Per
i nuovi desaparecidos, presidio in Piazza Scala a Milano dal 18
giugno tutti i giovedì alle 18.30
I
nuovi
desaparecidos
sono le vittime delle politiche migratorie europee: sono scomparsi
fisicamente e sono cancellati dal dibattito politico e dallo spazio
del diritto.
“Sono
i nuovi desaparecidos. E il riferimento non è retorico e nemmeno
polemico, è tecnico e fattuale perché la desaparición è una
modalità di sterminio di massa, gestita in modo che l’opinione
pubblica non riesca a prenderne coscienza, o possa almeno dire di non
sapere”.
Enrico
Calamai (Comitato Verità e Giustizia per i Nuovi Desaparecidos)
Per
questo le associazioni della rete Milano
senza Frontiere
tutti i giovedì, dal 18 giugno, saranno in piazza, riprendendo la
modalità di lotta delle Madres de Plaza de Mayo.
Abbiamo
scelto di portare le foto di alcuni dei nuovi desaparecidos per
ridare umanità e dignità a queste persone e alla lotta
che i lori parenti nella sponda sud del Mediterraneo, stanno facendo
per avere verità e giustizia.
Le
rotte via terra che dall'Africa
e dallʼAsia portano verso l’Europa
sono segnate da migliaia
e migliaia
di cadaveri.
E
il Mediterraneo è sempre più la fossa comune in
cui vengono seppellite le speranze di chi scappa da guerre,
persecuzioni e miseria.
L'Europa
rinnega i valori che ha dichiarato di voler difendere.
Invece
di salvaguardare gli inalienabili diritti di cui ogni essere umano è
portatore come sancito dalla Dichiarazione Universale dei diritti
dellʼUomo, l’Unione
Europea risponde chiudendo le sue frontiere e respingendo le persone
senza curarsi della loro sorte.
L'Europa
propone di distruggere i barconi dei trafficanti, attraverso
operazioni nelle acque libiche o addirittura in terraferma.
L'Europa,
per "proteggere"
le
sue frontiere, si avvale degli Accordi
di Vicinato, con
i paesi del Nord Africa, che hanno come obiettivo di intercettare i
migranti in alto mare per riportarli in Africa e di intrappolarli
ancora più a sud del Sahara.
Tutte
queste misure non serviranno ad arrestare l'anelito dei migranti a
ricercare una speranza di vita migliore.
Finché
i Governi continueranno a imporre politiche economiche liberiste che
generano devastazioni, sfruttamento e guerre, e continueranno a
produrre e contrabbandare armamenti con i regimi totalitari, le
persone non avranno altra scelta che lasciare il loro paese.
Vent’anni
di politiche razziste di
chiusura hanno solo prodotto morte, desaparecidos e dolore.
Oggi,
in assenza di meccanismi istituzionali di ingresso regolare, le
persone sono costrette a rivolgersi alla criminalità.
2015
Naufragio del19 aprile: 800 vittime
La
fine dell’operazione di salvataggio Mare Nostrum ha causato il
moltiplicarsi del numero delle vittime. Nei primi cinque mesi del
2015 i morti sono più di 2.000
2014
Quasi
3500 migranti morti
2013
Naufragio del 3 ottobre: 364 vittime
Quasi
3000 vittime in tutto l’anno
2012
Più di 600 vittime
2011
Più di 2500 vittime
Dal
2000 al 2014
sono quasi 23
mila le persone migranti morte
nel tentativo di arrivare in Europa (fonte Organizzazione
Internazionale per le Migrazioni).
Solo
3.188 sono le salme recuperate e restituite ai familiari.
Milano
Senza Frontiere
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Milanosenzafrontiere
Comitato
Verità e Giustizia per i Nuovi Desaparecidos