domenica 5 aprile 2015

Nigeria, vittoria del generale islamista Buhari: "Ora guarire le ferite del Paese" (da Rainews24)


Se Buhari ha vinto, anche Jonathan merita un riconoscimento: quelle del 2015 sono le prime elezioni nigeriane in cui il presidente uscente accetta pacificamente di fare il passaggio di consegne. All'islamista Buhari spetta ora il compito di battere, come promesso in campagna elettorale, il Boko Haram e di raddrizzare un Paese corroso dalla corruzione.





Goodluck Jonathan è il primo presidente nigeriano ad accettare la sconfitta e consentire un passaggio di consegne pacifico. "Il presidente Jonathan e' stato un rivale di valore e tendo a lui la mano in amicizia" ha detto il vincitore, il generale Muhammadu Buhari prima di dipingere il suo discorso con metafore per il futuro del Paese: la Nigeria, ha detto, "deve guarire le sue ferite". Buhari presidente con il 53,9% La Commissione Elettorale della Nigeria ha ufficializzato il voto: 53,9% per l'islamista Buhari, 72 anni, che si è conquistato 2,57 milioni di voti in più rispetto a Goodluck Jonathan, debolissimo per il lungo periodo al potere e gli scarsi risultati nella lotta al Boko Haram, che si è fermato al 44,9%. Agli altri 12 candidati una manciata di voti. Il significato della vittoria di Buhari Le elezioni più complesse - e anche questa volta bagnate del sangue degli elettori - sono state quelle dello scorso weekend, per la Nigeria, a 16 anni dalla fine della stagione dei colpi di Stato. Buhari - generale, islamista, che per un periodo con la dittatura ha collaborato - ha contatto su un fronte di opposizione a Jonathan per la prima volta compatto, sulla speranza che la sua appartenenza religiosa, la sua influenza nelle regioni a maggioranza araba e la formazione militare gli permettano di contrastare il Boko Haram meglio di quanto non abbia fatto il suo predecessore cristiano. Se nel 2011 (elezioni dalle quali è uscito sconfitto) la sua sembrava una candidatura islamista, non credibile proprio perchè potenzialmente sostenitore del Boko Haram, ora gli equilbiri nigeriani sono cambiati e sembra essere l'uomo forte in grado di estirparne la malapianta. Ora deve mantenere le altre promesse elettorali: la lotta alla corruzione e alla disoccupazione, crescita economica, un grande repulisti della macchina statale.