(Foto Ansa) |
Un
perchereccio non cabinato di otto metri trasportava più di 200
persone. Una cosiddetta “carretta del mare” che si è arenata a
pochi metri dalla riva, con mare agitato: 13 migranti hanno perso la
vita, alcuni sono feriti, altri sono riusciti a salvarsi.
E'
successo nei giorni scorsi a Sanpieri, località balneare di Scicli,
in provincia di Ragusa.
Alcuni
turisti, che hanno subito dato l'allarme, hanno visto la scena del
barcone arenato e di alcuni migranti che si buttavano in acqua,
cercando di raggiungere la terraferma. Le forze dell'ordine
intervenute (carabinieri, polizia, guardia di finanza, 118) hanno
recuperato i corpi delle vittime, tutti uomini adulti, ma i
sommozzatori cercano altri dispersi. Tra i superstiti, circa venti
bambini e giovani donne, tra cui una incinta, che sono stati portati
nel centro di Pozzallo.
La
dinamica dell'accaduto, purtroppo, riporta alla mente altre sciagure
recenti: lo sbarco di Catania del 10 agosto scorso in cui morirono
altri sei migranti, così come, nella stessa area di Scicli, nel
2005, persero la vita in venticinque. Il dramma dell'immigrazione,
dunque, continua.
Ma la
tragedia non finisce qui. Durante l'ultimo naufragio del 30
settembre, uno dei migranti che - una volta raggiunta terra stava
tentando di fuggire nelle campagne - è stato travolto da un'auto
pirata sulla strada provinciale Ragusana 43 ed ora è ricoverato in
rianimazione all'ospedale “Maggiore” di Modica con trauma
cerebrale ed emoraggia interna.
Uno dei
bagnini che si trovavano sulla spiaggia di Sanpieri ha dichiarato che
alcuni “scafisti” hanno preso a cinghiate i migranti per
costringerli a buttarsi in mare e altri hanno picchiato i
soccorritori. I sette “scafisti” siriani sono stati arrestati con
l'accusa di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, ma con la
possibilità di essere condannati anche per altri reati.
Il
sindaco di Modica, Ignazio Abbate, ha affermato: “ Continua lo
stillicidio della tratta degli schiavi e in tutto ciò il governo
nazionale sembra totalmente disinteressarsi della questione. Lo Stato
ci lascia soli”. E il sindaco di Scicli, Franco Susino, ha
aggiunto: “ E' una tragedia, l'umanità è veramente cattiva...Le
vittime erano tutte giovani, ma non ci sono donne o bambini. Ora i
corpi saranno portati nel centro di Pozzallo. Una volta terminati i
rilievi organizzeremo i funerali, sono persone come noi e hanno il
nostro stesso sangue”.