L'Istituto
della protezione internazionale è stato introdotto in Italia con
decreto legislativo 251 del 19 novembre 2007. Lo status di rifugiato
viene riconosciuto dalla Convenzione di Ginevra (8 luglio 1951) in
cui si legge che il rifugiato è colui che: “ temendo a ragione di
essere perseguitato per motivi di razza, religione, nazionalità,
appartenenza a un determinato gruppo sociale o per le sue opinioni
politiche, si trova fuori dal Paese di cui è cittadino e non può o
non vuole, a causa di questo timore, avvalersi della protezione di
questo Paese; oppure che, non avendo cittadinanza e trovandosi fuori
dal Paese in cui aveva residenza abituale a seguito di tale
avvenimenti, non può o non vuole tornarvi per il timore di cui
sopra”.
Dal mese
scorso è on-line una nuova area del portale Integrazione Migranti
proprio dedicata alla protezione internazionale in cui si fa
particolare riferimento all'inserimento socio-lavorativo.
Il sito
è www.integrazionemigranti.gov.it
e la nuova area è frutto di una collaborazione tra il Ministero del
lavoro e delle Politiche sociali e dell'Alto commissariato delle
Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr). L'area intende promuovere una
mappatura dei servizi e dei progetti dedicati ai richiedenti e ai
titolari di protezione internazionale o umanitaria su tutto il
territorio italiano.
La
salute, la tutela legale e l'integrazione sono i temi principali su
cui si è lavorato: per quanto riguarda la salute, in particolare si
possono ottenere informazioni utili sui servizi di assistenza
psicologica e psichiatrica rivolti alle persone che hanno subito
violenze e torture nel Paese d'origine o durante il viaggio. Per
quanto riguarda la tutela legale, sono previsti alcuni percorsi di
preparazione ai colloqui con la Commissione che dovrà decidere per
il riconoscimento dello status di rifugiato. Sono, inoltre, mappati
anche progetti di integrazione con l'opportunità di fare esperienza
in vari settori lavorativi, culturali e sportivi.
All'indirizzo
della redazione, redazioneintegrazione@lavoro.gov.it,
è possibile segnalare altri servizi e progetti, notizie, eventi e
iniziative.
Nell'area
“protezione internazionale” un capitolo è dedicato al tema
dell'accoglienza e sembra che il percorso di accompagnamento e di
inclusione degli stranieri e, in particolare, dei richiedenti asilo
non sia segnato da difficoltà: si parla di posti disponibili nel
Sistema di Protezione dei Richiedenti Asilo e dei Rifugiati (SPRAR),
si parla di ospitalità nei CARA oppure di un contributo economico da
parte delle Prefetture, per il sostentamento di vitto e alloggio in
altre strutture; si fa riferimento alla tutela
giuridico-amministrativa, alla formazione linguistica e anche a
progetti rivolti alle persone più vulnerabili: disabili, minori non
accompagnati, donne sole in stato di gravidanza.
Tutto un
sogno? No, è tutto scritto...Ma dalle parole scritte (anche su un
portale) bisogna passare ai fatti.
A breve
parleremo anche del Rapporto “Accesso alla protezione: un diritto
umano”, progetto del programma europeo per l'integrazione e la
migrazione a cura del CIR, Consiglio Italiano per i Rifugiati.