Il
Ministro della Giustizia, Andrea Orlando, è intervenuto lo scorso 12
luglio al convegno intitolato “Riforma della giustizia:
magistratura e avvocatura insieme per un'occasione da non perdere”,
promosso dall'associazione “Rifare l'Italia” in collaborazione
con l'Anm di Agrigento e l'Ordine degli avvocati. Durante il convegno
ha rilasciato alcune dichiarazioni riguardanti la proroga che la
Corte di Strasburgo ha concesso al nostro Paese per risolvere il
problema del sovraffollamento nelle carceri: “ Senza troppo clamore
siamo progressivamente usciti dalla situazione di
sovraffollamento...Ci siamo mossi con le manutenzioni straordinarie
anziché scegliere la via dell'indulto e dell'amnistia”, ha detto
il Ministro. Indulto e amnistia che erano stati auspicati dal
Presidente Giorgio Napolitano e dall'Onu a seguito di tre giorni di
ispezioni negli istituti di pena italiani.
Orlando
ha poi riportato anche alcuni dati aggiornati,dal Dap, al 30 giugno
2014: “ I detenuti sono 58.092, oltre 800 in meno rispetto al 5
giugno...I posti normativamente previsti nei 206 istituti
penitenziari italiani sono circa 45.000, quindi ancora ci sarebbero
almeno 13 mila detenuti in più in attesa di vedere l'esito del nuovo
decreto svuotacarceri”. E, infine, ha aggiunto che la diminuzione
delle presenze in carcere è dovuta anche ad altri due fattori: ai
rimpatri “più sistematici” degli stranieri e alle convenzioni
che permettono ai tossicodipendenti di scontare una parte della pena
nelle comunità.