mercoledì 6 novembre 2013

Il Consiglio europeo e il tema dell'immigrazione




Alla fine del mese di ottobre si è tenuto un vertice europeo che ha visto la seconda giornata dei lavori impegnata sul tema dell'immigrazione: otto Paesi del Sud Europa - in testa l'Italia, affiancata da Spagna e Francia - hanno approvato un testo comune in cui si parla di solidarietà e di distribuzione delle responsabilità.
Il Premier italiano, Enrico Letta, ha così commentato il summit: “ L'Unione Europea affronta, finalmente, dopo tanti anni e tanta disattenzione, il dramma del Mediterraneo...Le conclusioni del vertice Ue sono sufficienti rispetto alle aspettative che avevamo”.
Tra i provvedimenti discussi, vi è la proposta di migliorare Frontex, l'agenzia europea per il pattugliamento delle frontiere, anche se, dal punto di vista operativo, le conclusioni verranno confermate con il Consiglio europeo che si terrà il 28 dicembre: ma, sempre a proposito di Frontex, ci sono delle anticipazioni: l'Olanda si è già impegnata a destinare nuovi mezzi aerei, la Francia fornirà maggiori risorse e la Germania parla di “misure necessarie a corto termine”.
Sul tema dell'asilo politico, la discussione prevede tempi più lunghi: l'argomento verrà approfondito nel prossimo mese di giugno quando verranno affrontati i temi giuridici e, per quanto riguarda la posizione del nostro Paese, sempre Letta ha affermato che si sta lavorando ad un testo unico e, ritornando al tema principale del vertice, quello dell'immigrazione, ha aggiunto: “E' importante che sia stato incorporato il concetto di solidarietà, che non era scontato. Per noi è fondamentale il fatto che si sia raggiunto il risultato di considerare il tema come europeo, non solo maltese, italiano o dei Paesi del Mediterraneo. La tragedia di Lampedusa chiama in causa l'intera Unione Europea e le conseguenze dovranno essere assunte a livello europeo”.