giovedì 25 giugno 2015

Nessuno potrà dire che non sapeva ! Basta stragi nel Mediterraneo!


 

Per i nuovi desaparecidos, presidio in Piazza Scala a Milano dal 18 giugno tutti i giovedì alle 18.30



I nuovi desaparecidos sono le vittime delle politiche migratorie europee: sono scomparsi fisicamente e sono cancellati dal dibattito politico e dallo spazio del diritto.



Sono i nuovi desaparecidos. E il riferimento non è retorico e nemmeno polemico, è tecnico e fattuale perché la desaparición è una modalità di sterminio di massa, gestita in modo che l’opinione pubblica non riesca a prenderne coscienza, o possa almeno dire di non sapere”.
Enrico Calamai (Comitato Verità e Giustizia per i Nuovi Desaparecidos)



Per questo le associazioni della rete Milano senza Frontiere tutti i giovedì, dal 18 giugno, saranno in piazza, riprendendo la modalità di lotta delle Madres de Plaza de Mayo.

Abbiamo scelto di portare le foto di alcuni dei nuovi desaparecidos per ridare umanità e dignità a queste persone  e alla lotta  che i lori parenti nella sponda sud del Mediterraneo, stanno facendo per avere verità e giustizia.  

 



Le rotte via terra che dall'Africa
e dallʼAsia portano verso l’Europa sono segnate da migliaia
e migliaia
di cadaveri.

E il Mediterraneo è sempre più la fossa comune in cui vengono seppellite le speranze di chi scappa da guerre, persecuzioni e miseria.

L'Europa rinnega i valori che ha dichiarato di voler difendere.

Invece di salvaguardare gli inalienabili diritti di cui ogni essere umano è portatore come sancito dalla Dichiarazione Universale dei diritti dellʼUomo, l’Unione Europea risponde chiudendo le sue frontiere e respingendo le persone senza curarsi della loro sorte.

L'Europa propone di distruggere i barconi dei trafficanti, attraverso operazioni nelle acque libiche o addirittura in terraferma.

L'Europa, per "proteggere" le sue frontiere, si avvale degli Accordi di Vicinato, con i paesi del Nord Africa, che hanno come obiettivo di intercettare i migranti in alto mare per riportarli in Africa e di intrappolarli ancora più a sud del Sahara.

Tutte queste misure non serviranno ad arrestare l'anelito dei migranti a ricercare una speranza di vita migliore.

Finché i Governi continueranno a imporre politiche economiche liberiste che generano devastazioni, sfruttamento e guerre, e continueranno a produrre e contrabbandare armamenti con i regimi totalitari, le persone non avranno altra scelta che lasciare il loro paese.

Vent’anni di politiche razziste di chiusura hanno solo prodotto morte, desaparecidos e dolore.
Oggi, in assenza di meccanismi istituzionali di ingresso regolare, le persone sono costrette a rivolgersi alla criminalità.




2015   Naufragio del19 aprile: 800 vittime

 La fine dell’operazione di salvataggio Mare Nostrum ha causato il moltiplicarsi del numero delle vittime. Nei primi cinque mesi del 2015 i morti sono più di 2.000

        

2014    Quasi 3500 migranti morti



2013   Naufragio del 3 ottobre: 364 vittime

Quasi 3000 vittime in tutto l’anno

 

2012   Più di 600 vittime

 

2011   Più di 2500 vittime

 

Dal 2000 al 2014 sono quasi 23 mila le persone migranti morte nel tentativo di arrivare in Europa (fonte Organizzazione Internazionale per le Migrazioni).

Solo 3.188 sono le salme recuperate e restituite ai familiari.






Milano Senza Frontiere

FB: Milanosenzafrontiere

Comitato Verità e Giustizia per i Nuovi Desaparecidos