martedì 20 maggio 2014

Yvonnes: storia di emarginazione e di umanità



Yvonnes è il titolo di una serie costruita intorno a persone e luoghi reali, un racconto immaginato che attinge però dal loro vissuto. Vincenzo, appena uscito dal carcere, cerca sua figlia. Questa ricerca gli farà conoscere diverse realtà non profit, dove incontrerà storie di difficoltà, ma anche di determinazione e allegria. La regia di Yvonnes è di Tommaso Perfetti.



Abbiamo rivolto alcune domande a Giulia la Marca che ha preso parte al progetto e che ringraziamo molto per avercelo segnalato.






Quando nasce e come si sviluppa questo progetto?


Il progetto nasce da un'idea di EneceFilm, un gruppo di filmaker, per partecipare al concorso “Are You Series?” Indetto da Milano Film Festival. La storia si sviluppa e prende il via grazie all'incontro con Vincenzo Vito Iorio, ex detenuto e attore, che ha deciso di partecipare al progetto e di condividere con noi la sua esperienza di vita e la sua storia.

Tutto questo è stato possibile grazie al lavoro di Camilla Finazzi, operatrice di A&I onlus, cooperativa che si occupa del reinserimento sociale di adulti in dismissione dagli istituti di pena.


La sceneggiatura lascia spazio all'intuizione degli spettatori: non è tutto detto, tutto spiegato...


Si tratta di una puntata pilota. Il progetto prevede la realizzazione di una serie di 10 puntate in cui viene approfondita e svelata piano piano la vita di Vincenzo, le sue difficoltà quotidiane nel confronto con la vita fuori dal carcere, e il suo incontro, dapprima casuale, con diverse realtà che si occupano di cooperazione ed emarginazione. Sarà poi un colpo di scena a essere decisivo…


Una ricerca, un'aspettativa, un tempo sospeso: quali i temi principali che avete voluto affrontare con questo lavoro?


Il bando di concorso ruota intorno al mondo del no-profit. Noi, attraverso i meccanismi del racconto di detection, abbiamo cercato di costruire una narrazione che mostrasse questa realtà sia dalla parte degli operatori che da quella dell’utenza. Da un lato, quindi, l’impegno e la dedizione, dall’altro la storia di Vincenzo e della sua volontà di rimettersi in gioco.



Un uomo solo che deve affrontare una realtà per lui nuova e sconosciuta e Yvonnes: la ragazza è un ricordo, un ideale (il protagonista dice che gli assomiglia molto...)?


Yvonnes è la figlia di Vincenzo, con cui lui ha perso i contatti una volta entrato in carcere. L'esperienza carceraria spesso mette alla prova anche i rapporti familiari dei detenuti. La ricerca della figlia diventa inoltre un espediente narrativo per la sceneggiatura della serie, un filo rosso che intreccia le storie di diversi personaggi che Vincenzo incontrerà e che pian piano gli sveleranno un mondo ricco di diversità, di difficoltà ed emarginazione, ma anche di gioia e umanità.