domenica 10 maggio 2015

Alle madri di ieri e di oggi



Non vogliamo cavalcare la retorica della “Festa della mamma”, ma vogliamo solo rendere omaggio a tutte le madri che hanno perso i figli. Le cause, purtroppo, possono essere tante: malattie, incidenti, errori...In particolare dedichiamo la poesia di Erri De Luca (ne “In nome della madre” edito da Feltrinelli) a tutte le donne che hanno i figli dispersi e che non sanno più nulla di loro. I desaperacidos delle dittature sudamericane, quelli del Messico di oggi e quelli nel Mediterraneo di sempre, alle studentesse rapite in Nigeria, a tutti quelli nelle prigioni perché dissidenti...e va il nostro pensiero.




Canto di Mirìam/Maria


Di chi è questo figlio perfetto,

chiederanno frugandolo in viso,

di chi è questo seme sospetto,

la paternità del suo sorriso?



E' Solamente mio, è Solamente mio,

di nessun'altra carne, è Solamente mio.

E' Solamente mio, è Solamente mio,

finchè dura la notte è Solamente mio.



Chi è questo figlio cometa?

Chi è questo mio clandestino?

Spillato di fonte segreta,

venuto al travaso del vino?



E' Solamente mio, è Solamente mio,

il suo nome stanotte è Solamente mio.

E' Solamente mio, è Solamente mio.

Domani avrà altro nome, adesso è Solamente mio.