Lo
scorso 26 giugno 2015 si è concluso il processo contro
l’eurodeputato Mario Borghezio nella causa intentata dalle
associazioni UPRE ROMA di Milano, SUCARDROM di Mantova e NEVO DROM di
Bolzano assistite dall’avvocato Gilberto Pagani, per le
dichiarazioni fatte nella trasmissione “La zanzara” in occasione
della Giornata internazionale del popolo rom e sinto l’8 aprile
2013.
Il
tribunale di Milano ha preso atto che le tre associazioni hanno
accettato le scuse e il risarcimento dei danni morali proposto da
Borghezio, risarcimento sulla cui misura lo stesso Borghezio ha
chiesto la clausola di riservatezza e che le tre associazioni
devolveranno completamente a progetti rivolti alle comunità rom e
sinte e in modo particolare al sostegno della campagna “Se mi
riconosci mi rispetti” per la legge di iniziativa popolare per il
riconoscimento della minoranza dei Rom e dei Sinti.
Il risarcimento dei danni
alle parti lese ha comportato la loro rinuncia alla costituzione di
parte civile; il dibattimento è continuato per l'accertamento della
responsabilità penale di Mario Borghezio e si è concluso con la sua
condanna per diffamazione aggravata dalla discriminazione razziale,
una condanna di grande importanza, perché - al di là della sua
misura: una multa e il pagamento delle spese processuali -, riconosce
il diritto di Rom e Sinti di essere tutelati come minoranza.