Razzismo,
antirazzismo, multiculturalità, immigrazione: questi sono temi molto
dibattituti negli ultimi vent'anni, in Italia e nel mondo. Ma gli
immigrati, i richiedenti asilo, i profughi, gli stranieri sono spesso
solamente oggetto di studio e di indagine e quasi mai protagonisti
delle riflessioni: eppure sono loro ad aver vissuto situazioni
complicate in prima persona e sull propria pelle.
La
neonata associazione “Prendiamo la parola” - costituita da
persone immigrate e di orgine straniera - organizza, con il sostegno
di vari enti pubblici e privati e in collaborazione con l'UNAR
(Ufficio Nazionale Antidiscriminazione Razziale), l'Università
estiva sul razzismo e la lotta contro la discriminazione,
un laboratorio di formazione antirazzista che si terrà dal 21 al 25
agosto, presso la Facoltà Avventista di Teologia, Villa Aurora, a
Firenze.
L'università
estiva si propone come un luogo di formazione per supportare azioni
sociali, politiche, culturali per contrastare le forme di razzismo -
xenofobia - discriminazione, più o meno esplicite, presenti nella
nostra società.
Il
programma è ricco e gli interventi interessanti. Ne segnaliamo
alcuni: “Le categorie dell'esclusione nella storia” a cura di
Adel Jabbar, sociologo dei processi migratori, comunicazione e
relazioni transculturali; “Stereotipi, pregiudizi, raazzismo,
discriminazione. Come interagiscono? Cosa producono?” di Udo
Enwereuzor, coordnatore del Punto Focale Nazionale per il FRANET e
EIGE, svolge attività di ricerca, formazione e consulenza sui temi
della lotta al razzismo e alle discriminazioni; Edda Pando Juarez,
attivista antirazzista e del movimento degli e delle immigrati/e
terrà una cnferenza su “ Autorganizzazione. Quale capitale
politico”. Agli approfondimenti sono collegati laboratori di
decostruzione dei processi e dei meccanismi che portano a pratiche e
a comportamenti razzisti e discriminatori.
Il
titolo dell'iniziativa di quest'anno, infatti, è: “Ma che razza di
discorsi! Immigrzione, dal Discorso sulla razza ai meccanismi di
discriminazione: strumenti per la decostruzione”. La proposta
formativa è rivolta a partecipanti di ogni età, nazionalità,
provenienza, livello di istruzione e, in particolar modo, agli
insegnati, agli operatori sociali, ai giornalisti, agli educatori, ai
referenti dei centri iinterculturali e ai funzionari degli uffici
pubblici che si occupano di migrazioni.
Per
iscrizioni e informazioni, si può consulatre il sito
dell'Associazione Prendiamo la Parola: www.prendiamolaparola.org