Un
bambino non sorride, non parla, non cerca di socializzare: sono
segnali importanti da prendere subito in considerazione. Spesso non
si tratta di malattie neurologiche, ma sintomi di maltrattamento. E
il maltrattamento non passa solo sul corpo, ma anche sulla psiche e
nell'anima.
Il
Garante per l'Infanzia e l'Adolescenza, Vincenzo spadafora, ha deciso
di realizzare un'indagine, in tutta Italia, per capire dove, come e
in che misura le bambine e i bambini vengano maltrattati.
La
ricerca è stata curata da “Terres des hommes” e “Cismai” e
risultano censiti 91 mila minori.
Purtroppo
i dati dicono che gli abusi avvengono più frequentemente al Sud e
che le vittime più numerose sono le femmine e gli stranieri.
Ma cosa
si intende per maltrattamento?
Il termine si riferisce, ovviamente, alle percosse (e nella ricerca
si parla - oltre che di schiaffi e pugni - anche di frustate), ma a
seguire - e non meno grave - la violenza psicologica. Nel rapporto
dell'Authority si leggono altre due forme inquietanti di violenza: la
trascuratezza materiale e affettiva e la patologia delle cure. Il
primo caso, come ha sostenuto Spadafora: “ E' una forma non
evidente di maltrattamento, abusi che non si vedono, ma se ripetuti
nel tempo possono creare danni gravissimi” e riguarda quei bambini
che non sono amati, tanto trascurati e spesso malnutriti; il secondo
caso riguarda quell'atteggiamento secondo il quale gli adulti o
trascurano, sottovalutandola, la malattia del minore oppure
somministrano a quest'ultimo troppe medicine.
Infine,
balza agli occhi il dato che riguarda gli abusi sessuali: sui 91 mila
bambini registrati nell'indagine, 3.800 li hanno subìti.
La cura
dei più piccoli e degli indifesi dà sempre la misura della civilità
di un popolo; continuiamo a monitorare, insieme, l'entità del
fenomeno dei maltrattamenti e, quando è possibile, cerchiamo di
intervenire. Lo chiediamo a tutti e, in particolare, a chi ha a che
fare ogni giorno con i bambini e con i ragazzi, italiani e stranieri:
genitori, nonni, parenti, insegnanti, allenatori. Ma, ripetiamo,
tutti dobbiamo dare il nsotro contributo per proteggere le future
generazioni.
Per
ulteriori informazioni sull'”Indagine nazionale del maltrattamento
dei bambini e degli adolescenti in Italia: