martedì 3 novembre 2015

America latina: i diritti negati



LA 72”



di Mayra Landaverde


Situato nel comune di Tenosique, Tabasco, "Il rifugio 72 casa per gli immigrati" dà loro uno spazio che ospita temporaneamente le difficoltà della strada. Qui ci si aspetta il treno “La Bestia” si riposa, si mangia. Si tengono anche delle visite mediche per chi ne abbia bisogno. Qui è un rifugio anche per nascondersi dalla criminalità organizzata.


Ma questo luogo, che dovrebbe essere di passaggio, per molti alla fine diventa una sorta di limbo dove si aspetta: si aspetta il denaro inviato dalle famiglie, si aspetta di trovare un lavoro, si aspetta di guadagnare forze. La vita in "La 72" prende per questa parte di migranti un'atmosfera di una calma domesticità in cui è difficile andarsene, dinamiche in cui questi uomini (la maggior parte degli ospiti sono maschi) ormai si erano abituati. Un vero rifugio dove fanno amicizia, dove mangiano insieme agli altri, dove ognuno si racconta. Ma alla fine tutti partono sempre con la speranza di riuscire ad arrivare dall’altra parte della frontiera e compiere il sogno americano.

* Questa serie di scatti fotografici di OLIVIA VIVANCO ha vinto il terzo posto nel XXXII Concorso di fotografia antropologica “Migrazioni” della Scuola Nazionale di Antropologia e Storia, l’INAH e il Ministero per la cultura e le arti.




 
 
 
 
 




Olivia Vivanco è nata a Città del Messico. Ha un diplomato alla Scuola Nazionale di Arti Plastiche e fotografia dell’UNAM e un Seminario di fotografia contemporanea 2007 svolto nel Centro de la imagen.


Ha esposto il suo lavoro in luoghi come il Museo dell'Università del Chopo, CNDH, ENAH, Centro de la imagen, Festival internazionale della della fotografia latina nel 2006 e nel 2007 a Parigi e nella Sala della fotografia documentaria per i diritti umani, l'infanzia e la gioventù in Colombia. Ha pubblicato in riviste Mexicanisimo, Picnic Bizco Magazine, Spleen Journal, Registro e Voces de Altaïr. Insegna presso l'Università del Claustro di Sor Juana. Ha ottenuto una borsa di studio nel 2010 per promuovere progetti culturali.