giovedì 10 dicembre 2015

Hate crimes in Europe: riflessioni sui dieci anni d'inclusione dei Rom (2005 - 2015)


di Cinzia D'Ambrosi
 
Nel 2005, nella capitale della Bulgaria, Sofia, molti paesi europei firmarono una iniziativa inaudita che doveva puntare sul marcato divario socio economico della popolazione Rom in Europa. Cosi' ebbe inizio 'The Decade of Roma inclusion 2005-2015' che dava ai paesi europei l'opportunita' d'intervenire e migliorare i vari settori dalla Salute, Educazione, Alloggio a Discriminazione.
Oggi, trascorsi i dieci anni, possiamo soffermarci a riflettere. Il 10-11 Settembre 2015, alla 28esima International Steering Committee in Sarajevo, sono stati invitati i governi che si erano impegnati nell'iniziativa per marcare la scadenza dei dieci anni e poter fare un bilancio riflessivo attuale della situazione dei Rom. Il segretario della Decade ha presentato il bilancio sommario constatando che molte aree come quella della salute non hanno presentato miglioramenti mentre l'area educativa ne ha riscontrato solo alcuni.
Come fotoreporter ho lavorato a lungo sulle comunita' dei Rom, in particolare nei Balcani, in Kosovo, Bosnia Herzegovina, Bulgaria. Una delle riflessioni piu' significative e' quella che molte persone Rom non erano nemmeno al corrente della Decade. La maggior parte della loro quotidianità si svolge nel lottare per sopravvivere, alle prese con numerosi problemi. Cinicamente, coloro che per varie vie ne sono venuti a conoscenza, sono arrivati alla conclusione che i 'Professionisti' ricavano fondi dai loro problemi.
La questione è che se non ci si impegna ad abbracciare le comunita' dei Rom nel vero senso della parola, non ci sara' mai un progresso profondo. Si dovrebbe combattere la discriminazione, partendo dal linguaggio e dagli stereotipi. La discriminazione non e' diminuita negli ultimi dieci anni.
A meno che il razzismo istituzionale scompaia, le comunita' dei Rom non vedranno alcun miglioramento nelle loro vite. Quindi, riflettendo sulla 'Decade of the Roma inclusion 2005-2015', ci si dovrebbe domandare il perche' non fare del buon uso delle risorse umane che nel tempo porteranno all'inclusione dei Rom a tutti i livelli, partendo da un punto sociale di non esclusione e facendo si' che i Rom non siano messi da parte, ma vengano integrati nelle nostre societa'.


Reflections on the 'Decade of the Roma inclusion (2005-2015)



In the year 2005 in Sofia, Bulgaria, Central and South-Eastern governments in an unprecedented effort to bridge the existing wide socio economic gaps for the Roma population in Europe signed for an initiative that was to mark the beginning of the "Decade of Roma Inclusion 2005-2015". This initiative was to look at the different areas of needed improvements for the Roma communities in Europe from education, housing, health, discrimination etc. and intervene where needed.
Ten years later, on the 10th-11th September 2015, at the 28th International Steering Committee in Sarajevo, Bosnia and Herzegovina, the same countries that signed the initiative were marking the closure of the Roma Decade initiative. Thus, the Decade Secretariat provided an overall reflection on the initiative with areas noted as improved such as education and those like health that have had little to none improvements.
As a photojournalist, I have been covering the lives of the Roma for a long time, particularly in the Balkans from Kosovo, Bosnia Herzegovina and Bulgaria. One of the most significant reflections is that the Roma communities have hardly be made aware of the Decade Initiative and if they have, they would be too bitterly embroiled in survival and thus cynically looking at the initiative as another 'means for others to discuss and win funds on their behalf'. The problem is that unless we are to embrace the Roma population as a community that is not a separated entity then there will be no progress. Discrimination is still rife and it has not diminished in the last ten years.
Unless institutional racism is wiped out, Roma communities will not see any improvements in their lives. Thus, on reflection on the 'Decade of the Roma inclusion 2005-2015' it would be great to make use of our human resources to create inclusion from housing, health and education. Thus, starting from a non-exclusion society, where Roma are not set aside, but are integrated at all levels.





Caption:
Roma gypsies in the Roma ghetto of Kjustendil in Bulgaria.

Didascalia:
Le comunita' dei Rom nel ghetto di Kjustendil in Bulgaria.









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