Lacrime,
balli, brindisi e bandiere arcobaleno: centinaia di attivisti e di
cittadini comuni si sono riversate nelle strade di Los Angeles,
Washington, San Francisco per festeggiare la decisione della Corte
Suprema degli Stati Uniti che ha dichiarato anticostituzionale il
Defence of Marriage Act (DOMA), firmato nel 1996, da Bill Clinton:
anticostituzionale perchè viola il quinto emendamento della Carta,
emendamento che difende le libertà civili e il principio di
uguaglianza tra tutti i cittadini.
“L'amore
è amore. La sentenza di oggi sul Doma è un passo storico verso la
parità nei matrimoni”, con queste parole il Presidente Barak Obama
ha commentato la sentenza. D' ora in avanti, infatti, le coppie dello
stesso sesso, sposate legalmente, avranno gli stessi diritti
riconosciuti alle coppie etero: potranno godere della copertura
sanitaria, di detrazioni fiscali per il compgano o la compagna a
carico e del diritto all'eredità.
Contrari
a questa decisione si sono dichiarati i vescovi statunitensi che -
attraverso il loro portavoce, Timothy Dolan, hanno dichiarato: “Un
giorno tragico per la Nazione e per il matrimonio perchè la Corte
Suprema ha sbagliato” - e un esiguo gruppo di repubblicani, ma
cinque giudici (contro quattro) hanno stabilito che, negando i
diritti agli omosessuali sposati il governo federale “li tratta in
modo meno rispettoso rispetto agli eterosessuali”.
Un'importante
vittoria è stata anche ottenuta dalla “Proposition 8”, il
referendum che, nel 2008, vietò i matrimoni gay in California: fatto
rielvante perchè l'importanza economica della California si riflette
anche sulla sua possibilità di influenzare i cambiamenti sociali
americani.
E in
Italia cosa succede?
Accade
che sabato scorso, 29 giugno, anche Milano si è colorata con le
tinte dell'arcobaleno. Il capoluogo lombardo ha, infatti, ospitato il
Gay Pride, organizzato dal Coordinamento Arcobaleno delle
associazioni Lgbt di Milano con il patrocinio dell'Amministrazione
comunale che ha voluto gemellare il Milano Pride 2013 con il Minsk
Pride - che si terrà in ottobre nella capitale bielorussa - per
sostenere le comunità omosessuali anche in quei Paesi dove subiscono
ancora gravi discriminazioni.
Pierfrancesco Majorino |
In
occasione della parata, l'assessore alle Politiche sociali,
Pierfrancesco Majorino, ha annunciato la nascita della “Casa
dei diritti”.
Dopo
l'istituzione del registro delle unioni civili (che conta più di
1300 iscritti) e l'apertura della casella di posta elettronica
antidiscriminazioni@comune.milano.it,
la Casa dei diritti sarà un luogo che, dall'autunno, ospiterà
associazioni e che metterà in atto attività di prevenzione e
contrasto alla discriminazione di identità di genere e orientamento
sessuale.