mercoledì 20 novembre 2013

Geronimo Stilton e i diritti per l'infanzia e l'adolescenza

  




Dal 30 novembre 2011, giorno del suo insediamento, l'Autorità Garante monitora il rispetto dei diritti dei bambini e degli adolescenti. Vincenzo Spadafora gira l'Italia e sollecita il governo, indicando e proponendo interventi migliorativi per la tutela dei diritti dei minori e, per questo, ha avuto l'idea di spiegare, ai cittadini di domani, quali siano i loro diritti attraverso un libro che illustri le attività dell'Autority.
Ma non si tratta di un libro qualunque: chi spiega,ai ragazzi, in maniera semplice e chiara, la Convenzione sui Diritti dell'infanzia e dell'Adolescenza? Un loro beniamino: Geronimo Stilton, il famoso amico roditore.
Il libro si intitola “ Che avventura stratopica, Stilton! Alla scoperta dei diritti dei ragazzi” ed è pubblicato da Piemme: un progetto di grande valenza etica ed educativa: “Sentivo l'esigenza di rendere più accessibile una materia per tanti versi ingarbugliata, fredda, mentre i diritti dei bambini e degli adolescenti sono materia calda, perchè ogni giorno ci si misura con il disinteresse se non la violazione. Il libro verrà dato ai più giovani, li aiuterà a credere in certi valori a cominciare dalla dignità individuale e dal rispetto dovuto agli altri e richiesto per se stessi” ha, infatti, dichiarato il Garante e il “topo” ha aggiunto: “ Quando il Garante italiano mi ha chiesto il suo aiuto mi frullavano i baffi dall'emozione! Così sono volato a Roma, per seguirlo nel suo importantissimo lavoro. Alla fine abbiamo scritto insieme questo libro, per spiegare quello che è stato fatto e quello che c'è ancora da fare per permettere ai ragazzi di vivere e crescere in modo sano e consapevole. Perchè un mondo migliore, dove i diritti sono garantiti, è possibile solo se facciamo squadra e ci impegnamo tutti insieme!”.

Chi fosse interessato a ricevere una copia gratuitamente del libro, può rivolgersi all'Autorità Garante per l'Infanzia e l'Adolescenza, Via di Villa Ruffo, 6 – 00196 Roma, scrivere all'indirizzo segreteria@garanteinfanzia.org, oppure contattare il Garante sul suo profilo Facebook www.facebook.com/spadafora.vincenzo.


Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (Convention on the Rigths of the Child), approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989.

Costruita armonizzando differenti esperienze culturali e giuridiche, la Convenzione enuncia per la prima volta, in forma coerente, i diritti fondamentali che devono essere riconosciuti e garantiti a tutti i bambini e a tutte le bambine del mondo.


Essa prevede anche un meccanismo di controllo sull’operato degli Stati, che devono presentare a un Comitato indipendente un rapporto periodico sull’attuazione dei diritti dei bambini sul proprio territorio.

La Convenzione è rapidamente divenuta il trattato in materia di diritti umani con il maggior numero di ratifiche da parte degli Stati. Ad oggi sono ben 193 gli Stati parti della Convenzione.

La Convenzione è composta da 54 articoli e da due Protocolli opzionali sui bambini in guerra e sullo sfruttamento sessuale).


Sono quattro i suoi principi fondamentali:
 
 
a) Non discriminazione (art. 2): i diritti sanciti dalla Convenzione devono essere garantiti a tutti i minori, senza distinzione di razza, sesso, lingua, religione, opinione del bambino/adolescente o dei genitori.


b) Superiore interesse (art. 3): in ogni legge, provvedimento, iniziativa pubblica o privata e in ogni situazione problematica, l'interesse del bambino/adolescente deve avere la priorità.

c) Diritto alla vita, alla sopravvivenza e allo sviluppo del bambino (art. 6): gli Stati decono impegnare il massimo delle risorse disponibili per tutelare la vita e il sano sviluppo dei bambini, anche tramite la cooperazione tra Stati.

d) Ascolto delle opinioni del minore (art. 12): prevede il diritto dei bambini a essere ascoltati in tutti i processi decisionali che li riguardano, e il corrispondente dovere, per gli adulti, di tenerne in adeguata considerazione le opinioni.

L’Italia ha ratificato la Convenzione con Legge n. 176 del 27 maggio 1991 e ha fino ad oggi presentato al Comitato sui Diritti dell'Infanzia quattro Rapporti.

Costruita armonizzando differenti esperienze culturali e giuridiche, la Convenzione enuncia per la prima volta, in forma coerente, i diritti fondamentali che devono essere riconosciuti e garantiti a tutti i bambini e a tutte le bambine del mondo.

Essa prevede anche un meccanismo di controllo sull’operato degli Stati, che devono presentare a un Comitato indipendente un rapporto periodico sull’attuazione dei diritti dei bambini sul proprio territorio.

La Convenzione è rapidamente divenuta il trattato in materia di diritti umani con il maggior numero di ratifiche da parte degli Stati. Ad oggi sono ben 193 gli Stati parti della Convenzione.

La Convenzione è composta da 54 articoli e da due Protocolli opzionali sui bambini in guerra e sullo sfruttamento sessuale).


Sono quattro i suoi principi fondamentali:
a) Non discriminazione (art. 2): i diritti sanciti dalla Convenzione devono essere garantiti a tutti i minori, senza distinzione di razza, sesso, lingua, religione, opinione del bambino/adolescente o dei genitori.
b) Superiore interesse (art. 3): in ogni legge, provvedimento, iniziativa pubblica o privata e in ogni situazione problematica, l'interesse del bambino/adolescente deve avere la priorità.

c) Diritto alla vita, alla sopravvivenza e allo sviluppo del bambino (art. 6): gli Stati decono impegnare il massimo delle risorse disponibili per tutelare la vita e il sano sviluppo dei bambini, anche tramite la cooperazione tra Stati.

d) Ascolto delle opinioni del minore (art. 12): prevede il diritto dei bambini a essere ascoltati in tutti i processi decisionali che li riguardano, e il corrispondente dovere, per gli adulti, di tenerne in adeguata considerazione le opinioni.

L’Italia ha ratificato la Convenzione con Legge n. 176 del 27 maggio 1991 e ha fino ad oggi presentato al Comitato sui Diritti dell'Infanzia quattro Rapporti.