lunedì 27 maggio 2013

Milano: prove tecniche di cittadinanza




Duecento bambini nati a Milano, ma con genitori stranieri, hanno ricevuto la cittadinanza, simbolica.
La cerimonia, voluta e organizzata dall'amministrazione comunale,si è tenuta presso la Sala Viscontea del Castello sforzesco dalla quale, il Ministro per l'Integrazione, Cècile Kyenge e madrina per l'occasione, ha lanciato un appello: “ Non abbiate paura del meticciato: la nostra ricchezza parte dalle tante culture che ci troviamo di fronte”. E ha proseguito, dicendo: “Il meticciato è una realtà: nelle scuole, nei luoghi di lavoro, nelle strade. E la fotografia del Paese ce lo dice ed è una risorsa e non dobbiamo averne paura”. “Qualunque tipo di violenza è da condannare, in qualunque veste si manifesti. La violenza è violenza. La violenza non ha colore, etnia, appartenenza. Siamo tutti uguali davanti alla legge”, queste le parole del Ministro sul tema del razzismo.
Secondo Cécile Kyenge iniziative come quella organizzata dal Comune meneghino “sono una buona pratica che bisogna sostenere con forza nel Paese per far capire che siamo tutti cittadini”. Intanto, però, soprattutto dopo il fatto di cronaca accaduto in zona Niguarda, la Lega Nord raccoglie firme contro lo ius soli, una raccolta in atto a Milano e in altre città italiane accompagnata da volantini, distribuiti nei gazebo, che riportano una fotografia del Ministro dell'Integrazione con la scritta: “Se questo è un ministro...la clandestinità è un reato”. Il segretario della Lega Lombarda ha spiegato: “ Non ci accusino di razzismo, vogliamo solo passeggiare a casa nostra tranquillamente” e ha aggiunto: “ E non si cancelli la Bossi-Fini, anci va resa più severa. Non si può morire per strada a colpi di piccone. Regalare la cittadinanza significherebbe portare migliaia e migliaia di stranieri in Italia, dove già ci sono 3 milioni di disoccupati italiani”.
Il dibattito è ancora aperto e il dialogo fra le forze politiche non facile, ma la giornata che ha visto dare la cittadinanza, per ora, simbolica a tanti bambini (una rappresentanza dei 34.000 residenti a Milano) è stata importante per segnare un punto a favore della volontà di garantire i diritti a tutti, senza distinzioni geografiche o di altra natura.