mercoledì 3 luglio 2013

Passi avanti per i diritti degli omosessuali: dagli USA alla Casa dei diritti di Milano



Lacrime, balli, brindisi e bandiere arcobaleno: centinaia di attivisti e di cittadini comuni si sono riversate nelle strade di Los Angeles, Washington, San Francisco per festeggiare la decisione della Corte Suprema degli Stati Uniti che ha dichiarato anticostituzionale il Defence of Marriage Act (DOMA), firmato nel 1996, da Bill Clinton: anticostituzionale perchè viola il quinto emendamento della Carta, emendamento che difende le libertà civili e il principio di uguaglianza tra tutti i cittadini.
L'amore è amore. La sentenza di oggi sul Doma è un passo storico verso la parità nei matrimoni”, con queste parole il Presidente Barak Obama ha commentato la sentenza. D' ora in avanti, infatti, le coppie dello stesso sesso, sposate legalmente, avranno gli stessi diritti riconosciuti alle coppie etero: potranno godere della copertura sanitaria, di detrazioni fiscali per il compgano o la compagna a carico e del diritto all'eredità.
Contrari a questa decisione si sono dichiarati i vescovi statunitensi che - attraverso il loro portavoce, Timothy Dolan, hanno dichiarato: “Un giorno tragico per la Nazione e per il matrimonio perchè la Corte Suprema ha sbagliato” - e un esiguo gruppo di repubblicani, ma cinque giudici (contro quattro) hanno stabilito che, negando i diritti agli omosessuali sposati il governo federale “li tratta in modo meno rispettoso rispetto agli eterosessuali”.
Un'importante vittoria è stata anche ottenuta dalla “Proposition 8”, il referendum che, nel 2008, vietò i matrimoni gay in California: fatto rielvante perchè l'importanza economica della California si riflette anche sulla sua possibilità di influenzare i cambiamenti sociali americani.
E in Italia cosa succede?
Accade che sabato scorso, 29 giugno, anche Milano si è colorata con le tinte dell'arcobaleno. Il capoluogo lombardo ha, infatti, ospitato il Gay Pride, organizzato dal Coordinamento Arcobaleno delle associazioni Lgbt di Milano con il patrocinio dell'Amministrazione comunale che ha voluto gemellare il Milano Pride 2013 con il Minsk Pride - che si terrà in ottobre nella capitale bielorussa - per sostenere le comunità omosessuali anche in quei Paesi dove subiscono ancora gravi discriminazioni.
Pierfrancesco Majorino
In occasione della parata, l'assessore alle Politiche sociali, Pierfrancesco Majorino, ha annunciato la nascita della “Casa dei diritti”.
Dopo l'istituzione del registro delle unioni civili (che conta più di 1300 iscritti) e l'apertura della casella di posta elettronica antidiscriminazioni@comune.milano.it, la Casa dei diritti sarà un luogo che, dall'autunno, ospiterà associazioni e che metterà in atto attività di prevenzione e contrasto alla discriminazione di identità di genere e orientamento sessuale.