martedì 23 aprile 2013

Rapporto nazionale sugli alunni con cittadinanza non italiana: anno scolastico 2011 – 2012




Gli alunni con cittadinanza non italiana costituiscono una realtà ormai strutturale nel nostro Paese. Il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (MIUR) e la Fondazione Ismu hanno presentato, a marzo, i dati del rapporto “Alunni con cittadinanza non italiana. Approfondimenti e analisi. A.s. 2011/2012 “, un rapporto corredato di tabelle e mappe ragionate che permettono di delineare il fenomeno nel dettaglio.
Nella presentazione del volume - curata da Giovanna Boda, Direzione Generale per lo Studente, e da Vincenzo Cesareo, Fondazione Ismu - si legge che: “Nel complesso, sono risultate poco più di quattrocento le scuole con una percentuale di alunni stranieri del 50% e oltre. Esse costituiscono il segmento più critico e di maggiore complessità, in particolare se collocate in contesti di disagio sociale. Questo tipo di scuole sarà anche al centro di una ricerca-azione nazionale, che avrà inizio nei prossimi mesi, in collaborazione con il Ministero dell'interno (Fondo europeo di integrazione - Fei), con l'obiettivo di realizzare interventi formativi per gli operatori impegnati nelle realtà più difficili e azioni di sistema con le famiglie, le associazioni, gli enti locali”.
Riportiamo alcuni dati che emergono dal rapporto. Nell'anno scolastico preso in considerazione, gli alunni stranieri nati in Italia rappresentano il 44,2% sul totale degli alunni con cittadinanza non italiana: il loro numero è cresciuto nelle scuole primarie ed è raddoppiato in quelle secondarie di primo e di secondo grado.
E questo è molto importante, soprattutto nell'ottica di una urgente riforma della normativa sull'acquisizione della cittadinanza.
Le province italiane con il maggior numero di scuole con almeno il 50% di alunni stranieri sono: Milano, Torino, Brescia e la regione con più alunni stranieri, in valori assoluti, è la Lombardia.
Quanto alle principali nazionalità, si legge: “ Rumeni, albanesi e marocchini si confermano come i gruppi più numerosi e distribuiti su tutto il territorio azionale, anche nelle aree più periferiche e nelle province minori. Dietro ad esse, i cinesi presentano una discreta diffusione nel Centro e nel Nord Italia. Vi sono, poi, alcune provenienze (Moldova in Veneto; Filippine a Milano e Roma; Ecuador a Genova e Milano; Ucraina in Campania; Tunisia nelle aree di Trapani e Ragusa) che sono concentrate in alcune grandi città o in alcune province storiche di immigrazione”.
Il rapporto propone anche un focus dedicato agli alunni rom, sinti e caminanti (quasi la metà dei quali è di cittadinanza italiana) e che si confermano, per il sesto anno consecutivo, il gruppo nazionale più numeroso nelle scuole italiane. Contro i pregiudizi e gli stereotipi comuni.