lunedì 7 luglio 2014

Libertà di culto: continua il dibattito


Foto: dreamstime.it
 

L'Amministrazione comunale metterà a bando diverse aree pubbliche per garantire il diritto di culto a Milano”, con queste parole Pierfrancesco Majorino, assessore alle Politiche sociali del Comune di Milano, chiude un faticoso dibattito tenutosi il 6 giugno scorso con le associazioni dei fedeli musulmani. “ In assenza di un progetto unitario non intendiamo interropere il dialogo né abbandonare l'idea di realizzare luoghi per garantire il diritto di culto nella nostra città. Si tratta di una decisione importante e riteniamo che il bando sia il percorso più solido e trasparente per raggiungere questo obiettivo”, ha continuato Majorino.

E' venuta, infatti, a mancare l'unità di proposta perchè le varie sigle dell'Islam non hanno trovato un accordo soddisfacente per tutti: il Caim (Coordinamento delle associazioni islamiche di Milano), guidato da Davide Piccardo, il Centro culturale islamico di Viale Jenner, le moschee di Via Padova e di Via Meda, infatti, si sono affidati alla delibera del Comune per timore della nascita di un “potentato”. Da qui la decisione, quindi, di mettere a bando aree pubbliche da riqualificare sulle quali erigere alcune moschee di quartiere: non più un unico, grande luogo di culto, ma tanti edifici in varie zone della città.

Il bando sarà messo a punto da un team di esperti affinché vengano garantiti i principi costituzionali, la trasparenza e la dignità sia per i fedeli musulmani sia per tutti gli altri cittadini residenti. I costi previsti per la riqualificazione delle aree sarà a carico delle comunità islamiche, così come l'eventuale abbattimento della tensostruttura del Palasharp qualora vi fosse la possibilità di sostituirla con una moschea.

Davide Piccardo ha così commentato la notizia: “ Il bando è una soluzione di buon senso, per arrivarci sono serviti anni di lavoro a favore del diritto di culto che abbiamo portato avanti con determinazione e perseveranza...Oggi è chiaro che non avremo una moschea pronta per l'Expo ma speriamo che a maggio 2015 ve ne siano diverse in costruzione, per questo sarà fondamentale stringere i tempi...Il ritorno alla soluzione da noi inizialmente sostenuta ci trova, quindi, soddisfatti. Il nostro sforzo, la nostra campagna hanno portato ad un esito positivo ed oggi ci troviamo finalmente di fronte alla possibilità di avere diverse moschee grandi, perchè di questo hanno bisogno i cittadini musulmani”.

Durante l'Expo verrà allestita, probabilmente, una moschea provvisoria. E per tutto questo il centrodestra promette battaglia.