venerdì 1 agosto 2014

25 luglio in Tunisia


di Monica Macchi

 


Il 25 luglio è festa della repubblica ma dall’anno scorso è diventato anche la commemorazione di Mohammed Brahmi, dirigente del Fronte Popolare e deputato dell’Assemblea costituente tunisina, assassinato davanti a casa sua. La famiglia ha accusato il governo islamista di essere corresponsabile dell'omicidio e ha rifiutato le condoglianze; a sua volta il governo non ha risposto all’accusa rilasciando una dichiarazione in cui esprime tristezza e choc per un crimine vile e spregevole”. Un assassinio che segue quello di Chokri Belaid, altro leader dell'opposizione, ucciso il 6 febbraio 2013 e che Amnesty International ha denunciato come “un colpo allo stato di diritto in Tunisia in una preoccupante crescente ondata di violenza politica”.
Mbarka, la moglie e Biqis, la figlia continuano con coraggio ed estremo orgoglio a tenere alta l’attenzione sul rispetto dei diritti umani e continuano a chiedere chi siano i responsabili dell’omicidio. Ma un anno non è bastato per rispondere a questa domanda.