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Le
fonti utilizzate per redigere il testo sono state: i quotidiani
nazionali e locali, cartacei e on-line, agenzie di stampa e social
media che hanno rilevato 428 casi complessivi (più di uno al
giorno): il 56,3% sono stati classificati come casi gravi di
incitamento all'odio e il restante 43,7% come discorsi stereotipati,
ovvero dichiarazioni che confermano un'immagine negativa e
penalizzante per le due minoranze.
Purtroppo
emerge, dal rapporto, che nella maggior parte dei casi i discorsi
penalizzanti sono pronunciati da esponenti politici: il 70%
appartenenti all'area di destra o di centro – destra, con un buon
28% attribuibile alla Lega Nord.
Il
monitoraggio ha riguardato tutta Italia ed è emerso anche che le
città in cui si registrano i casi più numerosi di uso di un
linguaggio poco obiettivo e corretto sono: Roma, con il 21%, Milano
con il 15%, a seguire Genova, Torino, Vicenza, Lucca.
I
responsabili dell'Associazione
21 luglio,
che ha curato il rapporto, commentano così: “ I dati del rapporto
confermano come l'antiziganismo sia una piaga altamente diffusa nel
nostro Paese, che è urgente contrastare attraverso un'azione di
denuncia e intervento nei confronti di chi si rende
irresponsabilmente promotore di discorsi d'odio, in particolar modo
se investito di una carica pubblica e/o elettiva, nei confronti di
una minoranza vulnerabile cui viene costantemente privata la
possibilità di replicare...La pericolosità di tali discorsi è
insita soprattutto nel fatto che essa rende maggiormente accettabili
se non addirittura condivisibili,da parte dell'opinione pubblica,
posizioni etreme e apertamente razziste e risulta, quindi, un terreno
fertile per un'eventuale ulteriore escalation di odio nei confronti
di rom e sinti”.
In
seguito ai dati emersi, il settore legale dell'associazione ha
intrapreso 88 azioni correttive, con 53 segnalazioni all'UNAR
(Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali), 6 segnalazioni
all'Ordine dei Giornalisti e 2 all'Osservatorio per la sicurezza
contro gli atti discriminatori delle forze dell'Ordine.