mercoledì 2 ottobre 2013

L'inesauribile dramma dei migranti



(Foto Ansa)

Un perchereccio non cabinato di otto metri trasportava più di 200 persone. Una cosiddetta “carretta del mare” che si è arenata a pochi metri dalla riva, con mare agitato: 13 migranti hanno perso la vita, alcuni sono feriti, altri sono riusciti a salvarsi.
E' successo nei giorni scorsi a Sanpieri, località balneare di Scicli, in provincia di Ragusa.
Alcuni turisti, che hanno subito dato l'allarme, hanno visto la scena del barcone arenato e di alcuni migranti che si buttavano in acqua, cercando di raggiungere la terraferma. Le forze dell'ordine intervenute (carabinieri, polizia, guardia di finanza, 118) hanno recuperato i corpi delle vittime, tutti uomini adulti, ma i sommozzatori cercano altri dispersi. Tra i superstiti, circa venti bambini e giovani donne, tra cui una incinta, che sono stati portati nel centro di Pozzallo.
La dinamica dell'accaduto, purtroppo, riporta alla mente altre sciagure recenti: lo sbarco di Catania del 10 agosto scorso in cui morirono altri sei migranti, così come, nella stessa area di Scicli, nel 2005, persero la vita in venticinque. Il dramma dell'immigrazione, dunque, continua.
Ma la tragedia non finisce qui. Durante l'ultimo naufragio del 30 settembre, uno dei migranti che - una volta raggiunta terra stava tentando di fuggire nelle campagne - è stato travolto da un'auto pirata sulla strada provinciale Ragusana 43 ed ora è ricoverato in rianimazione all'ospedale “Maggiore” di Modica con trauma cerebrale ed emoraggia interna.
Uno dei bagnini che si trovavano sulla spiaggia di Sanpieri ha dichiarato che alcuni “scafisti” hanno preso a cinghiate i migranti per costringerli a buttarsi in mare e altri hanno picchiato i soccorritori. I sette “scafisti” siriani sono stati arrestati con l'accusa di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, ma con la possibilità di essere condannati anche per altri reati.
Il sindaco di Modica, Ignazio Abbate, ha affermato: “ Continua lo stillicidio della tratta degli schiavi e in tutto ciò il governo nazionale sembra totalmente disinteressarsi della questione. Lo Stato ci lascia soli”. E il sindaco di Scicli, Franco Susino, ha aggiunto: “ E' una tragedia, l'umanità è veramente cattiva...Le vittime erano tutte giovani, ma non ci sono donne o bambini. Ora i corpi saranno portati nel centro di Pozzallo. Una volta terminati i rilievi organizzeremo i funerali, sono persone come noi e hanno il nostro stesso sangue”.