venerdì 29 maggio 2015

Le immagini che raccontano i fatti salienti dell' ultimo anno




Come ogni anno torna la mostra del World Press Photo, in contemporanea a Roma e a Milano.

Più di 5000 fotografi, provenienti da 131 Paesi, hanno partecipato al prestigioso concorso che si dipana in otto categorie: ritratti, natura, sport, attualità, vita quotidiana, lavoro, notizie spot e generali.

L'attualità sempre in primo piano come dimostra la fotografia di Massimo Sestini (vincitore del secondo premio della categoria “News”) che ritrae un salvataggio di migranti stipati su un barcone nel Mediterraneo. Entriamo, poi, nella vita misera e nella cucina di un'abitazione sventrata in Ucraina; mentre la svedese Asia Sjostrom, con una sola immagine, ci racconta la storia di Igor e Arthur, due fratellini gemelli che fanno parte dei tanti “orfani bianchi”, in Moldavia, bambini che cercando di sopravvivere senza i genitori, forse emigrati in cerca di un lavoro.

Le persone, i colori, le luci colpiscono il cuore ed emozionano mentre guardiamo, sconcertati, i tragici effetti della diffusione dell'ebola in Africa, o le divise delle giovani studentesse rapite in Nigeria da Boko Haram.

In pochi casi lo spettatore può tirare un sospiro di sollievo, osservando le immagini di una Natura potente e straordinaria, ma la realtà – spesso creata e voluta dagli Uomini – è sempre lì a ricordarci la nostra finitezza e i nostri errori.

La fotografia vincitrice dell'edizione 2015 del World Press Photo pone al centro della riflessione l'omofobia in Russia (e non solo): l'autore danese, Mads Nissen, usando in maniera delicata e sapiente la penombra, accarezza due giovani uomini, Jon e Alex, in un momento di intimità, a San Pietroburgo. Questa immagini fa parte di un progetto più ampio di Nissen, scattato per Scanpix, un progetto importante perchè, in Russia come in molte altre aree del mondo, le minoranze sessuali affrontano una profonda discriminazione sociale e legale, molestie e perfino violenti attacchi di fanatici religiosi o nazionalisti. Il presidente della giuria del Premio (in questo caso si parla della categoaria “Vita contemporanea) e direttore della fotografia del New York Times ha dichiarato: “E' un momento storico per la fotografia...l'immagine vincitrice deve avere un'estetica, essere di impatto e avere il potenziale per diventare un'icona. Questa foto è esteticamente potente e possiede umanità”...quell'umanità che dobbiamo rimettere al centro dei nostri comportamenti e delle nostre scelte.



World Press Photo

a Milano

Galleria Sozzani

Corso Como, 10