giovedì 26 novembre 2015

Michele Karaboue commenta i fatti di Parigi e in altri Paesi del mondo



L'Associazione per i Diritti umani ha raccolto, per voi,anche il commento del Prof. Karaboue, docente presso la Seconda Università di Napoli e lo ringrazia molto per la sua disponibilità.

 

Gli attentati di Parigi sono atti molto tristi, che lasciano sgomento, ma che non possono essere ricondotti ad una volontà religiosa, nel senso che è opportuno distinguere l'atto di terrorismo dalla religione islamica. E' oggettivamente complesso comprendere questa dinamiche che hvanno condannate ed è compito nostro cercare di spiegare e di analizzare i fatti per quello che sono: qui parliamo di un atto criminale che ha coinvolto un Paese amico come la Francia ed è un atto da condannare con forza.



C'è un fenomeno mediatico di manipolazione e di interessi specifici. Ci siamo accorti della questione francese, ma da sempre tanti Paesi (Kenya, Congo, Siria, Yemen ad esempio) hanno subìto le stesse manifestazioni anche con un numero di vittime superiori, però non hanno la stessa visibilità mediatica in quanto la situazione di questi Paesi viene vista con minore attenzione e con minore sensibilità. La stessa attenzione data legittimamente ai francesi deve essere concessa anche alle altre stragi che il mondo piange perchè è attraverso questa sensibilizzazione globale che si potrebbe scuotere le coscienze e far comprendere a tutti quanto sia universale la drammaticità dei fatti che stanno accadendo.


L'Isis si sconfigge con la presa di consapevolezza dal punto di vista culturale: si parla di Stato islamico che, invece, non esiste ma esiste una realtà - radicata in alcuni territori - che punta a costituire una territorialità politicamente riconosciuta. L'Isis, quindi, va combattuta con un sussulto culturale, isolando e condannando fortemente - a partire dai musulmani - queste attività che nulla hanno a che fare con l'azione religiosa. Non sentendosi legittimata e senza propaganda, l'Isis potrà definire le proprie azioni all'interno di una circoscritta attività che potrebbe anche risolversi nel nulla.