venerdì 21 giugno 2013

Aggiornamento Siria




E' scattato l'allarme a Washington: il presidente siriano, Bashar al Assad, avrebbe usato armi chimiche e, così, avrebbe superato la linea rossa oltre la quale gli Stati Uniti avrebbero deciso per un loro intervento. Anche e soprattutto di questo si sta parlando, in questi giorni, al G8, in Irlanda.
La conferma sull'uso del gas Sarin,da parte delle forze governative,è arrivata dal New York Times mentre gli USA confermano che quel tipo di armi non sia stato utilizzato dall'opposizione.
Il Sarin è un gas nervino - come il Tabun o il Vx - che blocca il funzionamento delle ghiandole e dei muscoli, causando problemi respiratori, paralisi, convulsioni e, spesso, anche la morte; l'iprite - altro genere di gas - prende il nome da Ypres, la località belga dove venne utilizzato durante la Grande guerra per la prima volta e causa, anch'esso, problemi di respirazione e piaghe sulla pelle. L'utilizzo di queste armi ha causato, in Siria dal 2012, dai 110 ai 150 decessi.
A fronte di tutto questo, l'amministrazione Obama - attraverso una dichiarazione del viceconsigliere del Presidente, Ben Rodhes - ha deliberato di aumentare l'assistenza all'opposizione siriana, anche attraverso un aiuto diretto ai ribelli. Gli USA hanno anche proposto di istituire una no fly zone, tra Siria e Giordania, per permettere l'uso delle basi giordane da cui possono decollare gli aerei di Washington e per proteggere i rifugiati.
Delle misure di intervento proposte dagli Stati Uniti ha parlato il capo dei ribelli siriani, in un'intervista andata in onda durante il telegiornale su La 7 del 17 giugno scorso.