Con 182
sì, 16 no e 7 astenuti è passata in Senato, nei giorni scorsi, la
norma che abroga il reato di immigrazione clandestina, ma si mantiene
il “rilievo penale delle condotte di violazione dei provvedimenti
amministrativi adottati in materia”. Il reato, quindi, da una lato
viene abolito e, dall'altro, viene trasformato in illecito
amministrativo.
Il
sottosegretario alla Giustizia, Cosimo Maria Ferri, ha spiegato: “Chi
per la prima volta entra clandestinamente nel nostro Paese non verrà
sottoposto a procedimento penale, ma verrà espulso. Ma, se
rientrasse, a quel punto commetterebbe reato” e ha precisato che:
“Lo Stato deve regolare i flussi migratori in modo compatibile con
le concrete possibilità di accogliere i migranti e questo non solo
per ragioni di ordine pubblico, ma anche per motivi umanitari. A
persone che cercano di sfuggire da situazioni di estrema indigenza e
spesso disumane dobbiamo garantire un'ospitalità dignitosa. Occorre,
invece, continuare a punire con severità chi sfrutta e favorisce
questi fenomeni migratori incontrollati che possono causare tragedie
come quelle di Lampedusa”; infine, dal punto di vista tecnico,
Ferri ha aggiunto: “ La sanzione penale appare sproporzionata e
ingiustificata e quella pecuniaria è di fatto ineseguibile
considerato che i migranti sono privi di qualsiasi bene. Oltretutto
il numero delle persone che potrebbero essere potenzialmente
incriminate sarebbe tale da intasare completamente la macchina della
giustizia penale, soprattutto nei luoghi di sbarco”.
L'Onorevole
Khalid Chaouki, esponente dei Nuovi Italiani del Partito Democratico,
ha così commentato il voto della Commissione Giustizia: “Con il
voto al Senato inizia un percorso che, in tempi brevi, dovrà
cancellare questo odioso reato che criminalizza i sopravvissuti alla
drammatica tragedia di Lampedusa e porre le basi per una nuova legge
sull'immigrazione”.
L'emendamento
è stato presentato dal Movimento 5 Stelle che ha precisato:
“Rimangono in piedi tutti i procedimenti per l'espulsione e tutte
le altre fattispecie di reato collegati, compresi dalla Bossi-Fini.
Alla prova dei fatti il 'reato di clandestinità' non ha risolto
nulla aggravando solo i costi per la Giustizia con meno sicurezza per
le strade, senza combattere il fenomeno e lo sfruttamento legato a
quest'ultimo, addirittura aggravandolo...Con questo procedimento il
clandestino rimane clandestino, ma sarà più facile procedere con le
espulsioni. Con questo emendamento le espulsioni dei cittadini
irregolari potranno procedere per via civile, senza inghippi, senza
inutili spese burocratiche (che gravano sulle tasche dei cittadini
italiani), chi troverà persone in mezzo al mare potrà salvarle
senza incorrere in nessun tipo di reato. Non lasceremo più morire
nessuno in maniera inumana, ci sarà più sicurezza, più legalità,
più umanità”.
La Lega
Nord ha risposto a queste parole e a questo voto promettendo
battaglia:
“L'abolizione
del reato di clandestinità è una vergogna”, ha affermato Massimo
Bitonci, chiedendo che il Ministro Alfano e tutto il Pdl “siano
coerenti con quanto fatto e detto fino ad oggi” e che sia posto
rimedio a “questo grave errore”.