Cari lettori, abbiamo rivolto alcune domande a Marianna Soronevych - giornalista, caporedatrice di "Gazeta ukrainska"(www.gazetaukrainska.com), il giornale per gli ucraini in Italia - per capire meglio cosa sta accadendo in Ucraina. Ringraziamo tantissimo la giornalista per queste sue notizie e riflessioni.
(Foto: activism.com) |
Quando
e perchè sono cominciate le manifestazioni nel Paese?
Le
manifestazioni sono cominciate già qualche mese fa, come sappiamo,
dopo che il Presidente Janukovyč si è rifiutato di sottoscrivere
l'accordo con la comunità europea e adesso sappiamo bene che ciò è
accaduto a causa delle pressioni di Mosca.
L'Ucraina
si preparava da cinque anni a questo evento e, a una settimana dalla
firma, l'accordo è saltato. Gli studenti hanno iniziato a scendere
in piazza, a Kiev, per protestare e contro di loro sono state mandate
le forze dell'ordine, i ragazzi sono stati picchiati e la situazione
è andata sempre più peggiorando, tanto che i manifestanti erano
sotto il tiro dei cecchini. Alla fine Janukovyč è scappato in
Russia e adesso abbiamo un nuovo Presidente votato democraticamente
lo scorso 25 maggio. L'Ucraina è uscita dal controllo economico e
politico di Mosca e questo ha sconvolto i piani di Putin.
In
Crimea sono apparsi i cosiddetti “uomini verdi”, cioè militari
russi senza segni di rocnoscimento che hanno preso i palazzi di
potere e le basi militari ucraine. Tutto è finito con l'annessione
della Crimea, ma il referendum che è sttao fatto sull'annessione,
non è riconosciuto dalla società mondiale. Questa situazione si è,
poi, spostata in altre regioni dell'Ucraina dove i separatisti si
presentano come cittadini ucraini e chiedono l'indipendenza delle due
regioni, ma in realtà sono marionette manovrate da Putin; lui
fornisce armi pesanti e militari russi, ma di nascosto.
Quella
che stiamo vivendo in Ucraina è una guerra ibrida, non aperta. E'
una guerra dove c'è una pressione di un Paese su un altro; una
pressione economica, militare e di propaganda molto forte, sia nel
Paese russo sia in alcune regioni ucraine e sia in Europa. Questa
propaganda cerca di far credere che si tratti di una questione
interna quando invece è una questione di conflitto tra due Paesi.
Cosa
chiedevano in manifestanti scesi in piazza?
All'inizio
chiedevano soltanto la sottoscrizione all'accordo con l'UE, poi le
richieste si sono trasformate così come la manifestazione che è
diventata la “rivoluzione della dignità”: una rivoluzione contro
l'oligarchia e la corruzione. Ma le forze dell'ordine sono andate
contro i manifestanti con le armi, mentre i manifestanti erano
pacifici.
Cosa
possono fare l'Europa e la comunità internazionale, anche alla luce
degli ultimi eventi?
La
comunità internazionale è stata cauta per tanto tempo e c'è stata
una solidarietà a parole. Bisogna capire che in questa situazione
sono minacciati i diritti dell'Uomo e le basi della democrazia, non è
soltanto una questione locale.
Da
quando è stato abbattuto il boeing la situazione è cambiata molto
perchè sono morti anche cittadini europei e si può dire che
l'Europa si è svegliata. Noi chiediamo altre sanzioni contro la
Russia e chiediamo che le basi della democrazia vengano messe davanti
alle questioni economiche.
Come
è avvenuto l'abbattimento dell'aereo? Come è successo?
Ci
sono intercettazioni dei discorsi di terroristi in cui si capisce
molto bene cosa è successo. La piattaforma mobile con cui è stato
abbattuto questo aereo è stata portata in Ucraina dalla Russia;
inoltre, c'è un video con un convoglio che riporta la piattaforma in
Russia, però manca un missile (e questo è un fatto documentato),
perciò si dice che il missile sia partito “con la benedizione di
Putin”.
In
precedenza erano già stati abbattuti aerei ucraini con trenta
ragazzi militari: anche questa volta loro pensavano che fosse un
aereo militare; invece, andando sul posto, hanno trovato tante donne
e bambini. In una intercettazione uno dice all'altro: “ Ci sono le
armi?”, “No, soltanto cose civili: medicine, carta igienica”.
Sembra che anche per loro sia stato uno shock.
Adesso
il governo ucraino chiede un'inchiesta internazionale sull'accaduto,
però i terroristi la ostacolano in tutti i modi: sappiamo che
cercano di portare in Russia i corpi delle vittime e due delle tre
scatole nere dell'aereo. Se arriveranno in Russia, i dati estratti
dalle scatole nere non saranno più credibili: noi chiediamo che le
scatole nere vengano esaminate da una commissione internazionale.
Qual
è lo scenario per il futuro?
Speriamo
molto nell'aiuto dell'Europa e dell'America. Oltre a sanzioni più
severe, qualcuno chiede anche l'intervento dell'ONU. Io spero ancora
che non ce ne sarà bisogno.