che accade intorno a noi.



FINALITA’ e OBIETTIVI

La finalità principale è quella di dare agli utenti tutti gli strumenti per decodificare il linguaggio delle immagini, da cui siamo costantemente stimolati. Ogni prodotto audiovisivo, infatti, è veicolo di comunicazione di un messaggio: ma di quali messaggi ? E come tali messaggi vengono comunicati ?

Come già detto, i percorsi si pongono gli obiettivi di insegnare a scegliere, tra i vari messaggi,quelli positivi; di stabilire quale sia un buon prodotto filmico; di “difendersi” dalle informazioni, opinioni e altro che pilotano le nostre scelte all’interno della società contemporanea, società dell’immagine e non del contenuto.

METODOLOGIA

Il progetto prevede 4 incontri in cui l’esperto parlerà, con lezioni frontali, delle tecniche cinematografiche di base ( a cui potranno seguire approfondimenti). Ogni lezione sarà accompagnata dalla visione guidata di spezzoni tratti dai film più importanti della cinematografia mondiale, passata e recente. Analisi critica degli spezzoni insieme ai partecipanti.

Alla fine del percorso, si lavorerà insieme sulla decodifica di un cortometraggio. Verranno consegnate dispense sui termini tecnici più usati.



DURATA e COSTI

4 incontri di 90 minuti ciascuno

Quota per partecipante: 60 euro



DATE e ORARI



venerdì 30 ottobre, ore 21.00

venerdì 6 novembre, ore 21.00

venerdì 13 novembre, ore 21.00

venerdì 20 novembre, ore 21.00






Il corso verrà attivato con un minimo di 10 partecipanti e si terrà presso Arci Scuotivento, Via Monte Grappa 4B, Monza
 

Per prenotazioni, scrivere a : peridirittiumani@gmail.com
 


ESPERTO

Alessandra Montesanto, critico cinematografico, formatrice presso vari istituti scolastici, cultore della materia presso l’Università di Urbino, autrice del volume “Visioni urbane – Cinema tra viaggi e architetture”, Arcipelago edizioni. Curatrice del volume “Immigrazione e Mass-media. Per una corretta informazione” Arcipelago Edizioni





martedì 15 settembre 2015

Corso di narrazione sociale...anche a MONZA !


L'ASSOCIAZIONE PER I DIRITTI UMANI



L'Associazione per i Diritti Umani



in collaborazione con ARCI SCUOTIVENTO

Via Monte Grappa, 4B - MONZA


  


presenta

corso di narrazione civile

con STEFANO VALENTI, autore del romanzo “La fabbrica del panico”, vincitore del Premio Campiello – Opera prima



LA NARRAZIONE AUTOBIOGRAFICA: DAL RACCONTO ORALE AL RACCONTO SCRITTO

In particolare: narrazione sociale e civile



La narrazione è un affidabile metodo di condivisione in quanto permette al soggetto narrante di esporre fatti reali inerenti la propria vita. Nel raccontarla, il narratore tende a intensificare la conoscenza pratica che ha di sé stesso e del mondo perché, attraverso la trasposizione in forma orale e scritta degli eventi che ha vissuto, scopre un significato più profondo della sua esistenza. Fin da epoche remote, e indistintamente ai quattro angoli del mondo, le storie tramandate sono state veicolo di trasmissione culturale e di costruzione civile.

La narrazione è una metodologia che permette di raccontare sé stessi e il proprio vissuto, ma trasformando l’esperienza personale e il proprio punto di vista in un racconto interessante e fruibile da un pubblico vasto e variegato. In particolare nel caso di vicende drammatiche e dolorose, o quando ci si trova in momenti di grande cambiamento personale e sociale, l’esigenza di raccontare si fa impellente, sia che si tratti di costruire memoria per quelli che verranno sia che si tratti di verbalizzarla per riuscire a chiarire quello che accade.

Per narrazione s’intende quindi sia l’arte di usare il linguaggio, la vocalità e la gestualità, sia quella di verbalizzarlo, per rivelare a un pubblico specifico gli elementi o le immagini di una storia la cui fruizione primaria è in tempo reale e da persona a persona.

La narrazione trova il proprio raggio d’azione non solo in ambito performativo ma anche nel settore dell’istruzione, della mediazione culturale, e del racconto civile.

RACCONTARE SE STESSI E RACCONTARE GLI ALTRI

Obiettivi: aprirsi e condividere con altri un racconto personale significa sapere esprimere il proprio punto di vista e la propria sensibilità attraverso simboli archetipi universali e tradurre il proprio vissuto in un linguaggio artistico filtrato dalla realtà.

Regalando e condividendo una storia personale si può raggiungere la giusta distanza dall’esperienza o dall’emozione vissuta, che consente di oggettivarla e relativizzarla, facilitando così il superamento dei conflitti.

Condividere e scambiarsi storie, consentendo ad altri di collaborare alla creazione del racconto, crea un forte sentimento di gruppo, di fiducia reciproca e di intimità. Chi impara a raccontare impara anche ad ascoltare meglio, a cogliere nella voce, nelle parole e nei gesti di chi si incontra lo spirito, il senso profondo della narrazione. Essere capaci di ascoltare attivamente, di raccogliere le storie che incontriamo o che ci vengono regalate, ci apre agli altri, ci avvicina a loro in uno scambio piacevole e gratificante per entrambi.

SCRIVERE IL RACCONTO



Obiettivi: il Laboratorio mira a risvegliare la capacità narrativa e ad esercitarla e arricchirla attraverso il confronto con altre narrazioni. Raccontare è ricordare e trasmettere, affidare all’immaginario dell’altro e condividere con l’altro la propria vita. Narrare è anche una necessità civile, e attraverso la narrazione l’adulto rielabora e conserva il proprio vissuto, così come il ragazzo impara a rappresentarsi il mondo.



La lettura di brani di narrativa italiana moderna e contemporanea, con particolare riferimento al romanzo civile, alla narrativa d'inchiesta, al reportage narrativo – le forme che ha assunto la più interessante narrativa italiana – stimolerà la fantasia e permetterò il confronto su diversi generi di narrazione arricchendo l'immaginario civile dei partecipanti e determinando l’affabulazione, l'Intreccio dei fatti e degli eventi che costituiscono la trama di un'opera narrativa facilitandone la produzione.

Partendo dagli stimoli ricevuti i partecipanti svilupperanno racconti e il laboratorio diventerà una officina di narrativa in costruzione. I racconti saranno analizzati e rielaborati insieme, per sperimentare come nella verbalizzazione tutto si trasforma e si tradisce.

Temi: tecnica base della narrazione, metodo delle immagini, memorizzazione e narrazione, raccolta del materiale, costruzione dello stile personale.

Destinatari: studenti, insegnanti, professionisti, operatori culturali, sociali e sociosanitari.

Durata minima sei ore. 4 incontri di due ore ciascuno.

Costi: ( totale per 6 ore : 120 euro)



DATE e ORARI:



venerdì 15 gennaio, 22 gennaio, 29 gennaio e 5 febbraio



alle ore 20.45





La quota partecipativa sarà corrisposta durante il primo incontro.





Il laboratorio parte con una partecipazione minima di 10 persone



Per adesioni scrivere a: peridirittiumani@gmail.com



Vi aspettiamo numerosi! E fate passaparola...grazie!



Un ALTRO corso di narrazione sociale presso il BISTROT del TEMPO RITROVATO


L'Associazione per i Diritti Umani presenta



in collaborazione con il Bistro' del tempo ritrovato

(Via Foppa 4, MM Sant'Agostino - Milano)



PRESENTA



un corso di narrazione civile

con STEFANO VALENTI, autore del romanzo “La fabbrica del panico”, vincitore del Premio Campiello – Opera prima



LA NARRAZIONE AUTOBIOGRAFICA: DAL RACCONTO ORALE AL RACCONTO SCRITTO





La narrazione è un affidabile metodo di condivisione in quanto permette al soggetto narrante di esporre fatti reali inerenti la propria vita. Nel raccontarla, il narratore tende a intensificare la conoscenza pratica che ha di sé stesso e del mondo perché, attraverso la trasposizione in forma orale e scritta degli eventi che ha vissuto, scopre un significato più profondo della sua esistenza. Fin da epoche remote, e indistintamente ai quattro angoli del mondo, le storie tramandate sono state veicolo di trasmissione culturale e di costruzione civile.

La narrazione è una metodologia che permette di raccontare sé stessi e il proprio vissuto, ma trasformando l’esperienza personale e il proprio punto di vista in un racconto interessante e fruibile da un pubblico vasto e variegato. In particolare nel caso di vicende drammatiche e dolorose, o quando ci si trova in momenti di grande cambiamento personale e sociale, l’esigenza di raccontare si fa impellente, sia che si tratti di costruire memoria per quelli che verranno sia che si tratti di verbalizzarla per riuscire a chiarire quello che accade.

Per narrazione s’intende quindi sia l’arte di usare il linguaggio, la vocalità e la gestualità, sia quella di verbalizzarlo, per rivelare a un pubblico specifico gli elementi o le immagini di una storia la cui fruizione primaria è in tempo reale e da persona a persona.

La narrazione trova il proprio raggio d’azione non solo in ambito performativo ma anche nel settore dell’istruzione, della mediazione culturale, e del racconto civile.

RACCONTARE SE STESSI E RACCONTARE GLI ALTRI

Obiettivi: aprirsi e condividere con altri un racconto personale significa sapere esprimere il proprio punto di vista e la propria sensibilità attraverso simboli archetipi universali e tradurre il proprio vissuto in un linguaggio artistico filtrato dalla realtà.

Regalando e condividendo una storia personale si può raggiungere la giusta distanza dall’esperienza o dall’emozione vissuta, che consente di oggettivarla e relativizzarla, facilitando così il superamento dei conflitti.

Condividere e scambiarsi storie, consentendo ad altri di collaborare alla creazione del racconto, crea un forte sentimento di gruppo, di fiducia reciproca e di intimità. Chi impara a raccontare impara anche ad ascoltare meglio, a cogliere nella voce, nelle parole e nei gesti di chi si incontra lo spirito, il senso profondo della narrazione. Essere capaci di ascoltare attivamente, di raccogliere le storie che incontriamo o che ci vengono regalate, ci apre agli altri, ci avvicina a loro in uno scambio piacevole e gratificante per entrambi.

SCRIVERE IL RACCONTO



Obiettivi: il Laboratorio mira a risvegliare la capacità narrativa e ad esercitarla e arricchirla attraverso il confronto con altre narrazioni. Raccontare è ricordare e trasmettere, affidare all’immaginario dell’altro e condividere con l’altro la propria vita. Narrare è anche una necessità civile, e attraverso la narrazione l’adulto rielabora e conserva il proprio vissuto, così come il ragazzo impara a rappresentarsi il mondo.



La lettura di brani di narrativa italiana moderna e contemporanea, con particolare riferimento al romanzo civile, alla narrativa d'inchiesta, al reportage narrativo – le forme che ha assunto la più interessante narrativa italiana – stimolerà la fantasia e permetterò il confronto su diversi generi di narrazione arricchendo l'immaginario civile dei partecipanti e determinando l’affabulazione, l'Intreccio dei fatti e degli eventi che costituiscono la trama di un'opera narrativa facilitandone la produzione.

Partendo dagli stimoli ricevuti i partecipanti svilupperanno racconti e il laboratorio diventerà una officina di narrativa in costruzione. I racconti saranno analizzati e rielaborati insieme, per sperimentare come nella verbalizzazione tutto si trasforma e si tradisce.

Temi: tecnica base della narrazione, metodo delle immagini, memorizzazione e narrazione, raccolta del materiale, costruzione dello stile personale.

Destinatari: studenti, insegnanti, professionisti, operatori culturali, sociali e sociosanitari.

Durata minima sei ore. 3 incontri di due ore ciascuno.

Costi: ( totale per 6 ore : 120 euro)



DATE e ORARI:



martedì 13 ottobre, ore 18.30

martedì 20 ottobre, ore 18.30

martedì 27 ottobre, ore 18.30



Il laboratorio parte con una partecipazione minima di 10 persone

Per adesioni scrivere a: peridirittiumani@gmail.com
 
Vi aspettiamo numerosi! E fate passaparola...Grazie!


Corso di narrazione sociale - Libreria LES MOTS Milano




L'Associazione per i Diritti Umani



in collaborazione con Libreria LES MOTS



via Carmagnola angolo via Pepe - Milano (MM2 e MM5 Garibaldi)






presenta

corso di narrazione civile

con STEFANO VALENTI, autore del romanzo “La fabbrica del panico”, vincitore del Premio Campiello – Opera prima



LA NARRAZIONE AUTOBIOGRAFICA: DAL RACCONTO ORALE AL RACCONTO SCRITTO

In particolare: narrazione sociale e civile



La narrazione è un affidabile metodo di condivisione in quanto permette al soggetto narrante di esporre fatti reali inerenti la propria vita. Nel raccontarla, il narratore tende a intensificare la conoscenza pratica che ha di sé stesso e del mondo perché, attraverso la trasposizione in forma orale e scritta degli eventi che ha vissuto, scopre un significato più profondo della sua esistenza. Fin da epoche remote, e indistintamente ai quattro angoli del mondo, le storie tramandate sono state veicolo di trasmissione culturale e di costruzione civile.

La narrazione è una metodologia che permette di raccontare sé stessi e il proprio vissuto, ma trasformando l’esperienza personale e il proprio punto di vista in un racconto interessante e fruibile da un pubblico vasto e variegato. In particolare nel caso di vicende drammatiche e dolorose, o quando ci si trova in momenti di grande cambiamento personale e sociale, l’esigenza di raccontare si fa impellente, sia che si tratti di costruire memoria per quelli che verranno sia che si tratti di verbalizzarla per riuscire a chiarire quello che accade.

Per narrazione s’intende quindi sia l’arte di usare il linguaggio, la vocalità e la gestualità, sia quella di verbalizzarlo, per rivelare a un pubblico specifico gli elementi o le immagini di una storia la cui fruizione primaria è in tempo reale e da persona a persona.

La narrazione trova il proprio raggio d’azione non solo in ambito performativo ma anche nel settore dell’istruzione, della mediazione culturale, e del racconto civile.

RACCONTARE SE STESSI E RACCONTARE GLI ALTRI

Obiettivi: aprirsi e condividere con altri un racconto personale significa sapere esprimere il proprio punto di vista e la propria sensibilità attraverso simboli archetipi universali e tradurre il proprio vissuto in un linguaggio artistico filtrato dalla realtà.

Regalando e condividendo una storia personale si può raggiungere la giusta distanza dall’esperienza o dall’emozione vissuta, che consente di oggettivarla e relativizzarla, facilitando così il superamento dei conflitti.

Condividere e scambiarsi storie, consentendo ad altri di collaborare alla creazione del racconto, crea un forte sentimento di gruppo, di fiducia reciproca e di intimità. Chi impara a raccontare impara anche ad ascoltare meglio, a cogliere nella voce, nelle parole e nei gesti di chi si incontra lo spirito, il senso profondo della narrazione. Essere capaci di ascoltare attivamente, di raccogliere le storie che incontriamo o che ci vengono regalate, ci apre agli altri, ci avvicina a loro in uno scambio piacevole e gratificante per entrambi.

SCRIVERE IL RACCONTO



Obiettivi: il Laboratorio mira a risvegliare la capacità narrativa e ad esercitarla e arricchirla attraverso il confronto con altre narrazioni. Raccontare è ricordare e trasmettere, affidare all’immaginario dell’altro e condividere con l’altro la propria vita. Narrare è anche una necessità civile, e attraverso la narrazione l’adulto rielabora e conserva il proprio vissuto, così come il ragazzo impara a rappresentarsi il mondo.



La lettura di brani di narrativa italiana moderna e contemporanea, con particolare riferimento al romanzo civile, alla narrativa d'inchiesta, al reportage narrativo – le forme che ha assunto la più interessante narrativa italiana – stimolerà la fantasia e permetterò il confronto su diversi generi di narrazione arricchendo l'immaginario civile dei partecipanti e determinando l’affabulazione, l'Intreccio dei fatti e degli eventi che costituiscono la trama di un'opera narrativa facilitandone la produzione.

Partendo dagli stimoli ricevuti i partecipanti svilupperanno racconti e il laboratorio diventerà una officina di narrativa in costruzione. I racconti saranno analizzati e rielaborati insieme, per sperimentare come nella verbalizzazione tutto si trasforma e si tradisce.

Temi: tecnica base della narrazione, metodo delle immagini, memorizzazione e narrazione, raccolta del materiale, costruzione dello stile personale.

Destinatari: studenti, insegnanti, professionisti, operatori culturali, sociali e sociosanitari.

Durata minima sei ore. 4 incontri di due ore ciascuno.

Costi: ( totale per 6 ore : 120 euro



DATE e ORARI:

mercoledì 7 ottobre, ore 19

mercoledì 21 ottobre, ore 19

mercoledì 4 novembre, ore 19





Il laboratorio parte con una partecipazione minima di 10 persone

Per adesioni scrivere a: peridirittiumani@gmail.com

Vi aspettiamo numerosi! fate passaparola, grazie!!




giovedì 16 aprile 2015

Corso di LINGUA ITALIANA per ALUNNI STRANIERI



La scuola è il luogo che, più di altri, può e deve favorire l'inclusione dei ragazzi stranieri nelle città e nelle società in cui vivono. Spesso vengono introdotti in classe dopo aver lasciato il proprio Paese d'origine e senza aver avuto il tempo e la possibilità di adattarsi alle nuove abitudini, alla nuova lingua, alla nuova situazione.

I ragazzi di “seconda generazione” (ovvero i figli di persone immigrate) in casa parlano la lingua dei genitori e questo comporta una difficoltà ulteriore ad imparare la lingua italiana. Molti, invece, sono da poco arrivati in Italia e ancora non comprendono e non parlano bene l'italiano.

Per questi motivi l'Associazione per i Diritti Umani - www.peridirittiumani.com - propone alcune lezioni rivolte agli alunni stranieri che debbano migliorare l'uso della lingua italiana (parlata e scritta).

Le lezioni prevedono:

esercizi di grammatica, elaborazione di testi scritti e conversazioni con l'insegnante e in gruppo.



MODALITA'

Il corso si svolge dal 15 giugno al 20 luglio

Presso la sede scolastica (mattino o pomeriggio)

Gruppi composti da 10 alunni



ORARI e COSTI

Ogni lezione è della durata di 90 minuti



5 lezioni = 60 euro ad alunno

10 lezioni = 100 euro ad alunno

15 lezioni = 130 euro ad alunno



Per ulteriori informazioni: peridirittiumani@gmail.com



giovedì 9 aprile 2015


Corso di lingua ITALIANA per alunni STRANIERI
 
 

La scuola è il luogo che, più di altri, può e deve favorire l'inclusione dei ragazzi stranieri nelle città e nelle società in cui vivono. Spesso vengono introdotti in classe dopo aver lasciato il proprio Paese d'origine e senza aver avuto il tempo e la possibilità di adattarsi alle nuove abitudini, alla nuova lingua, alla nuova situazione.

I ragazzi di “seconda generazione” (ovvero i figli di persone immigrate) in casa parlano la lingua dei genitori e questo comporta una difficoltà ulteriore ad imparare la lingua italiana.

Per questi motivi l'Associazione per i Diritti Umani - www.peridirittiumani.com - propone alcune lezioni rivolte agli alunni stranieri che debbano migliorare l'uso della lingua italiana (parlata e scritta).

Le lezioni prevedono:

esercizi di grammatica, elaborazione di testi scritti e conversazioni con l'insegnante e in gruppo.



MODALITA'

Il corso si svolge dal 15 giugno al 20 luglio

Presso la sede scolastica (mattino o pomeriggio)

Gruppi composti da 10 alunni



ORARI e COSTI

Ogni lezione è della durata di 90 minuti



5 lezioni = 60 euro ad alunno

10 lezioni = 100 euro ad alunno

15 lezioni = 130 euro ad alunno



Per ulteriori informazioni: peridirittiumani@gmail.com