martedì 24 marzo 2015

Aggiornamento unioni omosessuali





La scorsa settimana è arrivato un segnale chiaro dall'Europarlamento in tema di unioni civili fra persone dello stesso genere. Con 390 voti favorevoli, 151 contrari e 97 astensioni è, infatti, passato il riconoscimento delle unioni civili e del matrimonio tra persone omosessuali. Per la nostra associazione è importante sottolineare che tale riconoscimento sia stato affermato come un “diritto dell'uomo”. Il passaggio si trova al punto 162 della relazione annuale sui diritti umani e la democrazia nel mondo.

Pier Antonio Panzeri, firmatario della relazione, scrive: “Il Parlamento europeo prende atto della legalizzazione del matrimonio e delle unioni civili tra persone dello stesso sesso in un numero crescente di Paesi nel mondo, attualmente diciassette, incoraggia le istituzioni e gli Stati membri dell'Ue a contribuire ulteriormente alla riflessione sul riconoscimento del matrimonio o delle unioni civili tra persone dello stesso sesso in quanto questione politica, sociale e di diritti umani e civili”.

Secondo Daniele Viotti, co-presidente dell'Intergruppo LGBT al Parlamento europeo:

l'Europa ha fatto importanti passi in avanti sul fronte dei diritti LGBT e la parità di genere” anche se non mancano le polemiche da parte dei gruppi cattolici (come avvenuto anche durante la commissione in tema di interruzione di gravidanza) e da parte del Presidente di Arcigay, Flavio Romani, il quale ha affermato: “Ben vengano tutti gli inviti e le raccomandazioni, peccato però che non siano in nessun modo obbligatori per gli Stati membri dell'Unione europea. Anche ciò che è stato approvato va a finire nel cassetto delle belle intenzioni. Se poi gli Stati non vogliono mettere in atto questi inviti, sono liberi di farlo”.

Ricordiamo che l'Italia, rispetto ai 28 paesi membri dell'Unione, si trova tra i nove che ancora non prevedono alcun tipo di tutela dei diritti delle coppie omosessuali anche se, come detto, nella relazione di Panzeri, i governi e le istituzioni vengono incoraggiate a contribuire ulteriormente alla riflessione sul tema.