Apprendiamo
con preoccupazione le notizie relative all’imminente sgombero del
campo rom della Bigattiera, nel Comune di Pisa. Il Sindaco della
città ha firmato in queste ore l’ordinanza DD-08 / 12 del
25/09/2015, Codice identificativo 1190162, con la quale ordina
«l’allontanamento di tutte le persone presenti e/o dimoranti
abusivamente nell’area entro tre giorni». L’ordinanza non
dispone alcuna alternativa per gli abitanti del campo
– tra i quali vi sono numerose famiglie con bambini anche molto
piccoli – e in pratica si limita a buttare in mezzo a una strada
centinaia di persone.
Si
tratta dell’esito ultimo di una politica del Comune di Pisa volta a
ridurre le presenze rom nel territorio, come dichiarato
esplicitamente dall’amministrazione nel Dicembre 2014. Più volte
la Giunta municipale ha parlato di un “carico eccessivo” di
persone rom, la cui presenza andava diminuita con drastiche politiche
di contenimento numerico: evidentemente un intero gruppo etnico, in
quanto tale, rappresenta agli occhi del Comune un “problema”.Come parlamentari europee, vorremmo ricordare che queste politiche sono in evidente contrasto con tutte le normative dell’Unione. Già nel 2011, infatti, la Commissione – con la propria Comunicazione n. 173, recepita anche dal Governo italiano – aveva richiamato gli Stati Membri a promuovere politiche di inclusione nei confronti delle popolazioni rom e sinte, superando la pratica illegale degli sgomberi forzati.
Ricordiamo
inoltre che gli sgomberi forzati sono vietati dalle Nazioni Unite
(risoluzione n. 1993/77) e dalla Carta Sociale Europea: gli strumenti
di diritto internazionale obbligano le autorità a fornire un congruo
preavviso, a predisporre soprattutto soluzioni abitative per tutte le
persone e le famiglie coinvolte, e in generale a garantire un’ampia
partecipazione degli interessati ai programmi di superamento dei
campi: queste regole valgono anche per gli insediamenti cosiddetti
“abusivi”, e a prescindere dallo status
giuridico
delle persone (dalla regolarità del loro soggiorno).
Il
Comune di Pisa sta agendo in aperta violazione di tali norme: cosa
che appare tanto più grave in quanto il Consiglio comunale stesso,
due anni fa, aveva indicato una strada diversa per superare
l’insediamento della Bigattiera, e per garantire alle famiglie un
alloggio dignitoso.
Oggi
invece l’amministrazione sceglie di violare le normative europee e
internazionali, adducendo come motivazione problemi igienico-sanitari
che sono stati creati dalla stessa azione amministrativa. In tal modo
il Sindaco di Pisa si assume una responsabilità gravida di
conseguenze. Come parlamentari europee, ci rivolgeremo alla
Commissione per chiedere che siano presi immediati provvedimenti ed
eventuali sanzioni, affinché siano rispettati e garantiti i diritti
umani e civili delle persone che abitano alla Bigattiera.