Due atroci attentati hanno colpito ancora la Nigeria. La mano armata è quella della cellula terroristica di Boko Haram probabilmente in risposta all'attenzione internazionale sul rapimento delle centinaia di studentesse nella zona a Nord-Est del Paese. Almeno 118 le vittime delle due autobombe esplose nello Stato di Jos, Stato centrale della Nigeria. Ma non è detto che il computo dei corpi sia terminato.
Intanto
prosegue la mobilitazione mondiale per la liberazione delle ragazze:
l'Amministrazione comunale della città di Milano ha esposto uno
striscione sulla facciata di Palazzo Marino e, ieri 21 maggio 2014,
dalle 12.30 alle 13.30 si è tenuto un momento di riflessione e di
preghiera presso il Tempio Civico; un momento voluto anche dal Forum
delle religioni di Milano in cui si è rivolto un pensiero anche ai
lavoratori della miniera di Soma, in Turchia, e alla giovane mamma
sudanese in prigione perchè cristiana.
Elisabetta
strada, la prima firmataria presso il Comune di Milano ha affermato:
“ Milano si aggiunge al coro di voci che, in tutto il mondo, stanno
chiedendo la liberazione delle ragazze nigeriane, rapite perché
volevano studiare. Con l’adesione a #bringbackourgirls chiediamo
fermamente anche che la comunità internazionale si impegni per
mettere fine a queste violenze e che il Ministero degli Esteri
intervenga con il Governo della Nigeria affinché venga posta fine a
questa terribile tragedia che coinvolge tante ragazze e giovani
donne". E noi invitiamo tutti i nostri lettori ad aderire alla
campagna #bringbackourgirls.