Essere
genitore di un figlio affetto dalla sindrome di Down ed essere
felici: sembra un messaggio positivo, eppure in Francia questa verità
è stata censurata. O meglio, è stato censurato un filmato, dal
titolo Dear future mom,
in cui alcuni ragazzi con questa particolarità cromosomica
raccontano a una futura mamma di un bimbo down che suo figlio potrà
studiare, lavorare e abbracciarla...Insomma, potrà condurre
un'esistenza soddisfacente.
Il
Consiglio superiore per l'audiovisivo (Csa), il massimo organo di
sorveglianza francese del settore, lo scorso 26 luglio è intervenuto
contro i canali televisivi che hanno messo in onda il documentario
con la seguente motivazione: “ Il filmato, benchè diffuso a titolo
gratuito, non può essere guardato come un messaggio di interesse
generale. Indirizzandosi a una futura madre, sembra avere una
finalità ambigua e può non suscitare un'adesione spontanea e
consensuale”. Il filmato – premiato a Cannes e diffuso anche
dall'Onu – è stato ideato in Italia e realizzato da Coordown, il
coordinamento di circa ottanta associazioni impegnate nella
valorizzazione delle persone affette dalla sindrome, e ha ricevuto il
sostegano anche da parte degli Stati Uniti.
Elisa
Orlandini, medico del comitato Coordown, ha affermato: “ La
campagna, diffusa anche da associazioni laiche, non ha nessun intento
antiabortista. Non siamo contrari alla diagnosi prenatale. Anzi,
crediamo debba essere sempre più accurata proprio perchè le persone
abbiano la possibilità di fare una scelta più libera possibile”.
Se
il filmato, come spesso accade, suscita tante polemiche, resta la
domanda della mamma protagonista, Martina: “Loro proteggono
soltanto i genitori che hanno fatto altre scelte. Ma perchè non ci
permettono di dire che noi stiamo bene?”.