giovedì 24 luglio 2014

Sovraffollamento carceri: riconosciuto l'impegno dell'Italia




Il Ministro della Giustizia, Andrea Orlando, è intervenuto lo scorso 12 luglio al convegno intitolato “Riforma della giustizia: magistratura e avvocatura insieme per un'occasione da non perdere”, promosso dall'associazione “Rifare l'Italia” in collaborazione con l'Anm di Agrigento e l'Ordine degli avvocati. Durante il convegno ha rilasciato alcune dichiarazioni riguardanti la proroga che la Corte di Strasburgo ha concesso al nostro Paese per risolvere il problema del sovraffollamento nelle carceri: “ Senza troppo clamore siamo progressivamente usciti dalla situazione di sovraffollamento...Ci siamo mossi con le manutenzioni straordinarie anziché scegliere la via dell'indulto e dell'amnistia”, ha detto il Ministro. Indulto e amnistia che erano stati auspicati dal Presidente Giorgio Napolitano e dall'Onu a seguito di tre giorni di ispezioni negli istituti di pena italiani.

Orlando ha poi riportato anche alcuni dati aggiornati,dal Dap, al 30 giugno 2014: “ I detenuti sono 58.092, oltre 800 in meno rispetto al 5 giugno...I posti normativamente previsti nei 206 istituti penitenziari italiani sono circa 45.000, quindi ancora ci sarebbero almeno 13 mila detenuti in più in attesa di vedere l'esito del nuovo decreto svuotacarceri”. E, infine, ha aggiunto che la diminuzione delle presenze in carcere è dovuta anche ad altri due fattori: ai rimpatri “più sistematici” degli stranieri e alle convenzioni che permettono ai tossicodipendenti di scontare una parte della pena nelle comunità.