giovedì 2 ottobre 2014

Le raccomandazioni Ue sui diritti umani



E' già iniziata la rappresentanza semestrale dell'Italia dell'Unione europea e vogliamo ricordare le raccomandazioni che Amnesty International ha voluto fare, sollecitando un'attenzione più capillare ai temi inerenti i diritti umani, in Italia e nel resto del mondo.


Raccomandazioni alla presidenza italiana dell'Unione europea”, proprio così si chiama il testo inviato e diffuso dalla Ong in cui si chiede che tutti gli Stati membri, compresi quelli nuovi, e la Commissione che entrerà in funzione nel corso dell'anno, diano delle direttive certe per portare a compimento un'azione sicura nella tutela della libertà, della sicurezza e della giustizia, come ha sostenuto Antonio Marchesi, presidente di Amnesty Italia, durante la presentazione del testo a Roma nei mesi scorsi: “ L'Italia ha l'occasione di assicurare un nuovo avvio per i diritti umani tanto all'interno dell'Ue quanto oltre le sue frontiere. La presidenza italiana dovrà lavorare insieme ai leader dell'Ue per reagire sollecitamente alle sfide poste ai diritti umani al suo interno, alle sue frontiere e a livello globale. Collettivamente, i leader europei dovranno usare i loro nuovi mandati per rielaborare le agende, impegnarsi di nuovo rispetto a promesse su cui si è temporeggiato e assicurare che il rispetto dei diritti umani sia il fondamento di tutte le politiche e le prassi dell'Ue”.

L'agenda, secondo Amensty, deve considerare, tra le priorità, il tema dell'immigrazione e dell'asilo: “ Mentre l'Europa erige barriere più alte nel tentativo di tenere fuori migranti e rifugiati, in mare si perdono vite umane. L'Italia conosce troppo bene i pericoli insiti nel voltare le spalle alla realtà dell'immigrazione. Speriamo che, con la sua esperienza in materia, la presidenza italiana sia in grado di riuscire dove gli altri hanno fallito e di assicurare un approccio basato sulla protezione più che sulla sicurezza nella gestione dell'immigrazione, per rispettare i diritti umani e salvare vite umane” ha chiesto Gianni Ruffini, direttore generale di Amnesty International.

Nel documento viene chiesto inoltre: una legislazione anti-discriminazione per proteggere le persone da odio e violenza; una protezione maggiore per le persone di etnia rom, nel rispetto della Direttiva sull'uguaglianza razziale; un sostegno forte e concreto alla lotta contro la violenza sulle donne, comprendendo anche la lotta contro le mutilazioni genitali femminili.

Non è da dimenticare, infine, la prevenzione verso ogni atto che possa essere classificato come “tortura” di un individuo verso un altro.

Ci si augura davvero che il rispetto dei diritti umani sia alla base di ogni politica, in Italia e all'estero. Ma siamo consapevoli del fatto che il cammino sia ancora lungo.


Tavola Rotonda sull’Aiuto Umanitario

Venerdì, 10 Ottobre 2014, 09.15 – 16.30

AULA “ALDO MORO", PALAZZO FARNESINA
Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, ROMA

In occasione del semestre di Presidenza Italiana dell’Ue, questo seminario vede la partecipazione delle Ong italiane ed europee che operano nel settore umanitario e di altri attori coinvolti. L’evento vuole contribuire a compiere dei passi in avanti su alcuni specifici temi attualmente in discussione nell’Unione Europa. è una valida occasione per esaminare le connessioni esistenti fra l'UE e la realtà nazionale in merito alle politiche ed alla pratica dell’aiuto umanitario.

Programma

09.15 – 09.45
Registrazione dei partecipanti

09:45 – 10:00
Introduzione

Nino Sergi, Link 2007 e Nicolas Borsinger, Presidente VOICE

10:00 – 11.30
Crisi internazionali e aiuto umanitario europeo – Le sfide nel 2014/2015
Lapo Pistelli, Vice Ministro Affari Esteri e Cooperazione Internazionale.
Claus Sørensen, Direttore Generale DG ECHO, Commissione Europea

11.30 – 13.00
La prospettiva nazionale
vista dalle ONG – Sandro De Luca, Link 2007
La prospettiva europea
vista dalle ONG - Kathrin Schick, VOICE
Q & A
Commento di Giampaolo Cantini, Direttore Generale DGCS, Ministero Affari  Esteri e Cooperazione internazionale.

Lunch 13.00-14.00

14.00 -15.00
Prima sessione: Una più stretta collaborazione, ma con chi?

Uno sguardo alle modalità con cui gli approcci di gestione delle crisi si adattano all’aiuto umanitario, quali sono le relazioni che intercorrono e se c'è spazio per una maggiore collaborazione con gli altri attori operativi

15.15 – 16.15
Seconda Sessione: Maggiori esigenze - meno risorse?

Relatore: Ester Martinez, Save the Children
Marco Rotelli (INTERSOS), Luigi D’Angelo (Dipartimento di Protezione Civile), Dominic Crowley (Concern Worldwide), Peter Runge (Care Germania)
Dibattito
Coffee break 15.00

15.15 – 16.15
Seconda Sessione: Maggiori esigenze - meno risorse?

Uno sguardo alle sfide per reperire le risorse necessarie per l'azione umanitaria nell’attuale contesto finanziario. In assenza di finanziamenti c'è ancora spazio per i principi umanitari? Come si può dare priorità ai bisogni?

Relatore: Jean-Michel Grand (ACF)
Nada Ziwawi(GVC), Lorena D’Ayala Valva (CESVI) tbc, Celia Cranfield (VOICE), Youri Saadallah (NRC), Marek Stys (People in Need) tbc.

Dibattito

16.15– 16.30
Conclusioni e chiusura

Mario Baldi, Presidente COHAFA e Nicolas Borsinger, Presidente VOICE