Il testo è bilingue
-italiano arabo- e sarà distribuito
tra le scuole aderenti
nei due versanti progettuali. “Fiabe
tradizionali raccontate dai bambini beduini ai bambini del mondo”
è un passo ulteriore del nostro comune cammino di pace e
comprensione tra culture diverse. Il libro, le cui prime copie sono
giunte in Italia, è completato da un video sulla percezione della
natura da parte delle comunità Jahalin. Alla cerimonia erano
presenti Barbara Archetti per VdT, Giulia Orecchia in rappresentanza
degli illustratori italiani, la direttrice del Tamer Institute Renad
Qubaid, Bassam Barakat per il Ministero Palestinese dell’Educazione
e Abu Soleiman, portavoce delle comunità beduine.
Il progetto ha l'obiettivo di fare promozione del diritto all’esistenza, attraverso l’arte. Il riconoscimento della cultura tradizionale beduina ha permesso di valorizzare questa popolazione all’interno della società palestinese e fuori, a livello internazionale. Attraverso gli occhi dei bambini e il coinvolgimento dell’intera comunità è stato possibile riprendere in mano valori e storie che negli ultimi tempi rischiavano di andare perduti.
Nelle pagine del
libro gli stili, le storie, le linee e i colori delle favole danno
vita a personaggi variegati, come il piccolo
Mohammed, in lotta
con la mostruosa Ghoula che gli ha mangiato mamma e papà; la mamma
capra Anasiye, che
con le sue corna d’oro uccide il lupo e salva i suoi capretti; la
dispettosa volpe del
deserto Huseini,
ancora in fuga da un lupo arrabbiato che non ha gradito l’essere
stato preso in giro.
Il progetto,
iniziato a gennaio 2013,
ha visto coinvolti 500
bambini beduini di 10 diverse comunità in tutta la Cisgiordania, 30
insegnanti palestinesi, sei artisti palestinesi e italiani e 20
insegnanti di scuole ed asili italiani. Uno scambio interculturale
che ha permesso di avvicinare mondi solo apparentemente lontani.
Gli autori hanno
lavorato su due livelli: uno informale, tramite la promozione alla
lettura con il Bibliobus,
libreria mobile che ha viaggiato in diverse comunità beduine,
portando ai bambini libri e attività ricreative che non li
facessero sentire isolati. E uno formale, con un percorso di
formazione per gli insegnanti palestinesi che lavorano nelle scuole
beduine, attraverso la metodologia dell’arte e il processo di
apprendimento partecipativo.
E' stato organizzato
un laboratorio di scrittura creativa per due mesi, durante il quale
si è risposto ad alcune domande, quali: come si racconta una
storia? Quali sono gli strumenti per farsi ascoltare? Come
utilizzare il corpo, la respirazione, il cambio di tonalità? Sono
poi seguiti laboratori di illustrazione con sei illustratori: tre
italiani (Giulia
Orecchia, Emanuela Bussolati e Dario Cestaro)
e tre palestinesi (Lubna
Taha, Anastasia Qarawani e Abdallah Qarawiq).
I bambini hanno chiesto ai loro genitori di raccontare le storie
tradizionali e le hanno poi riportate nei laboratori al poeta Anas
Abu Rahma e a Denis
Asaad, la narratrice
(hakawatia,
figura centrale nelle comunità beduine). È nato così un nuovo
dialogo con la famiglia e i bambini si sono sentiti portatori di
quei valori tradizionali che rischiavano di andare perduti. Non
solo: si sono sentiti
orgogliosi di essere beduini, consapevoli dell’unicità e della
ricchezza della loro cultura”,
racconta Natalia Fais, project manager in loco per Vento di Terra.
Insieme al libro, i
bambini beduini di Wadi Abu Hindi e Anata hanno anche girato un
film, “I saggi abitanti
del deserto”. Con la
supervisione di artisti italiani e palestinesi – Ahmad Bakri,
Pietro Bellorini e Marianna Bianchetti – è nato un documentario
di 30 minuti in cui i bambini mostrano la ricchezza della natura e
raccontano la necessità e la bellezza di vivere in armonia con
animali e piante, un messaggio che arriva facilmente al cuore dei
bambini di tutto il mondo.
Per ricevere il
libro “Fiabe tradizionali raccontate dai bambini beduini ai
bambini del mondo”? Scrivi a ventoditerra@ventoditerra.org
o chiama il numero 02.39.43.21.16