martedì 26 febbraio 2013

2013: l'anno europeo dei cittadini



L' Unione Europea (UE) si fonda sui valori della dignità umana, della libertà, della democrazia e dell'uguaglianza; sullo Stato di diritto e sulla difesa dei diritti umani, compresi quelli delle persone appartenenti a una minoranza.
E proprio il 2013 sarà l'anno dei cittadini: verrà posto l'accento sui diritti di cui godono, nell'Unione, tutti coloro che hanno la cittadinanza. O almeno questa è la promessa.
Perchè istituire un “anno europeo per i cittadini”? Perchè, come si legge nei documenti ufficiali, se i cittadini sono consapevoli dei propri diritti e li esercitano, ne beneficiano in quanto individui, ma ne traggono vantaggio anche le società, l'economia e l'Unione stessa.
I diritti dei cittadini europei sono enunciati nella seconda parte del Trattato sul funzionamento dell'Unione Europea e sanciti nel capo V della Carta dei diritti fondamentali dell'UE e riguardano, ad esempio: il diritto di circolare e di soggiornare liberamente all'interno dell'UE e il diritto di non subire discriminazioni sulla base della nazionalità; il diritto di voto e di candidarsi - per ogni cittadino dell'UE che risieda in un altro Paese dell'Unione - alle elezioni comunali o del Parlamento europeo alle stesse condizioni dei cittadini di tale Paese; diritto di presentare alla Commissione una proposta legislativa.
Interessante anche ricordare una decisione – entrata in vigore nel 2007, ma valida fino alla fine del 2013 – che istituisce il programma “Diritti fondamentali e cittadinanza” nell'ambito del programma più generale dal titolo “Diritti fondamentali e giustizia”.
Tale programma promuove – sostenendo le azioni intraprese dalla Commissione europea, dagli Stati membri dell’Unione europea (UE) e dalle organizzazioni non governative - lo sviluppo di una società europea fondata sul rispetto dei diritti fondamentali quali riconosciuti nell’articolo 6 del trattato sull’Unione europea, compresi i diritti derivati dalla cittadinanza dell’Unione.

A tal fine il programma persegue i seguenti obiettivi:

  • rafforzare la società civile e incoraggiare un dialogo aperto, trasparente e regolare con essa riguardo ai diritti fondamentali;
  • combattere il razzismo, la xenofobia e l’antisemitismo;
  • promuovere una migliore intesa interconfessionale e multiculturale;
  • promuovere una maggiore tolleranza in tutta l’Unione europea;
  • migliorare i contatti, lo scambio di informazioni e la creazione di reti tra le autorità giudiziarie e amministrative e le professioni giuridiche;
  • sostenere la formazione giudiziaria per migliorare la comprensione reciproca tra le autorità e i professionisti in questione.


Inoltre, gli obiettivi specifici del programma sono:
  • promuovere i diritti fondamentali e informare i cittadini dell’Unione dei loro diritti, compresi quelli che derivano dalla cittadinanza dell’Unione;
  • incoraggiare i cittadini dell’UE a partecipare attivamente alla vita democratica dell’Unione;
  • esaminare il rispetto dei diritti fondamentali nell’Unione europea e negli Stati membri, nell’applicazione del diritto dell'Unione;
  • sostenere le organizzazioni non governative e gli altri operatori della società civile per rafforzare la loro capacità di partecipare attivamente alla promozione dei diritti fondamentali, dello stato di diritto e della democrazia;
  • creare strutture adeguate al fine di promuovere il dialogo interconfessionale e multiculturale a livello di Unione europea.
Un programma ricco di iniziative e buoni propositi che possono fare da guida, se effettivamente applicati, anche al resto del mondo.