545 voti
su 545: è stata approvata all'unanimità, a Montecitorio, la
Convenzione di Istanbul contro la violenza sulle donne. Un lungo
applauso ha salutato il risultato: ora l'Italia è il quinto Paese a
ratificare il testo della Convenzione, dopo Montenegro, Albania,
Turchia e Portogallo.
La
Convenzione pone le basi per una tutela completa delle donne,
intervenendo sul piano della repressione della violenza e anche su
quello dell'assistenza, della sensibilizzazione culturale e
dell'educazione. La Convezione del Consiglio d'Europa sulla
prevenzione e la lotta contro la violenza sulle donne era già stata
siglata a Istanbul nel 2011. Il testo rappresenta il primo strumento
internazionale, giuridicamente vincolante, che fornisce un quadro
normativo completo a tutela delle donne: la Convenzione è, infatti,
articolata in 81 punti e,in essa, viene sottolineato il fatto che gli
Stati dovranno adottare tutte le misure legislative e di altro tipo
per esercitare la “debita diligenza nel prevenire, indagare, punire
i responsabili e risarcire le vittime di atti di violenza commessi da
soggetti non statali”. Il fine è quello di sanzionare “tutti
gli atti di violenza fondati sul genere che provocano o sono
suscettibili di provocare danni o sofferenze di natura fisica,
sessuale, psicologica, o economica, comprese le minacce di compiere
tali atti, la coercizione o la privazione arbitraria della libertà,
sia nella vita pubblica, sia nella vita privata”.
Il
testo, quindi, vuole contrastare lo stupro, lo stalking, i matrimoni
forzati, le mutilazioni genitali, la violenza domestica e si prefigge
di eliminare ogni forma di discriminazione, promuovendo la concreta
parità tra i sessi e rafforzando l'autonomia e l'autodeterminazione
delle donne. In particolare, l'articolo 5 sancisce l'obbligo degli
Stati di astenersi da qualsiasi atto che costituisca una forma di
violenza nei confronti delle donne e di garantire che le autorità, i
funzionari, i soggetti pubblici e i medici siano specificamente
formati.
“E'
motivo di grande soddisfazione il voto con il quale la Camera dei
deputati ha approvato la ratifica della Convenzione di Istanbul
contro la violenza sulle donne”, così Laura Boldrini, presidente
della Camera, ha annunciato l'approvazione della Convenzione e ha
proseguito dicendo: “ e' stato un voto unanime espresso da
un'assemblea molto partecipata. Un segnale di sensibilità
dell'Istituzione, tanto più importante perchè arriva nelle ore in
cui, in Calabria, viene dato l'addio all'ennesima vittima della
ferocia maschile, Fabiana, la giovanissima donna che in questi due
giorni di interventi molti deputati e deputate hanno voluto onorare”.
Il voto di martedì, infatti, è venuto a coincidere con i funerali
di Fabiana Luzzi, la ragazza di sedici anni accoltellata e poi
bruciata dal fidanzato diciassettenne, a Corigliano Calabro.
Il
Ministro per le Pari Opportunità, Josefa Idem, ha così commentato
l'approvazione della Convenzione: “ ...il nostro Paese manda un
segnale forte e deciso per contrastare il fenomeno del femminicidio e
della violenza domestica”; ora, il testo del provvedimento passa al
Senato e, in seguito, bisognerà varare la legge di attuazione della
Convenzione e assicurare che abbia la copertura finanziaria
necessaria per l'attuazione dei provvedimenti elencati.