Human
Rights Watch
(HRW)
ha
denunciato
che
al suo direttore esecutivo
Kenneth
Roth
e alla direttrice del
Medio
Oriente
Sarah
Leah
Whitson
è
stato
vietato
di entrare
in
Egitto,
dove
avrebbero dovuto
riferire
sulla
sanguinosa
repressione
dei
sostenitori
del
presidente
islamista
Mohamed
Morsi,
avvenuta il 14 agosto del 2013: il visto è stato negato per “motivi
di sicurezza”. Ma Kenneth Roth aveva scritto il giorno prima in un
tweet “Il
risultato
del
massacro
di
Rabaa
è
paragonabile a quello di Piazza
Tiananmen
in Cina e a quello di
Andijan,
in Uzbekistan”. Non ci sono ancora numeri certi ma le stime più
attendibili parlano di 1.400
uccisi
tra i sostenitori dei Fratelli Musulmani nei raduni
di
Rabaa
al-Nahda
Adawiya,
e di oltre
16.000 imprigionati molti dei quali condannati
a
morte in
processi
di massa
definiti
dalle
Nazioni Unite come
“senza
precedenti
nella
storia
recente”.
"...Non si potrà avere un globo pulito se gli uomini sporchi restano impuniti. E' un ideale che agli scettici potrà sembrare utopico, ma è su ideali come questo che la civiltà umana ha finora progredito (per quello che poteva). Morte le ideologie che hanno funestato il Novecento, la realizzazione di una giustizia più giusta distribuita agli abitanti di questa Terra è un sogno al quale vale la pena dedicare il nostro stato di veglia".