Jackson,
10 anni, keniota; Samuel, 11 anni, indiano; Carlos, anche lui
undicenne, argentino; Zahira, 12 anni, unica femmina, marocchina.
Questi sono i protagonisti del documentario, da pochissimo nelle sale
italiane, intitolato Vado a
scuola, del regista (e
viaggiatore) francese Pascal Plisson che segue i quattro bambini nel
loro viaggio lungo, difficile e pericoloso, verso la mèta agognata:
la scuola, appunto.
Tutte le
mattine, Jackson e la sorella attraversano la savana, camminando per
15 km e con il rischio di incontrare elefanti o altri animali feroci;
Carlos deve, invece, attraversare l'altopiano della Patagonia in
sella al suo cavallo per un'ora e mezza; Zahira scende dai monti
dell'Atlante del Marocco, a piedi. Il suo percorso è talmente
faticoso che, insieme a due amiche, è costretta a fermarsi in
collegio per qualche giorno per poi riprendere il cammino tra valli e
sentieri. E poi c'è Samuel, costretto su una sedia a rotelle a causa
della poliomelite, che viene trasportato dai due fratelli su strade
accidentate.
Sono
veri e propri pellegrinaggi, questi viaggi affrontati, con tenacia e
coraggio, dai ragazzini che hanno ben chiaro il significato e
l'importanza dello studio. Questi bambini sono supportati dalle loro
famiglie che, nonostante la povertà e la difficoltà del vivere
quotidiano, condividono il loro desiderio di apprendimento e di
conoscenza.
Dal
punto di vista tecnico il film suscita qualche perplessità: le
inquadrature eccessivamente curate nella fotografia e una regia
impeccabile tolgono naturalezza al girato; i bambini, qualche volta,
sembrano recitare una parte già scritta; la colonna sonora che
accompagna le immagini rende il lavoro espressamente didascalico.
Ma
resta, comunque, un documentario utile per ricordare, a tutti noi,
quanto la possibilità di studiare sia un regalo e un'opportunità,
come viene ricordato nell'incipit del racconto filmico: “
Dimentichiamo troppo spesso che andare a scuola è una fortuna. In
alcune parti del mondo arrivare a scuola è un'impresa e accedere
all'istruzione una conquista. Ogni mattina, a volte a rischio della
loro stessa vita, eroici bambini si incamminano verso la
conoscenza...”.
Per
Jackson, Carlos, Samuel e Zahira andare a scuola è un'avventura, una
difficoltà, ma anche una grande gioia: e tutto questo vuol dire
vivere e costruire il proprio futuro.