venerdì 16 maggio 2014

Protezione internazionale: modifiche, richieste e possibilità



L'Istituto della protezione internazionale è stato introdotto in Italia con decreto legislativo 251 del 19 novembre 2007. Lo status di rifugiato viene riconosciuto dalla Convenzione di Ginevra (8 luglio 1951) in cui si legge che il rifugiato è colui che: “ temendo a ragione di essere perseguitato per motivi di razza, religione, nazionalità, appartenenza a un determinato gruppo sociale o per le sue opinioni politiche, si trova fuori dal Paese di cui è cittadino e non può o non vuole, a causa di questo timore, avvalersi della protezione di questo Paese; oppure che, non avendo cittadinanza e trovandosi fuori dal Paese in cui aveva residenza abituale a seguito di tale avvenimenti, non può o non vuole tornarvi per il timore di cui sopra”.

Dal mese scorso è on-line una nuova area del portale Integrazione Migranti proprio dedicata alla protezione internazionale in cui si fa particolare riferimento all'inserimento socio-lavorativo.

Il sito è www.integrazionemigranti.gov.it e la nuova area è frutto di una collaborazione tra il Ministero del lavoro e delle Politiche sociali e dell'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr). L'area intende promuovere una mappatura dei servizi e dei progetti dedicati ai richiedenti e ai titolari di protezione internazionale o umanitaria su tutto il territorio italiano.

La salute, la tutela legale e l'integrazione sono i temi principali su cui si è lavorato: per quanto riguarda la salute, in particolare si possono ottenere informazioni utili sui servizi di assistenza psicologica e psichiatrica rivolti alle persone che hanno subito violenze e torture nel Paese d'origine o durante il viaggio. Per quanto riguarda la tutela legale, sono previsti alcuni percorsi di preparazione ai colloqui con la Commissione che dovrà decidere per il riconoscimento dello status di rifugiato. Sono, inoltre, mappati anche progetti di integrazione con l'opportunità di fare esperienza in vari settori lavorativi, culturali e sportivi.

All'indirizzo della redazione, redazioneintegrazione@lavoro.gov.it, è possibile segnalare altri servizi e progetti, notizie, eventi e iniziative.

Nell'area “protezione internazionale” un capitolo è dedicato al tema dell'accoglienza e sembra che il percorso di accompagnamento e di inclusione degli stranieri e, in particolare, dei richiedenti asilo non sia segnato da difficoltà: si parla di posti disponibili nel Sistema di Protezione dei Richiedenti Asilo e dei Rifugiati (SPRAR), si parla di ospitalità nei CARA oppure di un contributo economico da parte delle Prefetture, per il sostentamento di vitto e alloggio in altre strutture; si fa riferimento alla tutela giuridico-amministrativa, alla formazione linguistica e anche a progetti rivolti alle persone più vulnerabili: disabili, minori non accompagnati, donne sole in stato di gravidanza.

Tutto un sogno? No, è tutto scritto...Ma dalle parole scritte (anche su un portale) bisogna passare ai fatti.



A breve parleremo anche del Rapporto “Accesso alla protezione: un diritto umano”, progetto del programma europeo per l'integrazione e la migrazione a cura del CIR, Consiglio Italiano per i Rifugiati.