VENERDI
5 GIUGNO 2015
Ore
11:30
STAMPA
ESTERA – Sala della Biblioteca
Via
dell'Umiltà, 83/C - 00187 Roma
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Il
Mediterraneo è ormai una fossa comune, dove ogni giorno, si consuma
un ennesimo naufragio.
A
seguito della morte di oltre 1770 persone nel corso del 2015,
e della morte di 3.279 persone nel 2014, della sospensione
dell’operazione Mare Nostrum e delle decisioni dell’Unione
Europea che sacrificano le esigenze di soccorso dei migranti in mare
alle politiche di militarizzazione finalizzate a respingere migranti
e potenziali richiedenti asilo, in attesa del vaglio del Consiglio di
Sicurezza delle Nazione Unite di un probabile intervento militare in
Libia, a fronte di un aumento dei flussi di profughi determinato
dalle numerose guerre in corso in Africa ed in Asia e del rischio di
un ulteriore aumento del numero di morti nel Mediterraneo, il
Comitato “Verità e Giustizia per i Nuovi Desaparecidos” comunica
di avere avviato le procedure formali per richiedere l’intervento
del Tribunale Permanente dei Popoli perché
si accerti l’esistenza di crimini commessi negli ultimi venti anni
nei confronti dei migranti nel Mediterraneo e nel percorso dei
cittadini dell’Africa e dell’Asia verso l’Europa, affinché
vengano identificate e accertate le violazioni dei diritti dei
migranti, in primo luogo del diritto alla vita; perché si giunga
all’individuazione dei
responsabili della commissione dei crimini di lesa umanità e della
violazione dei diritti fondamentali dell’uomo e
perché siano valutati gli obblighi giuridici che hanno le
istituzioni europee e internazionali verso le persone che cercano
rifugio e che fuggono da guerra, persecuzioni e miseria.
Il
Tribunale Permanente dei Popoli (TPP) è
un tribunale di opinione la cui opera è rivolta a identificare e
rendere pubblici i casi di sistematica violazione dei diritti umani
fondamentali,
in particolar modo riguardo tutti quei casi in cui la legislazione
nazionale e internazionale non riescano a tutelare con efficacia il
diritto dei popoli. L’azione del TPP si basa sui principi espressi
dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dei Popoli e dai
principali strumenti internazionali di protezione dei diritti umani,
ed è volta all’esame della realtà e allo studio del complesso di
cause storiche, politiche ed economiche che portano alla loro
violazione, al fine di emettere delle “sentenze” che ne
individuino i responsabili. A
oggi il TPP ha realizzato 40 Sessioni per denunciare casi di
genocidio e crimini contro l’umanità.
Tra queste è opportuno segnalare la Sessione sul Diritto d’asilo
in Europa (Berlino, 1994) e quella recente sul Messico (2011-2014),
che ha dedicato un capitolo importante alla violazione dei diritti
umani dei migranti.
Hedwig
Zeedijk, Corrispondente Radio Televisione Belga
Enrico
Calamai, Portavoce del Comitato “Verità e Giustizia per i Nuovi
Desaparecidos”
Arturo
Salerni, Presidente “Verità e Giustizia per i Nuovi Desaparecidos”
Lita
Boitano, Madre di Plaza de Mayo, Presidente di Familiares di
desaparecidos e detenuti per ragioni politiche
Meherzia
Chargui, Madre di un tunisino disperso
Ufficio
stampa:
Carolina
Zincone 3338710675 - Flore Murard-Yovanovitch 3485268700
Email:
nuovidesaparecidos@gmail.com
Pagina
Facebook:
https://www.facebook.com/pages/Giustizia-per-i-nuovi-desaparecidos-del-Mediterraneo/1504348396502471?fref=ts
"Il Comitato
“Verità e Giustizia per i Nuovi Desaparecidos”
è una realtà associativa costituita nel 2014 che si propone di
porre al più presto fine alle stragi di migranti e richiedenti
asilo nel Mar Mediterraneo e nei Paesi di transito verso gli Stati
dell’Unione Europea. Ne fanno parte familiari delle vittime,
giuristi, giornalisti ed esponenti della società civile. Insieme
all’obiettivo primario di cui sopra il Comitato si propone di
ottenere il riconoscimento dell’identità delle vittime e di
ricercare la verità sulla loro scomparsa anche attraverso
l’istituzione di un Tribunale Internazionale di opinione, nonché
chiedere l’individuazione e la condanna dei responsabili ed il
risarcimento nei confronti dei familiari delle vittime nelle sedi
giurisdizionali nazionali, comunitarie, europee e internazionali.
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