Una sera
come tante andiamo al ristornate: nuvole di drago, riso cantonese e
pollo con anacardi. Angelo - un nome evocativo e molto italiano - con
i suoi piccoli occhi a mandorla si avvicina e ci chiede: “Vi
servono dei bicchieri?”. Proprio in quel periodo stavamo facendo un
trasloco e, sì, bicchieri nuovi ci potevano essere utili. “Sono
quelli dei gelati che ci avanzano”: robusti, di vetro, belli.
Chissà
se Angelo, dopo innumerevoli ore chiuso dentro al ristornate di
fronte alla chiesa di Via Casoretto, ha mai incrociato lo sguardo di
Shady, il ragazzo di origine siriana che da tanto tempo non può
entrare nel Paese di suo padre perchè lì, in passato, c'è stata la
dittatura e, ora, infuria la guerra civile. Occhi di brace, quelli di
Shady, ciglia lunghe che tradiscono dolcezza, ma espressione seria e
concentrata quando racconta la durezza del regime e la repressione
delle libertà. Forse Shady, qualche volta, attraversa Milano in
metropolitana e forse, una volta, si è seduto accanto a Sanja che di
solito corre per salire su un vagone che la porta in radio, dove
lavora, in zona Garibaldi. Sanja è serba, di Belgrado e, nel 1999,
durante i bombardamenti Nato nel quartiere della sua città, per poco
viene mancata dalle bombe: il suo nome significa “colei che sogna”
e questa giovane donna, forte e tenace, ha deciso di continuare a
sognare a Milano, dove le persone hanno modi di dire buffi e
abitudini strane, ma ti accolgono spesso con schiettezza e simpatia.
Purtroppo non è sempre così: Ahmed è stato aggredito, tempo fa,
mentre aspettava l'arrivo di un tram. In una fredda serata lui,
abituato al calore anche umano dell'Africa, si è preso addirittura
alcune coltellate in pancia, ma ad Ahmed torna il sorriso quando
ripensa al Duomo, quel tempio così silenzioso, austero e pieno di
pace, che custodisce la spiritualità di tutti.
Vorrei
invitare questi amici - e molti altri - alla pasticceria di Via
Padova dove spesso incontro Nordin: qui parliamo della sua famiglia e
della sua Algeria. Chiacchiere profonde davanti a un buon croissant,
per addolcire polemiche e ricordi.
Milano:
signora capricciosa che accoglie e respinge. Milano: madre severa che
educa e nutre. Milano: una donna imperfetta probabilmente, ma capace
di dare vita.