domenica 24 febbraio 2013

Verso lo sciopero degli immigrati lavoratori

A breve scopriremo il risultato delle votazioni per il nuovo governo italiano e vedremo se e come i diritti umani verranno presi in considerazione. Ma si sta avvicinando anche un'altra data importante, quella del 1 marzo 2013, in cui svolgerà la IV edizione della “Giornata del Primo Marzo – Una giornata senza di noi”, ovvero lo sciopero generale dei lavoratori migranti.
La prima iniziativa nasce nel 2010, ispirata a La journée sans immigrés: 24h sans nou, un movimento nato in Francia, un movimento meticcio che riunisce autoctoni, stranieri e seconde generazioni con l'intento di far capire all'opinione pubblica quanto sia determinante l'apporto del lavoro dei migranti all'economia e al funzionamento del Paese. Il colore giallo è quello scelto per caratterizzare quella giornata: il colore del cambiamento, senza alcun riferimento politico. Ogni persona, che ha aderito all'iniziativa, ha indossato un braccialetto, un nastrino, un indumento gialli.
Dal 2010 sono nati anche in tutta Italia tanti comitati Primo Marzo che hanno visto coinvolti cittadini, stranieri e italiani, associazioni, esponenti della politica e delle istituzioni.
La manifestazione del 2013, come le precedenti, parte dalla domanda: “Cosa succederebbe se i quattro milioni e mezzo di immigrati che vivono in Italia decidessero di incrociare le braccia per un giorno?”: a partire da questo, vuole suggerire una riflessione sulla dignità dell'essere umano, sul diritto alla libera circolazione, e sul riconoscimento dell'impegno di chi è riuscito a trovare un'occupazione lavorativa, per contrastare il razzismo, le discriminazioni e per il riconoscimento della ricchezza (non solo materiale) che può derivare dal carattere multiculturale della nostra società.