martedì 21 maggio 2013

Tunisia nel caos, Amina Tyler arrestata


Da due giorni la Tunisia è tornata nel caos: duri confronti tra la Polizia e i salafiti.
E' stato arrestato il portavoce del gruppo salafita, Sefeddine Rais, che - durante alcune sue partecipazioni a trasmissioni radio e televisive in merito al raduno nazionale che il gruppo Ansar al Sharia doveva tenere a Kairouan, ma che poi è stato vietato dal Ministero dell'Interno - aveva fatto dichiarazioni molto violente contro lo Stato e le forze di sicurezza. Secondo una fonte citata da Radio Shems, Rais aveva anche incitato ad uccidere poliziotti e giornalisti; il sindacato giornalisti tunisini ha, quindi, invitato i cronisti che si trovano a Kairouan ad indossare pettorine con la scritta “Press”, a muoversi in gruppo e, in caso di problemi, a chiedere aiuto alla Polizia.
A Kairouan è stata arrestata anche l'attivista del movimento “Femen”, Amina Tyler.
Amina aveva raccontato di essere stata “sequestrata” da alcuni parenti dopo la pubblicazione delle sue fotografie di protesta in topless su Facebook: poi è ritornata in pubblico - con capelli biondi e corti - per recarsi in piazza con l'intenzione di “affrontare i salafiti”. Come riferisce il sito Tunisie Numerique, la ragazza si era denudata davanti alla moschea Okba Ibn Nafaa in cui erano arressagliati numerosi salafiti, per sfidarli. Alcuni abitanti della città hanno voluto denunciare l'attivista che, insieme ad altre giovani donne del movimento, si mostra a seno nudo e scrive sul corpo frasi ad effetto per lottare contro il turismo sessuale, il sessismo e le discriminazioni sociali.