Venerdì
scorso è stata inaugurata a Milano la Casa dei diritti, in Via De
Amicis 10, uno spazio annunciato dal palco del Pride lo scorso giugno
e che secondo le parole di Pierfrancesco Majorino, assessore alle
politiche sociali, “rappresenta
il racconto di quello che stiamo facendo e che vogliamo continuare a
fare per la promozione della persona”.
Questo
luogo di proprietà del Comune segna il patto tra l’amministrazione,
l’associazionismo ed il terzo settore con lo scopo esplicito di
declinare la parola diritto in varie accezioni e sarà la sede
permanente di alcuni servizi: dai centri anti-violenza al testamento
biologico, dalla task force contro la discriminazione
sull’orientamento sessuale alle attivita’ di 2G, dalle esperienze
legate al forum città-mondo (in attesa dell’apertura del museo
delle culture) ai percorsi laboratoriali per le scuole milanesi sui
diritti umani nel mondo con Survival.
In
particolar modo poi, l’intervento del sindaco Pisapia ha
sottolineato il fatto che sia l’istituzione ad aprire una casa dei
diritti ma che poi la gestirà insieme ai cittadini con due effetti:
parlare al Paese, in particolare a Roma per combattere tutte le
discriminazioni e parlare al mondo intero, tramite la vetrina di
Expo2015 come dimostra l’esempio della Cascina Triulza, struttura
che si occupa del tema della fame nel mondo e che nel post-Expo
diventerà la Casa delle ong. Il sindaco ha, infatti, illustrato il
progetto della Casa dei diritti con queste parole: “Un luogo che
riafferma Milano come capitale dei diritti e dell’innovazione
sociale. Un luogo da cui far partire anche un’azione di stimolo al
Governo e al Parlamento su temi ormai centrali per riallineare il
diritto e la politica alla realtà sociale. Mi riferisco alla lotta
contro la discriminazione sessuale, al contrasto all’omofobia, alla
tutela della donna, tutti temi che non devono più aspettare di
diventare emergenze sociali, ma devono far parte dell’agenda
ordinaria della politica”.
Nella
seconda metà di gennaio si terrà un Forum in cui verrà spiegato
alle associazioni come partecipare a questo progetto. E noi
attendiamo fiduciosi che venga spiegato a tutte le associazioni che
operano a Milano come si può farne parte e qual'è l'iter per
proporre le iniziative.
A
cura della nostra redazione